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Ripresa consumi
25.09.2017

Economia, segnali di ripresa in Italia. Come sono cambiati i consumi

Iperinformati, infedeli, sapienti combinatori di canali d’acquisto fisici e digitali. Così l’indagine condotta dal Censis, intitolata “Lo sviluppo italiano e il ruolo sociale della Distribuzione moderna organizzata” traccia l’identikit del nuovo consumatore, agli albori della tanto attesa (e tanto annunciata) ripresa economica.

A cura della redazione di Sport Industry

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Iperinformati, infedeli, sapienti combinatori di canali d’acquisto fisici e digitali. Così l’indagine condotta dal Censis, intitolata “Lo sviluppo italiano e il ruolo sociale della Distribuzione moderna organizzata” traccia l’identikit del nuovo consumatore, agli albori della tanto attesa (e tanto annunciata) ripresa economica.

Nel primo trimestre 2017 i consumi complessivi delle famiglie hanno registrato l'incremento sul trimestre precedente (+1,3%) più alto dal 1999 e l'incremento annuo (+2,6%) più alto dal 2011. La spesa, quindi, torna a crescere ma, secondo il Censis, il consumatore non è più lo stesso. Costante rispetto al passato, infatti, è la predilezione del pubblico verso la grande distribuzione come luogo per gli acquisti.

Tuttavia sono cambiate le abitudini, e sono cambiate anche le aspettative. Nel supermercato del futuro gli italiani, ad esempio, sognano di trovare anche farmaci, carburante e polizze assicurative, con orari di apertura più flessibili e prolungati. E il wi-fi. Ma ciò che oggi non esiste più è l’affezione nei confronti di un particolare negozio: Il 60,3% degli italiani che si rivolgono alla distribuzione moderna organizzata per fare la spesa alimentare, infatti, è infedele sia al punto vendita, sia all'insegna della catena.

Acquista, cioè, dove più conviene. In caso di dubbi, poi, ci si rivolge al web: sono 31,7 milioni gli italiani maggiorenni che nell’ultimo anno hanno letto i giudizi sui prodotti nei social network e nei blog per decidere se e cosa acquistare (10,7 milioni lo fanno regolarmente). Così, per la natura stessa del medium scelto, il consumatore diventa esso stesso produttore di informazioni, con 20,4 milioni di italiani (6,2 milioni regolarmente) che hanno pubblicato post su siti web o social network con commenti personali o esperienze relative a prodotti, spese, luoghi della grande distribuzione.

“Poter scegliere in modo sempre più informato per consumi personalizzati: è questo il futuro del consumo a cui deve rispondere la distribuzione moderna organizzata 4.0”.

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