Impianti Sportivi

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08.09.2014

Gestione di impianti sportivi e piscine: novità dalla Regione Liguria

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a cura della redazione di Sport Industry

È stata un'estate ricca di cambiamenti per la Regione Liguria. Da una parte, l'ennesima delibera ha rivisto, anche se in minima parte, le norme che regolano la progettazione, la costruzione e la gestione delle piscine condominiali, collettive e pubbliche.

Dall'altra, invece, la Regione sta procedendo a una profonda modificazione delle procedure che regolano l’assegnazione degli impianti sportivi da parte dei Comuni alle società sportive che operano sul territorio.

Vediamo insieme che cosa cambia e che cosa sta cambiando.
  

Le novità per le piscine

Come si legge sul portale Professioneacqua.it, "per la terza volta dal 2007 la Regione rivede le norme sulle piscine. L'ultima delibera è stata pubblicata il 27 luglio 2014 e detta le nuove regole sulla progettazione, la costruzione e la gestione delle piscine condominiali, collettive e pubbliche".

Poche le novità rispetto alle delibere precedenti. Una su tutte: l'eliminazione definitiva dei corsi obbligatori per la qualifica di addetto agli impianti e responsabile della piscina.

La delibera completa può essere scaricata dalla notizia diffusa da Professioneacqua.it
   

Le novità per gli impianti sportivi

Ma i cambiamenti dal punto di vista normativo non si esauriscono qui. L’assessore regionale allo sport Matteo Rossi ha infatti dichiarato l'approvazione in aula di alcune importanti modifiche al testo unico sullo sport in materia di gestione degli impianti sportivi.

Tali modifiche, a detta dell'assessore, erano ogni giorno sempre più necessarie a venire incontro alle esigenze dei Comuni riguardo alla gestione degli impianti di proprietà, assegnati alle Società Sportive del territorio.

"Ad oggi - ha dichiarato Rossi sul sito web di liguriasport.com - la procedura di evidenza pubblica per l’assegnazione degli impianti risultava essere complessa e macchinosa, in base a quanto previsto dal Codice che regola gli appalti, senza distinzione tra i vari centri sportivi.

Un principio che ha la sua ragione d’esistere, e che rimane invariato, nel caso si tratti di strutture il cui affidamento produca utili di gestione.

Nella realtà, però, in molti casi siamo di fronte a impianti senza alcuna rilevanza economica, gestiti da singole società sportive che si accollano gli oneri di gestione unicamente per garantire un servizio alla cittadinanza e uno sviluppo dello sport di base senza ottenerne alcun beneficio di natura economica.

Per questi casi, grazie a questa modifica legislativa, è prevista una procedura più snella di evidenza pubblica, lasciando alle singole Amministrazioni la possibilità di stabilire la natura commerciale o meno di ogni singolo impianto sportivo, valutando caso per caso e avendo quindi la possibilità di privilegiare il legame territoriale con le società presenti sul territorio”.

Per approfondire

Ci ripromettiamo di intervistare al più presto l'assessore Matteo Rossi, quindi non vi resta che iscrivervi alla nostra newsletter mensile

  
Foto di apetura da Freeimages.com

 
 
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