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27.03.2014

Uno studio per la prevenzione degli infortuni nei portieri

Ancora poco studiati e poco prevenuti: gli infortuni agli arti superiori che coinvolgono soprattutto i portieri

Categorie: sport, news sport, attività sportiva, ricerche e studi scientifici,

a cura di Giuseppe Righini, membro della FIGC Lombardia Settore Giovanile e Scolastico di Milano, e Furio Danelon, Isokinetic Medical Group di Milano

In uno sport di contatto come il calcio, gli infortuni sono molto frequenti, per cui si rileva fondamentale conoscerne tutti gli aspetti, così da poter attuare una strategia di prevenzione efficace che abbia inizio sin dalla più giovane età.

Una delle figure ancora poco studiata è quella del portiere. I portieri devono eseguire movimenti talvolta estremi, entrando spesso in contatto sia con il campo sia con gli altri giocatori.

Le ferite, che spesso riportano, riguardano soprattutto le spalle, il gomito, il polso e la mano, con un'incidenza all'incirca 10 volte più frequenti di quelle degli arti superiori.

Sono infortuni che non vanno sottovalutati; slogature e distorsioni, soprattutto se coinvolgono le spalle e soprattutto se si contraggono in giovane età, hanno un'elevata incidenza di rischio di ripresentarsi.

Ad oggi, purtroppo, mancano studi sull'epidemiologia e i meccanismi delle ferite degli arti superiori nel calcio, però qualcosa si può e si deve fare. Per quanto ci riguarda, di concerto con Isokinetic Medical Group (Centro Medico FIFA con sede a Milano) e la FIGC Lombardia Settore Giovanile e Scolastico di Milano, abbiamo stilato un questionario da sottoporre ai giovani portieri.

Il questionario è stato spedito a tutte le scuole di calcio certificate dal Dipartimento scolastico della Federazione Italiana Calcio (SGS_FIGC) di Milano, Treviglio e i distretti di Monza.

Grazie alla collaborazione degli allenatori, abbiamo chiesto ai giovani portieri se, nella loro seppur breve carriera, avessero subito infortuni agli arti superiori, quale segmento fosse stato eventualmente coinvolto, il tipo di infortunio, le conseguenze, anche in termini di sospensioni dalle gare, la terapia utilizzata e il livello finale di recupero.

I risultati

Abbiamo ricevuto 96 questionari da parte di portieri di sesso maschile appartenenti a diversi club. 8 di loro sono al di sotto dei 12 anni; 56 al di sotto dei 14; 32 al di sotto dei 16. In tutto 24 di loro (il 25%) ha avuto infortuni alle articolazioni (distorsioni, dislocazioni) degli arti superiori.

La maggior parte ha coinvolto la mano, il dito e il polso, mentre 2 slogature o sub lussazioni e 3 lussazioni hanno coinvolto la spalla. Il ritorno alla competizione è avvenuto in una ventina di giorni per quanto riguarda gli infortuni alla mano, circa 30 giorni per la lussazione della spalla, per la slogatura al polso e circa 15 per la sub lussazione della mano e per la sub lussazione della spalla.

Nessuno degli atleti infortunati ha necessitato della chirurgia per l'infortunio. Il recupero è avvenuto per tutti i tipi di infortunio.

Conclusioni

I portieri sono i più vulnerabili per quanto riguarda gli infortuni degli arti superiori. Le patologie alle articolazioni sono piuttosto frequenti e sono principalmente infortuni instabili, che coinvolgono "capsule" e legamenti.

I segmenti più coinvolti sono quelli distali e l'assenza dalle competizioni è limitata a circa 1 mese. Nei giovani atleti la gravità degli infortuni sembra essere bassa, ma per quanto riguarda la spalla il rischio di una ricaduta per l'instabilità capsulare o le lesioni ai legamenti è più alto.

Per evitare questo genere di infortunio, potrebbe essere utile attuare sia un programma per la prevenzione delle distorsioni, specifico per questo ruolo, sia l'utilizzo di un'attrezzatura protettiva, sia un programma di esercizi per allenare le parti più vulnerabili, iniziando sin dai giovanissimi.

 
 
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