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25.01.2012

Fotovoltaico e Conto Energia: intervista ad Assosolare

di Alice Spiga

Questa notizia è inserita in complementi per l'impiantistica sportiva, energie rinnovabili e impianti sportivi,

Un mercato solido, con prospettive di crescita sia dal punto di vista tecnologico sia sotto il profilo degli investimenti. Un mercato sostenuto da incentivi economici che gli hanno permesso di svilupparsi e di puntare a una stabile maturità tecnologica.

Ci riferiamo al settore del solare fotovoltaico, che in Italia sta conoscendo un periodo di grande sviluppo, arrivando a "snocciolare" numeri importanti, sia di installato sia di fatturato.

Per approfondire l'argomento, abbiamo intervistato il Presidente dell'Associazione Nazionale dell’Industria Solare Fotovoltaica (Assosolare), Gianni Chianetta, che entra nello specifico del mercato italiano, degli incentivi erogati dal Governo e delle opportunità che questo settore può offrire al mondo degli impianti sportivi.

Indice delle domande
  1. Innanzitutto, può riassumere i principali cambiamenti introdotti dal 4° Conto Energia?
  2. Che cosa hanno significato per il mercato del fotovoltaico (e cosa significano tutt’ora) questi anni di Conto Energia? Quali conseguenze (positive o meno) ha portato? Cosa potrebbe succedere se non venissero più erogati?
  3. Quanto vale attualmente il mercato del fotovoltaico in Italia? Ha risentito e risente della crisi economica e delle pressioni della concorrenza proveniente da paesi europei ed extraeuropei?
  4. Quali sono, secondo la sua opinione e secondo Assosolare, le “mosse” che il Governo dovrebbe attuare per incentivare e sostenere questo settore in maniera concreta?
  5. Entrando nel merito degli impianti sportivi. Quali sono i vantaggi concreti su cui può contare il gestore/proprietario di un impianto sportivo grazie all’installazione di pannelli solari fotovoltaici?
  6. Sempre in relazione agli impianti sportivi. In queste 4 edizioni di Conto Energia, ha notato un cambiamento in materia di sensibilità e di consapevolezza, da parte dei gestori/proprietari, sui vantaggi e sui risparmi (energetici come gestionali) apportati dall’installazione di impianti fotovoltaici?
  7. L’incentivazione del fotovoltaico ha portato a una vera e propria fioritura di aziende che producono, commercializzano, rivendono pannelli; quali consigli si sente di dare agli operatori per districarsi nel mercato e scegliere il prodotto migliore?
L'intervista

1) Innanzitutto, può riassumere i principali cambiamenti introdotti dal IV Conto Energia?

Il IV Conto energia, attivo dal 1 giugno 2011 ha apportato modifiche sostanziali rispetto al III Conto energia che è stato chiuso dopo soli 5 mesi di vita. In primo luogo esso prevede l’introduzione di un registro grandi impianti e severe limitazioni relativamente agli impianti installati a terra. Gli effetti retroattivi del nuovo quadro normativo e la sospensione anticipate del III Conto energia hanno causato danni ingenti al settore e a coloro che avevano investito facendo affidamento alla normativa esistente. Questi cambiamenti hanno imposto un drastico cambio di rotta del mercato del fotovoltaico (FV) in Italia, che ora si sta orientando sul segmento degli impianti su edificio.

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2) Che cosa hanno significato per il mercato del fotovoltaico (e cosa significano tutt’ora) questi anni di Conto Energia? Quali conseguenze (positive o meno) ha portato? Cosa potrebbe succedere se non venissero più erogati?

Innanzitutto va sottolineato che gli incentivi per il fotovoltaico si inseriscono in un quadro definito a livello europeo da specifiche politiche e da Direttive che sono state trasposte nella legislazione italiana come in quella degli altri Paesi UE a partire dal 2001. L’Italia è partita con un certo ritardo e in modo meno strutturato rispetto a Paesi quali la Germania che ha coltivato e fatto crescere parallelamente all’installato, anche un settore industriale produttivo. L’Italia ha visto una crescita del settore FV, soprattutto a partire dal 2009 (II Conto energia), un trend che prosegue tutt’ora col IV Conto energia. Gli incentivi hanno subito come previsto dalle direttive e dalle norme nazionali, una progressiva riduzione parallelamente alla maturazione della tecnologia e alla conseguente diminuzione dei costi dei componenti. L’obiettivo è dunque chiaramente quello di accompagnare il FV verso una maturità di mercato che consenta un suo sviluppo senza incentivi. Detto questo, le tempistiche non sono ancora mature per azzerare la componente incentivante a sostegno del FV. Quindi si proseguirà riducendo gli incentivi in modo graduale. Nell’ipotesi di un taglio netto dell’incentivazione, si butterebbero alle ortiche anni di sviluppo e di investimenti e il Paese uscirebbe da un settore strategico e fondamentale sia dal punto di vista economico e della creazione di posti di lavoro, che da quello della sostenibilità ambientale legata alla produzione di energia elettrica da rinnovabili.

