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15.09.2014

I rischi e i limiti dell'utilizzo dei Social Network da parte della associazioni sportive

Una breve antemprima dell'intervista a Guido Martinelli che pubblicheremo su Sport Industry Magazine 17

Categorie: sport, sport news, gestione impianti sportivi, norme e leggi, marketing sportivo,

a cura della redazione di Sport Industry

"Non è che esista un'impossibilità, un divieto o un qualsiasi tipo di ostacolo per un'associazione o società sportiva dilettantistica di promozionare la propria attività attraverso i Social Network e tutte le forme di comunicazione online oggi più utilizzate. Però, esistono limiti entro cui stare. In massima parte, dipende dalla forma attraverso il quale questo tipo di pubblicità viene posta in essere".

Queste parole sono dell'avv. Guido Martinelli, intervistato dalla nostra redazione in materia di Social Network, strumenti sicuramente molto utili, molto potenti, che permettono di raggiungere un pubblico molto vasto.

Però, come tutte le forme di promozione e pubblicità, sono strumenti da maneggiare in maniera professionale, sapendo bene in che modo utilizzarli, quali sono i limiti entro cui stare e quali i rischi che si possono correre.

Non dimentichiamo che un'associazione che opera senza scopo di lucro non ha clienti, ha dei soci (se vuole avere clienti, ha solo una strada: assoggettari a IVA e imposte sui redditi), quindi bisogna porre grande attenzione al tipo di comunicazione che si va a fare tramite questi mezzi perché, al pari di qualsiasi altro tipo di promozione, cartacea come online, possono finire sotto la lente dell'Agenzia delle Entrate.

Per il momento, però, ci fermiamo qui. L'intervista all'avv. Guido Martinelli comparirà sul numero 17 di Sport Industry Magazine , in uscita a fine settembre. Quindi, non perdeteci di vista!

 
 
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