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01.07.2020

Il primo studio sul Covid-19 e l’esercizio fisico

Il primo studio che mette in relazione il Covid-19 con l’esercizio fisico è stato avviato in pieno lockdown, all’inizio di aprile, e si concluderà in autunno con la pubblicazione dei risultati raccolti in questi mesi su un campione di analisi individuato su scala nazionale.

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A cura della redazione

            

In quale stato di salute gli italiani escono da questo periodo? Ecco la domanda che si è posta l’associazione Polo della Salute, impegnata nella valorizzazione dell’attività motoria per la prevenzione e la cura di patologie croniche.

Per dare una risposta il più attinente possibile, l’associazione ha realizzato il primo studio che analizza l’impatto della quarantena sulle abitudini e sulla salute degli italiani, intitolato L’utilità dell’attività motoria condotta da remoto in tempi di emergenza sanitaria da Covid-19 . La ricerca, iniziata in pieno lockdown all’inizio di aprile, si concluderà in autunno con la pubblicazione dei risultati.

Il campione di analisi è stato individuato su scala nazionale, la fase operativa ha preso vita con il monitoraggio, eseguito in remoto da trainer specializzati che hanno prescritto programmi motori standardizzati, della durata di 5 settimane. Le osservazioni conclusive, frutto dell’analisi dei dati raccolti, costituiranno il nucleo di un originale progetto pilota al quale potrebbero far seguito ulteriori indagini scientifiche in questo specifico ambito.

Gerardo Ruberto, presidente di Polo della Salute Method, ha così commentato l’iniziativa: «Abbiamo iniziato la quarantena ascoltando gli italiani, anche tramite una serie di dirette sui social e monitorando alcuni dati, quindi abbiamo deciso di verificare il loro stato di salute attraverso uno studio osservazionale d’intervento. Un’indagine che solleva importanti riflessioni nell’ambito delle scienze motorie, della sociologia e della psicologia: siamo convinti che questa iniziativa costituisca un elemento d’innovazione nel campo della promozione dell’attività motoria, dei corretti stili di vita e delle scienze motorie».

Flaminia Pastori, coordinatrice del comitato tecnico-scientifico del Polo della Salute, ideatrice e team-leader dello studio, ha così illustrato questo interessante progetto: «Il nostro metodo si basa sulla collaborazione sinergica tra medici e professionisti delle attività motorie, uniti per curare e prevenire le patologie croniche, e parte da un’attenta analisi del mercato e da una sperimentazione iniziata più di tre anni fa. Abbiamo pensato di poter offrire il nostro piccolo contributo alla conoscenza di questo nuovo virus sfruttando le nostre competenze, conducendo questo studio che, ne siamo convinti, fornirà dati fondamentali per impiegare l’attività motoria come farmaco naturale, da somministrare ad personam e tenendo in considerazione il contesto».

 
 
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