News

stetoscopio, penna e certificato medico
29.08.2012

Attività sportiva: cambiano le certificazioni?

Questa notizia è inserita in news sport, norme e leggi, istituzioni sportive

"L’attività motoria e sportiva è un diritto di tutti i cittadini e una necessità per il Paese". Con queste parole esordisce UISP - Unione Italiana Sport per Tutti in un comunicato di protesta nei confronti della bozza di decreto predisposta dal Ministero della Sanità, che sembra voler imporre un certificato medico-sportivo per tutti.

“Sarebbe assurdo - precisa Filippo Fossati, presidente nazionale UISP - voler subordinare l’accesso alla pratica motoria per tutti a un certificato medico-sportivo obbligatorio, così come avviene per la cosiddetta attività agonistica [...]. La responsabilità dello stato di salute di un cittadino non va spostata dal medico di famiglia. È lui che deve predisporre ogni approfondimento relativo al proprio assistito e deve poterlo fare efficacemente e velocemente, con l’ausilio degli strumenti e delle attrezzature necessari".

Oltretutto, continua Fossati, "tutta l’attenzione verrebbe concentrata su chi sceglie di fare un’attività sportiva, agonistica o non agonistica. Invece il problema vero sono i sedentari, cioè chi sceglie di non fare nulla. I medici di famiglia dovrebbero indicare soprattutto a loro la strada dell’attività fisica come strategia di salute e benessere".

Pronta la risposta del Ministro della Salute Renato Balduzzi, che ai microfoni di  Radio Rai 1 ha asserito: "Basta il via libera del medico di base. Solo una prima bozza che era circolata aveva fatto pensare alla necessità del medico sportivo. Quello che è necessario è una certificazione analitica, non solo un certificato di sana e robusta costituzione fisica, ma qualcosa che dica che in ordine a quella specifica attività sportiva c'è una condizione fisica della persona che può giustificare quella attività. Non si cambiano le regole sui certificatori, si chiede solo certificazione più puntuale e precisa".

 
 
Torna indietro