Gestione impianti sportivi

Focus efficientamento energetico Arnesano - ForumPiscine 2017
09.03.2017

La riduzione di consumi e costi energetici parte da impianti efficienti

Il Focus sull'efficienza energetica per gli impianti natatori, in occasione di ForumPiscine, ha esplorato le tappe fondamentali per raggiungere l’obiettivo della riduzione dei consumi e dei costi energetici negli impianti sportivi con aree acquatiche.

Categorie: complementi, news complementi, risparmio energetico, gestione piscine, gestione impianti sportivi,

         

A cura del Dr. Marco Arnesano, DIISM – Università Politecnica delle Marche

              

Il 16 Febbraio si è tenuto per il secondo anno consecutivo il Focus sull’efficienza energetica per gli impianti natatori. Il contesto dell’evento è come di consueto ForumPiscine, evento dedicato a tutta la filiera del settore che si svolge ogni anno a Bologna.

Durante il Focus, coordinato dal Dr. Marco Arnesano dell’Università Politecnica delle Marche, si sono succeduti interventi volti a presentare le tappe fondamentali per raggiungere l’obiettivo della riduzione dei consumi e dei costi energetici in edifici quali gli impianti sportivi con gestione dell’acqua (piscine pubbliche e private, spa e centri natatori in genere). Il Focus ha analizzato quali sono gli strumenti e i metodi da adottare, presentando dei casi di studio reali, per far fronte alla sempre crescente esigenza di abbattere il consumo di energia.

Come evidenziato durante l’introduzione dell’evento, il trend del costo dell’energia non ha visto ribassi dal 2004, portando tale costo tra le priorità delle politiche di gestione ottimale degli impianti. In concomitanza, il parco impiantistico italiano è composto principalmente da costruzioni con più di 20 anni e realizzate con tecnologie obsolete o in stato di degrado. Questo è sufficiente per delineare una situazione di chiara necessità di riqualificazione energetica degli impianti attraverso azioni mirate.

Oltre a ciò, è bene tenere presente il tema dell’impatto ambientale: ad oggi, le proiezioni dei prossimi 30 anni indicano un potenziale raddoppio del consumo di energia a livello mondiale a fronte della necessità di un suo dimezzamento per mitigare l’impatto ambientale, che si manifesta sempre di più con i cambiamenti climatici in atto. Perciò, quello degli impianti natatori è un settore rilevante su cui agire, ma con le dovute considerazioni. Non tutte le soluzioni di efficientamento, tipicamente applicate in altre tipologie di edificio, possono garantire il risultato atteso. Occorre un’opera di monitoraggio e mappatura dei processi per capire come e dove l’energia viene consumata e, su questa, scegliere e dimensionare l’intervento.

         

Gli interventi del Focus

Proprio sulla necessità di monitorare e mappare i processi si è focalizzato l’intervento presentato da Aquaesport.net, Rete di Gestori che sviluppa un modello organizzativo e gestionale per piscine. Il modello copre i diversi aspetti legati alla gestione di impianti sportivi acquatici e non esclude, per ovvie ragioni, quello legato all’ottimizzazione dei consumi energetici che viene affrontato con un approccio razionale di investigazione del problema attraverso il monitoraggio degli impianti facenti parte della rete.

Lo scopo è quello di identificare la metodologia più adatta per analizzare i consumi attraverso indicatori di prestazioni energetiche più rappresentativi per le piscine, entrare nel merito della gestione degli impianti e capire quali sono le aree di intervento primarie.

L’implementazione di questo approccio sistematico è partito da una prima fase di screening su 19 impianti, seguita da una seconda fase di analisi dei risultati e una terza che ha visto l'identificazione di 3 siti, con caratteristiche peculiari e rappresentative degli impianti italiani, dove approfondire le investigazioni, correggere gli indicatori sviluppati nella prima fase e creare degli scenari di intervento. Il coinvolgimento dei gestori, supportati da società specializzate nel settore impiantistico, ha permesso di “entrare negli impianti”, come ha sostenuto il relatore Stefano Candidoni, mettendo a sistema i bisogni e le conoscenze dei due soggetti.

