Stadi e arene

06.10.2011

Stadi di ultima generazione: in arrivo la legge

a cura della redazione

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La commissione Cultura e sport della Camera ha approvato, in data 5 ottobre, una legge che favorisce la costruzione degli stadi di nuova generazione e la ristrutturazione in questa direzione di quelli esistenti. Il provvedimento non stanzia risorse, ma punta soprattutto alla semplificazione normativa, favorendo i contratti di programma tra i Comuni e le società.

L'annuncio arriva dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, on. Rocco Crimi: "Il provvedimento adesso passa in sede legislativa: auspico una rapida approvazione per dotare il Paese di una normativa che consenta alle società sportive di avere impianti moderni, sicuri, efficienti”, ha aggiunto Crimi. L'approvazione definitiva potrà avvenire infatti entro novembre.

Dopo l'esempio dello Stadio della Juve, seguirà a ruota la costruzione del nuovo impianto della Roma. A questo proposito, il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, ha assicurato: "Credo che la società giallorossa avrà il suo stadio entro la primavera del 2013, naturalmente dovrà essere presentato un progetto che rispetti i vincoli paesaggistici. Sia Tor di Valle, sia Tor Vergata rispettano questi requisiti, sono due aree possibili. Spetterà alla Roma la scelta. È giusto che sia la Roma, dopo la Juventus, a poter inaugurare uno stadio di proprietà".

In primo piano: la legge

Per quanto riguarda la costruzione di nuovi stadi, la legge prevede che l'identificazione dell'area di edificazione avvenga attraverso un'intesa tra Comune e società proponente.

La scelta dell'area andrà supportata da uno studio di fattibilità, comprensivo delle valutazioni di ordine sociale, ambientale e infrastrutturale.

Dovrà essere presentato un piano finanziario con l'indicazione delle risorse pubbliche e degli eventuali finanziamenti. I successivi passaggi amministrativi vengono risolti con una Conferenza dei servizi, compresi quelli che riguardano i vincoli archeologici. In questo modo, secondo i proponenti della legge, in un anno si potrà aprire il cantiere.

I posti a sedere dovranno essere almeno 7.500 per gli stadi e 4.000 per i Palazzetti. L'impianto dovrà comprendere non solo il campo di gioco, le aree tecniche e gli spalti, ma anche "le parti destinate alle attività culturali e commerciali della società sportivà".

La legge affronta poi l'annosa questione degli stadi dei Comuni, prevedendo che questi possano cedere con affidamento diretto alla società sportiva, i diritti reali di proprietà o di superficie, questi ultimi per periodi non inferiori a cinquant'anni.

Fonte: ANSA

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