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di Alice Spiga
Un esempio di investimento privato molto interessante, quello effettuato dal Circolo del Castellazzo, storico tennis club nato nel 1972 vicino a Parma che, di recente, ha visto la nascita delle nuove aree dedicate al fitness e al wellness.
La volontà dietro a questo ampliamento? Riuscire ad attrarre un pubblico di persone che, da lungo tempo, avevano abbandonato il centro.
Soprattutto nei mesi più freddi, che fino a qualche anno fa coincidevano con un periodo pressoché morto, il centro era infatti frequentato quasi esclusivamente dai soci che giocano a tennis.
Ora il complesso è vivo tutto l’anno: i tanti frequentatori che non impugnano la racchetta utilizzano la piscina, si allenano in palestra, si cimentano nel group fitness o si rilassano nella spa che offre sauna, bagno turco, massaggi e trattamenti estetici.
“Il Fitness Point – spiega Carlo Zaniboni, direttore del Circolo del Castellazzo dal 2001 – ha inoltre riconquistato le famiglie, dando nuova linfa al significativo ricambio generazionale che abbiamo registrato nell’ultimo decennio. Oggi tra gli aventi diritto a frequentare figurano circa 600 giovanissimi, di età compresa tra gli zero e i 18 anni, ai quali, ovviamente, prestiamo grande attenzione, mettendo a loro disposizione strutture e attività in grado di soddisfare ogni loro esigenza”.
Il grande complesso, consacrato allo sport e al tempo libero, è di proprietà della Impianti Sportivi Immobiare SpA ed è frequentato esclusivamente dai soci, ovvero dagli intestatari delle azioni societarie e dai loro familiari conviventi senza limiti di età. Attualmente i soci in possesso dei titoli azionari sono 886 e i frequentatori potenziali circa 2.500.
Oltre alle attività sportive – che impiegano 10 campi da tennis in terra battuta e 4 sintetici, un campo da squash, un campo da calcio e uno da calcetto in erba naturale e un campo da volley – la programmazione annuale del Circolo del Castellazzo propone concerti, mostre pittoriche, cene e feste sociali, anche per i bambini. A tutto ciò vanno aggiunti i tavoli da biliardo e da gioco, il campo da bocce e un ristorante di alto profilo.
“L’idea di realizzare una struttura dedicata al fitness e al benessere – continua Zaniboni – è nata diversi anni fa e si è concretizzata grazie all’intenso lavoro, durato due anni, di tutti i consiglieri. Il Fitness Point ha sicuramente cambiato la faccia del Circolo, ma si pone come la naturale conseguenza della nostra vocazione sportiva. Nel tennis abbiamo una scuola e un settore agonistico molto importanti, con una squadra maschile in Serie A – campione d’Italia nel 2011, ndr – e una femminile che gioca il campionato di A2, oltre a una ventina di squadre giovanili in tutte le categorie.
Il nuovo Fitness Point ha oggi un ruolo importante per la preparazione atletica dei giovani tennisti e rende il Circolo ulteriormente attraente per potenziali futuri campioni che qui trovano l’ambiente ideale per maturare. Possiamo offrire personal trainer che configurano programmi d’allenamento su misura, in grado di soddisfare appieno le esigenze dei tanti bambini e ragazzi che giocano a tennis a tutti i livelli, così come dei soci che si allenano semplicemente per mantenersi in forma. La nostra offerta di fitness e benessere si completa con venti ore settimanali di attività di gruppo e con i trattamenti dell’area spa e beauty”.
La realizzazione del nuovo centro all’interno dello storico maneggio – del quale è stata mantenuta la struttura portante dotata di grandi travi metalliche – è avvenuta di pari passo alla costruzione di un nuovo maneggio con annessa club house.
“Nella prima riunione del consiglio indetto per confrontarsi sulla realizzazione del nuovo centro fitness – conclude Zaniboni – ci domandammo innanzitutto dove realizzarlo e decidemmo di recuperare la parte del Circolo meno utilizzata, riqualificando il vecchio maneggio, una bellissima struttura in ferro di dimensioni adeguate alla realizzazione di un progetto del genere.
È stato un lavoro importante e impegnativo anche in virtù delle attuali norme antisismiche che hanno imposto il consolidamento dei vecchi pilastri con iniezioni di cemento e l’esecuzione di ingenti lavori di scavo.
Dal punto di vista estetico, l’architetto ha realizzato qualcosa di unico utilizzando grandi superfici in cristallo che regalano una suggestiva veduta del parco e, al tempo stesso, si integrano perfettamente con l’architettura minimalista che contraddistingue la struttura nel suo complesso. Per dare l’idea della cura prestata al progetto: le gigantesche vetrate utilizzate per realizzare l’area destinata all’accoglienza – un “cubo” dotato di due lati trasparenti la cui altezza supera i 7 metri, ndr – sono state realizzate su misura in Francia”.
L'articolo completo, contenente molte più informazioni e immagini, è pubblicato nel numero 132 della rivista Il Nuovo Club, strumenti di management per centri sportivi e fitness club.
Questo articolo è inoltre parte integrante di un articolo pubblicato nel numero 12 - aprile-giugno 2013 di Sport Industry Magazine, che illustra tre esempi di investimenti privati: il Circolo del Castellazzo, un centro acquatico a Canazei e un centro termale in Valpolicella.