Il Focus è proseguito con la presentazione di due casi di studio di riqualificazione basati sull’impiego di impianti tecnici altamente performanti. Il primo, presentato da Carlo Befani di Novagreen, è una piscina di Roma, con due vasche per un totale di 500 metri cubi di acqua, sale fitness, pista di pattinaggio su ghiaccio e servizi.

Il centro sportivo presentava impianti obsoleti con bassi rendimenti, problemi di comfort e un costo energetico di 180.000€ all'anno. L’intervento di riqualificazione ha comportato l’installazione di nuove caldaie a condensazione (3 moduli da 120 kWt), impianto di cogenerazione (20 kWe/46kWt), nuova UTA e sistema di gestione integrato. L’installazione è stata completata a novembre 2016 e i risultati dei primi due mesi di attività hanno registrato un risparmio superiore al 30% rispetto all’anno precedente, con una riduzione dei costi energetici di 6,2 k€ nel mese di dicembre e 7,2 k€ nel mese di gennaio.

Il secondo caso di studio, presentato da Simone Pirazzoli di Energifera, ha trattato un parco acquatico in Emilia Romagna. La diagnosi dell’impianto rilevava un consumo annuo di 375 kmc/anno di gas metano e 1.235 MWhe per una spesa energetica totale annua di circa 400.000€. L’intervento di riqualificazione ha previsto l’installazione di un cogeneratore da 120 kWe/204 kWt con modulazione di potenza 50-100% così da adattarsi alle curve di consumo del parco, nuove UTA e un impianto termico solare di 5,28 mq. Il risultato ottenuto dopo un anno di funzionamento è di un risparmio sui costi energetici di circa 67 k€, ai quali si sommano i ricavi dei Certificati Bianchi ottenuti di circa 15 k€. In questo modo si è potuto calcolare un tempo di ritorno dell’investimento inferiore ai 5 anni.

         

          

L’ultimo intervento del Focus ha presentato un metodo alternativo per ridurre i consumi, non basato su tecnologie hardware (caldaia, UTA, rinnovabili etc.), ma su tecnologie software, in particolare, tecniche analitiche per il processamento dei dati provenienti dal monitoraggio degli impianti al fine di elaborare strategie di ottimizzazione.

Raffaele Tardi di HF srl ha presentato questo metodo integrato in un sistema in grado di raccogliere i dati di monitoraggio dagli impianti sportivi, elaborarli con le analytics per prevedere i consumi e i comportamenti, confrontare i diversi impianti e individuare le best practices operative.

Il risultato di questo processo è l’analisi predittiva per avvisare i clienti prima che gli errori/criticità rilevati possano trasformarsi in problemi reali. Sono stati presentati i risultati derivanti dal monitoraggio di 50 impianti sportivi, nei quali questo approccio ha riportato un risparmio medio del 10% sui consumi energetici.

Data la natura prettamente “software” del sistema, i costi da sostenere sono ridotti rispetto a interventi che richiedono l’installazione di nuovi impianti. Il risultato è un tempo di rientro dell’investimento molto breve, dell’ordine di un anno e mezzo, nonostante una riduzione dei consumi minore di quella ottenibile con altre tipologie di intervento.

Il messaggio lanciato dal Focus, che riprende quanto discusso l’anno precedente, è che non esiste una soluzione unica e universale per risparmiare energia, se non l’approccio con il quale si affronta il problema: mappatura dei processi, dimensionamento dell’intervento, realizzazione e monitoraggio continuo. Solo in questo modo è possibile operare interventi efficaci, riducendo drasticamente la distanza tra aspettative e risultati reali, e creando quella fiducia verso le tecnologie necessaria ad accelerare il tasso di efficientamento energetico nel settore degli impianti natatori.

          

Vista aerea del parco acquatico in Emilia Romagna oggetto dell'intervento di efficientamento.

            

      

 
 
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