La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) della Camera dei Deputati sta esaminando il testo di un disegno di legge (C/2800), già approvato in prima lettura dal Senato, volto ad agevolare la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi, anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni di rilievo europeo o internazionale.
Nella seduta dello scorso 15 dicembre, la Commissione VII ha preso in esame il provvedimento, adottando il nuovo testo base condiviso da tutte le forze politiche e che, proprio grazie a questa unanimità di consensi, dovrebbe essere approvato direttamente in sede legislativa, vale a dire dalla stessa Commissione senza l'ulteriore passaggio presso l'Aula della Camera.
In via preliminare, la nuova normativa prevede l'attivazione di due tipologie di interventi:
Per quanto riguarda i primi, l'iniziativa è rimessa ai comuni interessati o a determinati soggetti proponenti, ovvero:
Questi soggetti procedono all'individuazione - supportata da uno studio di fattibilità e da un piano finanziario - delle aree sulle quali verrà realizzato l'intervento ed entro sei mesi dalla presentazione dello studio di fattibilità il comune conclude la stipula di un accordo di programma ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. 267/2000 Testo Unico degli enti locali, anche al fine di approvare le necessarie varianti urbanistiche e commerciali e per conseguire l'effetto di dichiarazione di pubblica utilità, di indifferibilità e urgenza delle opere.
Per favorire gli interventi di ristrutturazione di impianti esistenti, ovvero di trasformazione degli stessi in complessi multifunzionali, i comuni possono:
In base all'art. 11, la nuova normativa troverà inoltre applicazione anche ai progetti di nuova costruzione o ristrutturazione di impianti sportivi in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della legge.
Fonte: Ance
Nell'immagine: LErlebnistherme Zillertal, in Austria
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