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Numeri e tendenze di mercato del turismo sportivo
Categorie: sport, sport news, turismo sportivo, mercato impiantistica sportiva,
Saldamente ancorata al quinto posto per numero di visitatori – dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina – l’Italia è una delle mete preferite anche da chi ama un soggiorno, breve o lungo che sia, all’insegna dello sport.
Nonostante il periodo di crisi e la carenza di dati aggiornati, l’abbinamento turismo e sport sembra dare buoni risultati, confermandosi un segmento non trascurabile dell’economia nazionale.
Nel 2011 erano circa 60 milioni i pernottamenti all’anno nelle strutture ricettive e 10 milioni i viaggi, per un giro di affari stimato in 6,3 miliardi di euro, secondo i dati forniti dall’Osservatorio del Turismo.
La dimensione sportiva, così come quella estetica e salutistica, è diventata nell’ultimo decennio l’ingrediente principale delle vacanze di molti turisti (1 italiano su 4 sceglie la meta anche in virtù dell’offerta sportiva), contrassegnando nel contempo la diversificazione dell’offerta di parecchi operatori del settore dell’ospitalità e di interi comprensori.
Al turismo attivo, sportivo e del benessere si è rivolta, il 24 ottobre scorso, la Borsa Internazionale del Turismo attivo, Sportivo & benessere termale, una manifestazione giunta alla 22a edizione che ha visto la partecipazione di 65 buyer – tra internazionali, italiani e on-line – e 250 seller da tutta Italia.
L’attività della borsa si inserisce in un mercato che, in tutta Europa e a livello mondiale, nell’ultimo decennio ha registrato un indice di crescita straordinario, superiore al 150%.
La vacanza wellness, del resto, che si caratterizza per la combinazione di relax, sport e natura con l’obiettivo di riequilibrare il benessere psico-fisico, è stata individuata come una delle tendenze più significative in ambito turistico, a livello mondiale, dalla ricerca condotta da SRI International per il Global Spa & Wellness Summit (della ricerca abbiamo già parlato nella notizia dedicata al mercato delle app per il benessere e per il fitness, l'hai letta?).
Le attività nelle quali si cimenta il turista sportivo sono molto varie e comprendeno golf, tennis, trekking, cicloturismo, sport equestri e, in larga misura, sport acquatici, in particolare canoa, vela, diving e rafting, per i quali la spesa in Italia è intorno a 1,5 miliardi di euro.
Una voce a parte riguarda gli sport invernali, in tutte le possibili varianti: sci, snowboard, sci alpinismo e le discipline libere la cui pratica registra un costante incremento.
Il turismo “bianco” in tutti i suoi aspetti – ricettività alberghiera ed extralberghiera, impianti di risalita, attività ricreative e di intrattenimento, ristorazione, noleggio attrezzature, corsi, ecc. – rappresenta oggi, a livello nazionale, circa l’11% del sistema turistico nel suo complesso.
Sebbene tra gli operatori del settore non dilaghi l’ottimismo, in generale però per l’imminente stagione sciistica ci si attende indicatori economici in salita, con previsioni di fatturato pari a circa 9,9 miliardi di Euro.
Le tendenze 2014-2015 del comparto della “Montagna Bianca”, caratterizzato da forti elementi di imprevedibilità, legati al clima e all’innevamento, saranno tracciate nell’ambito della 21a edizione di Skipass, Salone del Turismo e degli Sport Invernali, che si svolgerà dal 30 ottobre fino al 2 novembre, nel quartiere fieristico di Modena.
Sarà l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano, realizzato da JFC in collaborazione con la manifestazione, a divulgare, come nelle edizioni precedente, analisi e previsioni elaborate su un panel di 56 stazioni turistiche, in 14 regioni alpine e appenniniche, coinvolgendo tutti gli attori della filiera, dagli operatori alberghieri ed extra alberghieri, alle scuole sci, le società che gestiscono piste e impianti di risalita, agenzie e ristoranti.
Ulteriori dati sul turismo invernale sono accessibili sul sito di Skipass
Nella foto principale: un'immagine dell'edizione 2013 di Skipass
