Gestione impianti sportivi

Carlo Tavecchio al Convegno LND
16.10.2013

L'unica soluzione per l'impiantistica sportiva di base? Rendere efficienti gli impianti

Problemi e soluzioni degli impianti sportivi di base nelle parole di Carlo Tavecchio della Lega Nazionale Dilettanti

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di Alice Spiga

"Oggi il settore dell'impiantistica sportiva si trova senza un istituto finanziario che possa intervenire, non dico con 50 milioni di euro, ma nemmeno con 5 mila euro, perché l’Istututo per il Credito Sportivo è commissariato un giorno sì e l’altro pure.

Gli enti locali sono strangolati dal Patto di Stabilità, che impedisce loro di intervenire anche solo sulla gestione ordinaria dell’impianto, e  l’ultimo provvedimento che si è occupato del mondo dilettantistico è stata la Legge Finanziaria del 2002, che oltretutto ha trattato in modo discorsivo e non strategico il nostro settore".

Peccato che la parola scritta non possa far percepire tutta la passione con la quale il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, si è rivolto al Ministro Graziano Delrio e a una sala vi assucuro strapiena di operatori, giunti da tutta Italia in occasione del Convegno Nazionale LND tenutosi il 30 settembre 2013 a Bologna

Un convegno dal titolo intrigante: "Giocheremo domani?". Una domanda che tutto il mondo sportivo dovrebbe porsi, perché se la situazione degli impianti sportivi di base non viene risolta in tempi ragionevoli, dove giocheranno i nostri ragazzi?

E il discorso vale anche per gli impianti professionistici, per i palazzetti, per gli stadi, strutture sempre meno adeguate alle esigenze di chi vuole giocare a calcio, e non solo a calcio, e vuole giocarci in sicurezza.

Strutture sempre meno adeguate anche per quanto riguarda l'efficienza energetica e gestionale, dove i costi troppo elevati ricadono sulle società sportive che le gestiscono, sui Comuni che ne sono proprietari e sui cittadini che vorrebbero trovarvi luoghi di sport sicuri.

Come ha giustamente asserito Tavecchio in sede di Convegno: "La nostra spesa energetica è di 200 milioni all’anno circa, perché l'energia continua ad essere distribuita con caldaie a gasolio del 1960, e sarei proprio curioso di sapere quando gli impianti sportivi italiani l'hanno cambiata l’ultima volta.

Ed è qui che bisogna intervenire. Installando le biomasse, il fotovoltaico, le pompe di calore, anche attraverso lo studio comparato di queste tecnologie, noi potremmo risparmiare il 40% di quei 200 milioni, e questo in un sistema che spende 40 miliardi l’anno per le importazioni di energia dall’estero.

Ma se non riusciamo a mettere in campo delle risorse, quando mai cambieremo gli impianti? Quando mai potremmo fare in modo che l’impiantistica consumi e costi di meno e sia più efficiente?"

Domande che, almeno per ora, cadono nel vuoto, anche se la risposta, come ha giustamente sostenuto il Presidente della LND, è a portata di mano: efficientare gli impianti e renderli più sicuri, così da risparmiare e poter reinvestire i capitali per aumentare e migliorare l'offerta sportiva.

Eppure, in questo quadro manca un tassello: la partecipazione attiva del Governo. Come conclude Tavecchio: "In questi ultimi tempi abbiamo presentato tre proposte di legge, tutte sono arrivate alla 7° commissione e si sono arenate.

Non so cosa accadrà, ma credo che una legge quadro che contempli almeno l'efficienza degli impianti sia assolutamente necessaria. Anche perché non siamo solo noi i soggetti interessati. Ci sono anche 8000 comuni d'Italia, che hanno la proprietà del circa il 95% degli impianti.

Con questi soggetti non dobbiamo avere un rapporto di collaborazione, ma di fratellanza. Perché se andiamo dai Comuni e ci sentiamo rispondere “Patto di Stabilità” e ci mettiamo a piangere in due, non serve a niente. Dobbiamo invece schierarci insieme e fare una pressione politica, solo così potremmo cambiare le cose".

Per approfondire

Leggi l'intervista a Carlo Tavecchio, Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, che racconta alla nostra redazione i passi da compiere per un miglioramento delle condizioni degli impianti sportivi su cui insiste l'attività calcistica di base.

 
 
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