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Bambini e sport
15.04.2019

Quanta attività fisica devono fare i bambini?

L'attività fisica non serve soltanto a bruciare le calorie, ma è necessaria anche per migliorare il funzionamento di molti meccanismi metabolici, rinforzando il sistema immunitario e tutti gli organi del corpo.

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A cura della redazione

         

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale fornisce utili consigli ai genitori e si sofferma sul significato di attività fisica e sul perché rivesta un ruolo così importante per la salute dei bambini.

I suggerimenti rientrano nella collaborazione tra SIPPS e Nestlé nell'ambito del progetto Nutripiatto, lo strumento di educazione nutrizionale sviluppato da Nestlé e rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni al fine di promuovere i principi di un'alimentazione sana e bilanciata, ma anche di una corretta attività fisica.

L'attività fisica – spiega il Dottor Domenico Meleleo, Pediatra di famiglia, Coordinatore del Documento di Consensus intersocietario SIPPS e FIMP – non serve soltanto a 'bruciare le calorie' introdotte con l'alimentazione per evitare che un eccesso di energia introdotta rispetto a quella utilizzata ci faccia ingrassare. Livelli adeguati di attività fisica sono importanti anche perché migliorano il funzionamento di molti meccanismi metabolici, che permettono alle cellule di utilizzare gli zuccheri, i grassi e le proteine introdotti con gli alimenti e di smaltire le sostanze nocive introdotte dall'esterno o prodotte dal nostro organismo a causa di un'alimentazione scorretta o per un eccesso di stress. Tutti gli organi del nostro corpo, persino il nostro sistema immunitario, diventano più forti con l'attività fisica, non soltanto le nostre ossa e i nostri muscoli! Pertanto, chi si muove tanto, non soltanto non ingrassa, ma ha uno stato di salute complessivamente migliore”.

Sorgono spontanee alcune domande, ovvero quanto deve muoversi il bambino? E come e quanto deve mangiare in rapporto all'attività fisica?

Le linee guida dell'OMS informano che i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 e i 17 anni dovrebbero praticare almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità da moderata a vigorosa ed esercizi di rafforzamento dell'apparato muscolo-scheletrico almeno 3 volte a settimana.

Occorre però prestare attenzione: per mangiare più dei compagni sedentari, però, un'ora di attività fisica al giorno non basta.

Il Dottor Leo Venturelli, Responsabile comunicazione SIPPS, infatti, sottolinea che “Con ‘stile di vita attivo’ si intende l'abitudine di percorrere a piedi o in bici buona parte dei propri percorsi quotidiani, non usare l'ascensore, non usare per più di un'ora al giorno TV, PC, tablet e videogames (sotto i 12 anni di età) e avere anche la buona abitudine di aiutare gli adulti nelle faccende domestiche familiari. Attenzione, quindi, a non giustificare pranzetti e merende più abbondanti di quelli indicati per l'età soltanto perché il bambino va in piscina, al campetto o a danza due o tre volte alla settimana. Dopo queste attività ad esempio, per un bambino, sono sufficienti un frutto o uno yogurt o un 'piccolo' panino imbottito. E non dimenticatevi di fargli bere una opportuna quantità di acqua prima, durante e dopo l'attività”.

In caso di ragazzi notevolmente impegnati in attività sportiva agonistica, secondo la SIPPS, sarebbe opportuno che il livello di attività fisica e i relativi fabbisogni nutrizionali fossero valutati da un professionista della nutrizione, sentito anche l'allenatore e sempre sotto la supervisione del pediatra di riferimento. Questo per scongiurare il rischio di una malnutrizione per eccesso o per difetto.

Molto importante, infine, è anche una corretta idratazione: ogni bambino deve bere in modo adeguato in base alla sua età: generalmente un bambino tra i 4 e i 10 anni ha bisogno di bere 1.100 ml (un litro e 100 ml) al giorno; gli adolescenti devono invece assumere un quantitativo di acqua compreso tra 1.500-2.000 ml (un litro e mezzo/due) al giorno.

      

 
 
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