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tecnologie per la sicurezza negli stadi

Nuove tecnologie per la sicurezza negli stadi

Grazie all'uso di attrezzature tecnologiche sempre più avanzate è possibile ganatire una maggiore sicurezza all'interno degli impianti sportivi, in particolar modo degli stadi.

Questi prodotti sono pubblicati in rassegna prodotti sport, stadi e arene polifunzionali, sicurezza negli impianti sportivi

Quando si parla di sicurezza, soprattutto se si considerano le esigenze di impianti sportivi di grande capienza (come gli stadi o le grandi arene polisportivie), è necessario capire come prevenire e/o risolvere i singoli problemi da affrontare, dai piccoli furti alle possibili minacce terroristiche.

In questo senso, la tecnologia è diventata ogni giorno di più un validissimo alleato per proprietari/gestori di questi grandi impianti sportivi, così da poter individuare, prevenire e risolvere ogni tipo di problema possa insorgere nella propria struttura in maniera tempestiva.

In questa rassegna, riassumiamo le ultime attrezzature tecnologiche che possono trovare applicazione (o l'hanno già trovata, come dimostrano i numerosi esempi all'estero riportati su Sport Industry Magazine*) per garantire la sicurezza negli stadi e negli impianti sportivi di grandi dimensioni.

Tra queste, citamo il PSIM, un sistema di gestione avanzato che ha la funzione di integrare fra loro i diversi sistemi di sicurezza presenti negli impianti sportivi, oppure le moderne videocamere a megapixel, dotate di un sensore con un numero di pixel più elevato che consente l'acquisizione di immagini in alta definizione, mentre l'utilizzo di un video management system permette di integrare in un'unica piattaforma le immagini provenienti dalle varie videocamere presenti nell'impianto.

O ancora, l'applicazione dei raggi X e del backscattering, che permettendo l’individuazione di eventuali oggetti contundenti, e infine la mobile security, che assicura un controllo dei vari dispositivi di sicurezza presenti nello stadio attraverso un "semplice" collegamento wireless.

* Per approfondire l’argomento e l’applicazione delle singole tecnologie nel mondo degli impianti sportivi e degli stadi si rimanda alla lettura dell’articolo pubblicato su Sport Industry Magazine numero 9, dove sono riportati anche numerosi esempi di applicazione negli stadi di tutto il mondo.

                                                                 

                                                                       

Physical Security Information Management

Ciò che costituisce una mancanza fra tutti i sistemi di sicurezza negli stadi e negli impianti sportivi è un sistema di gestione che unisca i dati provenienti dai diversi dispositivi tecnologici. La carenza di integrazione è un problema soprattutto negli impianti costruiti in tempi diversi, ma è necessario trovare un sistema che metta in sicurezza le diverse aree nello stesso momento.

Una soluzione efficace sembra essere il software PSIM (Physical Security Information Management) che permette di integrare fra loro diversi sistemi senza hardware aggiuntivi, anche da dispositivi mobili, e offre funzionalità avanzate nella gestione della sicurezza dello stadio. I dati provenienti dai vari dispositivi, una volta contestualizzati e analizzati, diventano informazioni per prevenire problemi o risolvere questioni in atto.

Il PSIM è diventato la base nella gestione dei sistemi di sicurezza di nuova generazione: richiede non solo l’integrazione delle tecnologie che ad esso fanno riferimento ma anche la coordinazione con i processi IT che governano l’organizzazione dei dati. Questo software aiuta ad estendere l’area dei servizi di sicurezza, a migliorarne l’efficienza e l’efficacia nonché a rendersi conto di ciò che sta succedendo in una determinata area. Lo scopo del PSIM è produrre, quindi, una maggiore consapevolezza situazionale, suggerendo le decisioni che considera adeguate a risolvere efficacemente le questioni in atto e rendendo più valide e immediate le risposte alle circostanze.

Un esempio pratico di come il PSIM riesca a combinare diversi set di informazione registrati: durante un’intrusione riceve i dati d’allarme dal sistema antintrusione, i rilevamenti di tentativo di forzatura della serratura, il sensore di movimento attivato nel corridoio e riproduce automaticamente i fotogrammi salienti provenienti dalle videocamere di sicurezza installate. Il software combina tutto in una singola vista di informazioni disponibili, ma lo spazio d’azione è comunque lasciato a un intervento da parte dell’addetto alla sicurezza che deve valutare come comportarsi.

foto da itramas e convergint

                   

Videocamere megapixel

Si stanno diffondendo sempre più, particolarmente nell’ambito della videosorveglianza, videocamere megapixel che offrono immagini dalla qualità eccezionale. Questi dispositivi sono dotati di un sensore con un numero di pixel più elevato rispetto a una videocamera tradizionale e sono costruiti per avere le principali funzioni incorporate, come la rilevazione di movimento, la gestione degli allarmi e dei segnali archiviati. La chiave centrale per l’uso efficace di questa tecnologia sembra l’uso di algoritmi con ratei di trasmissione a compressione variabile per adeguarsi alle esigenze: bassa risoluzione in condizioni normali e alta risoluzione quando la scena ripresa lo richiede.

