Gestione impianti sportivi

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13.08.2014

L'importanza della centralità del cliente nella gestione di un centro sportivo privato

L'esempio di un fitness club che ha raggiunto i 40 anni di attività

Categorie: sport e fitness, sport e fitness news, gestione impianti sportivi,

a cura della redazione di Sport Industry

Oggi vogliamo condividere con voi la storia di un fitness club che ha raggiunto i 40 anni di attività. In un periodo come questo, in cui molte aziende e strutture falliscono e chiudono, arrivare (e superare) questa soglia di "età", continuando tra le altre cose a crescere e prosperare ci sembra quantomeno degno di attenzione.

La storia inizia da lontano, nel 1975, quando l'imprenditore Dino Catelli decide di abbandonare il settore di appartenenza per aprire una struttura polivalente dotata di area fitness, piscina, termario e centro estetico.

La scelta cade su un garage di quasi 4.000 metri quadrati sviluppati su due livelli: il piano seminterrato per reception, piscina, uffici, spogliatoi e ristorante; il piano superiore per fitness, benessere, bellezza e relax.

È così che nasce il Tropos Club, una struttura già dagli esordi decisamente fuori dall’ordinario, gestita sin dal primo giorno mettendo il cliente al centro dell’attenzione, impiegando uno staff attentamente selezionato, e adeguatamente formato, per riservare a ogni ospite un trattamento speciale.

Nella foto: la direttrice Paola Perfetti e il suo staff premiati come Club dell'Anno all'edizione 2014 del prestigioso premio Club Award

"Un giovedì dello scorso marzo - scrive Davide Venturi nel suo articolo sulla rivista Il Nuovo Club - varco la soglia del Tropos Club e a darmi il benvenuto sono volti sinceramente sorridenti e parole che mi mettono immediatamente a mio agio. Tutto, in pochi istanti, si trasforma in qualcosa di piacevolmente familiare.

Resto colpito dalla spontaneità dei membri dello staff, dalla facilità con la quale mi fanno sentire realmente accolto. Con il trascorrere dei minuti mi rendo conto che si comportano così con tutti, che la componente relazionale è uno dei maggiori punti di forza del Tropos".

Oggi, dopo quattro decenni di attività, la famiglia Catelli continua a gestire con passione questa importante realtà, supervisionata da Paola Perfetti che, oltre a ricoprire la carica di Direttore, detiene, insieme alla sua famiglia, quote della società.
  

Paola, come vi distinguete dalla concorrenza?

"Innanzitutto applichiamo prezzi più alti della media, per distinguerci in un mercato che gioca pericolosamente al ribasso. Mediamente il prezzo dell’abbonamento annuale è pari a 1.000 euro, ammontare che a noi sembra basso, ma che nel mercato in cui operiamo è percepito come caro.

Inoltre, proponiamo formule di adesione suddivise per aree, ovvero palestra, piscina, posturale, benessere-termario e diversi moduli anche per le attività di gruppo in modo da consentire a ogni cliente di costruirsi un planning su misura per le proprie esigenze, ad esempio miscelando in modo equilibrato alcune attività dinamiche con la più rilassante, e medical, ginnastica posturale.

Al Tropos, che impiega anche osteopati, posturologi, operatori olistici, estetiste, massaggiatori e insegnanti di varie discipline, si lavora in modo sinergico, si condivide la gestione del cliente, potendo contare sull’apporto di un coach mentale che facilita l’applicazione del Metodo OSA, acronimo di Obiettivo-Scopo-Azione.

Una volta superata la visita medica, ogni iscritto ottiene un programma personalizzato, che viene regolarmente aggiornato per mantenerne inalterata l’efficacia e al tempo stesso per alimentare la motivazione".
  

Quanto è importante per voi il dialogo con i clienti?

"Moltissimo, soprattutto nel cercare di conquistare una parte sempre più significativa della grande fetta di popolazione sedentaria, che credo sia la grande sfida che il nostro settore deve raccogliere.

Per portare le persone ad allenarsi con costanza bisogna innanzitutto scoprire il loro scopo, che è una cosa diversa dall’obiettivo. Lo scopo è infatti un bisogno profondo, persino inconscio, che ci spinge ad agire.

Se un socio ad esempio intende dimagrire, dimagrire è il suo obiettivo, ma lo scopo che lo spinge a svolgere esercizio fisico potrebbe essere riconquistare la moglie alla quale non piace più, liberarsi dell’imbarazzo che prova in spiaggia e via dicendo.

Questa fondamentale indagine di natura psicologica è ovviamente condotta dal mental coach, o dalle consulenti, durante la trattativa e ci permette di fare un salto di qualità e avvicinarci ai desideri più profondi del cliente.

Per fare questo, la cosa fondamentale è imparare a comunicare in modo efficace e convincente”.

Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?

"Fino ad oggi il medical wellness per noi è stato un po’ di nicchia, ma vogliamo che diventi uno dei nostri maggiori punti di forza, trasformando la prevenzione e la cura attraverso l’attività fisica e la corretta alimentazione uno stile di vita per il maggior numero possibile di persone".
  

Per approfondire

Questa intervista è tratta dall'articolo pubblicato sul numero 138, marzo-aprile 2014, de Il Nuovo Club , rivista dedicata al management di centri sportivi e fitness club.

 
 
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