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3) Quanto vale attualmente il mercato del fotovoltaico in Italia? Ha risentito e risente della crisi economica e delle pressioni della concorrenza proveniente da paesi europei ed extraeuropei?

In anni di crisi economica e di recessione a livello globale, il FV fa registrare in Italia dati positivi sia sul fronte economico che occupazionale. Si stima che nel 2010 il FV in Italia abbia generato un volume d’affari di circa 20 miliardi di euro (tenendo conto anche degli impianti che hanno beneficiato della legge Salva Alcoa). In termini di crescita del mercato si può parlare di una settuplicazione rispetto al 2009. (fonte: Energy Strategy Group, 2011). Si può quindi affermare che il fotovoltaico è in netta controtendenza rispetto alla crisi e continua a produrre posti di lavoro e ricchezza. Stiamo inoltre parlando di un settore strategico che occupa prevalentemente giovani e che rappresenta uno stimolo in termini di innovazione e di ricerca e sviluppo tecnologico.

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4) Quali sono, secondo la sua opinione e secondo Assosolare, le “mosse” che il Governo dovrebbe attuare per incentivare e sostenere questo settore in maniera concreta?

Dal nostro punto di vista è fondamentale che la promozione e lo sviluppo del Fotovoltaico e delle rinnovabili vengano finalmente considerati obiettivi strategici prioritari per il Paese. Accanto alle importantissime considerazioni di carattere ambientale e di sostenibilità, ve ne sono altre di carattere economico, occupazionale, di indipendenza energetica e in ultima analisi di sicurezza che non possono essere trascurate o sottovalutate. Serve quindi un chiaro impegno politico e una pianificazione con una visione a medio – lungo termine di sviluppo delle rinnovabili. Le fonti fossili saranno ancora importanti negli anni a venire, ma il futuro è già chiaramente delineato e va verso lo sfruttamento delle rinnovabili.

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5) Entrando nel merito degli impianti sportivi. Quali sono i vantaggi concreti su cui può contare il gestore/proprietario di un impianto sportivo grazie all’installazione di pannelli solari fotovoltaici?

Il vantaggio offerto da un impianto fotovoltaico è quello di produrre energia elettrica direttamente dalla luce solare e quindi di ottenere un risparmio diretto in bolletta. Inoltre, l’energia prodotta, indipendentemente dal fatto che venga utilizzata direttamente o immessa in rete, riceve l’incentivazione del Conto energia. Un impianto può quindi consentire non solo un risparmio, ma portare un guadagno in termini monetari anche rilevante. Si pensi che un impianto su tetto di soli 3 kW (tipico impianto residenziale) può produrre l’energia elettrica necessaria per una famiglia di 4 persone (azzerando i costi in bolletta) e ottenere una remunerazione di circa 1.000 € all’anno grazie agli incentivi previsti per il primo semestre 2012.

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6) Sempre in relazione agli impianti sportivi. In queste 4 edizioni di Conto Energia, ha notato un cambiamento in materia di sensibilità e di consapevolezza, da parte dei gestori/proprietari, sui vantaggi e sui risparmi (energetici come gestionali) apportati dall’installazione di impianti fotovoltaici?

La conoscenza di questa tecnologia e dei vantaggi anche economici che offre grazie al Conto energia è certamente cresciuta nel corso degli anni così come il suo utilizzo. Ma non come ci si potrebbe aspettare da un investimento che non solo si ripaga da solo, ma che produce un guadagno non trascurabile. Inoltre, per chi non fosse in grado di investire per un impianto FV, vi sono convenzioni che molte banche offrono, che permettono l’installazione a coso zero o ridottissimo, a fronte di una cessione degli incentivi per un certo numero di anni alla banca stessa (15 in genere). Si avrebbe da subito un risparmio in bolletta e si percepirebbero gli incentivi per gli ultimi 5 anni (il conto energia incentiva gli impianti per 20 anni).

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7) L’incentivazione del fotovoltaico ha portato a una vera e propria fioritura di aziende che producono, commercializzano, rivendono pannelli; quali consigli si sente di dare agli operatori per districarsi nel mercato e scegliere il prodotto migliore?

Il consiglio è quello di affidarsi a professionisti riconosciuti, che offrono prodotti di qualità e che sono chiari e trasparenti nei confronti del cliente. Spendere un po’ di più per una maggiore qualità delle componenti (pannelli e inverter) è senz’altro una scelta che verrà ripagata nel tempo. La qualità del progettista e dell’installatore sono comunque una componente fondamentale per il corretto dimensionamento e posizionamento dell’impianto.

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Per approfondire

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L'articolo completo

Questa intervista fa parte di un articolo approfondito dedicato alle diverse forme di incentivazione erogate per solare termico, solare fotovoltaico e cogenerazione, che compare sul numero 7 di Sport Industry Magazine . Registrati al portale e richiedi una copia gratuita.

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Solare termico e detrazioni: a colloquio con Assolterm
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