Una limitazione evidente all’uso delle videocamere megapixel è connessa alla tecnologia che l’accompagna: è necessario utilizzare un monitor ad alta definizione per sfruttare appieno la qualità delle immagini. Inoltre anche la capacità di archiviazione deve crescere in modo da poter contenere in memoria i dati forniti dal dispositivo.

L’applicazione negli stadi è così un impiego logico di tale tecnologia: se una telecamera a megapixel è in grado di inquadrare una tribuna con 5 mila persone e ingrandire un solo volto per renderlo riconoscibile, allora la scelta di adottarla è preferibile perché semplifica il lavoro di sorveglianza dell’operatore. Illustrato con un altro esempio, una videocamera di questo tipo può non solo coprire l’area di un intero parcheggio ma, se necessario, rivelare la targa di una singola automobile.

Questi dispositivi sono, quindi, ormai diventati fondamentali per l’attività di videosorveglianza poiché permettono di controllare sia aree di grandi dimensioni che gli atteggiamenti delle persone che vi si trovano.

foto da telecamere di videosorveglianza

                 
Tecnologia a raggi X e backscattering

Il backscattering si basa sul riverbero di raggi X ad alta energia che riflettono la forma del corpo delle persone che vi sono soggette: in pratica le radiazioni non hanno l’energia sufficiente per attraversare il corpo umano, come avviene quando si fa una lastra, bensì ‘rimbalzano’ e si diffondono all’indietro.

I principali aspetti negativi nell’impiego di questi dispositivi sono i dubbi riguardanti la salute delle persone che si sottopongono a questi macchinari. Infatti si tratta pur sempre di radiazioni, seppure ad alta energia, e per questo è intervenuta l’Unione Europea a fissare i limiti di sicurezza che tali macchinari devono rispettare per essere usati.  Il rischio è quello di poter sviluppare tumore poiché i raggi X possono alterare il dna. L’American College of Radiology ha calmato le acque: la quantità di radiazioni emesse dai dispositivi a raggi X è molto bassa e pari a una minima percentuale di quella a cui si è sottoposti durante un tragitto aereo di lunga durata. Ma il Ministero della Salute italiano vuole vederci chiaro: donne in gravidanza, bambini, pazienti soggetti a radioterapia e viaggiatori frequenti accumulerebbero una quantità di radiazioni di una quantità tale che incrementerebbe il rischio di tumori.

foto da livejournal

                   
Video Management System

Le piattaforme Video Management System (VMS) permettono una sorveglianza capillare e in tempo reale e si rivelano dunque molto utili nel controllo accessi e nel monitoraggio all’interno delle strutture. Esistono due tipi di piattaforme VMS per la gestione dei video: una basata sui server dei computer e l’altra che sfrutta un registratore video di rete. Nel primo caso sia il server del pc che l’unità di memorizzazione sono scelti in base alle proprie esigenze e non prevedono un numero fisso di dispositivi collegati, ma il loro numero è variabile. Il vantaggio è di essere molto scalabili e di interagire facilmente con altri sistemi (come quello per il controllo degli accessi). Nel secondo caso, invece, il registratore video di rete (NVR) ha preinstallato un hardware di gestione video molto facile da installare e da usare. È adatto per piccole installazioni, ma assicura ottime prestazioni solo col numero di videocamere per cui è impostato e quindi è poco scalabile. Di qualunque tipo sia la piattaforma VMS scelta, essa permette di selezionare delle opzioni che rivelano anomalie sospette o cambiamenti inattesi.

La tecnologia però da sola non basta: è necessario che il servizio di sicurezza comunichi, in modo particolare con gli analizzatori delle immagini video, e che sia costantemente formato.

foto da axis

          
Mobile Security

La mobile security ha preso sempre più importanza in questi ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda la sua applicazione nei sistemi di sicurezza senza fili. Infatti con la nascita di nuovi dispositivi mobili, quali smartphone e tablet, è necessario proteggere i contenuti che gli utenti conservano al loro interno.

Il vantaggio delle reti wireless è il loro bassissimo costo di installazione: non comportano rivoluzioni strutturali degli impianti e tantomeno lavori onerosi per posizionarli. Infatti sta nella loro assenza di collegamento il loro punto di forza e quindi la loro maggior diffusione soprattutto fra i sistemi di videosorveglianza degli impianti sportivi e il beneficio è immediato: nel giro di poco tempo dalla loro installazione possono essere già operative.

Per quanto riguarda gli smartphone, sono scaricabili dagli utenti nuove applicazioni che permettono loro di rilevare le minacce a cui è soggetto il sistema di sicurezza. Così si può creare un database dei pericoli che si aggiorna costantemente, in modo da riconoscere e risolvere la gravità della situazione.

foto da elettronica open source

Per approfondire il tema della sicurezza, si consiglia la lettura dell'articolo SOLUZIONI PER UN CONTROLLO COMPLETO

Foto in apertura da Freeimages.com

 
 
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