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A cura della redazione
La Federazione Italiana Nuoto ha sottolineato l’importante urgenza di un confronto, con tutte le autoritā competenti in materia, sulle problematiche legate alla pandemia di Covid-19, a causa della quale moltissimi operatori sportivi rischiano il default e l’inevitabile chiusura, minando alla radice la virtuosa attivitā che unisce circa 64.000 societā, le quali garantiscono il funzionamento degli oltre 150.000 impianti sportivi sul territorio nazionale, pubblici e privati, senza scopo di lucro o con scarsa marginalitā.
Il movimento della FIN, che raccoglie oltre 5,5 milioni di praticanti, č in profonda sofferenza, essendo colpito duramente nel suo cuore costituito dalle quasi 1.500 societā che gestiscono 775 scuole nuoto federali per 1,5 milioni di iscritti e 300.000 tesserati al settore agonistico. Come ha sottolineato la FIN, in base a stime ufficiali lo sport in Italia produce in via diretta l’1,7% del Pil del Paese, vale a dire 30 miliardi di euro. Un valore che, senza le associazioni e le societā sportive dilettantistiche, non sarebbe possibile.
Č evidente che per permettere alle ASD e SSD di continuare il loro operato sono necessarie nuove attenzioni e risorse che sostengano l’intero comparto sportivo in questo momento di estrema emergenza. Per questo motivo la FIN e il presidente Paolo Barelli si stanno impegnando allo scopo di far integrare all’interno del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, conosciuto con il nome di “Cura Italia”, o di inserire nei prossimi provvedimenti in calendario, una serie di richieste pensate per supportare e confortare le ASD e SSD e, di conseguenza, tutto il mondo dello sport italiano.
Le richieste proposte dalla FIN sono:
• la sospensione dei pagamenti dei canoni pubblici relativi agli impianti sportivi fino a quattro mesi dopo la data di riapertura o, laddove necessario, la revisione del piano economico-finanziario;
• la proroga della scadenza delle concessioni in deroga al codice dei contratti pubblici, permettendo il parziale recupero del periodo di chiusura e del periodo necessario al riavviamento delle attivitā;
• permettere alle associazioni, alle societā sportive e alle altre organizzazioni riconosciute di accedere al Fondo Centrale di Garanzia (PMI) al fine di facilitare l'accesso all'Istituto del Credito Sportivo, o alla Cassa Deposito e Prestiti, o ad altro istituto bancario, per ottenere un finanziamento in tempi rapidi, con rimborso a lungo termine e preammortamento almeno di un anno;
• consentire ai proprietari degli immobili privati che riducano il canone dovuto dalle associazioni, societā sportive e altre organizzazioni riconosciute, di avvalersi di un congruo credito di imposta ai fini del recupero del mancato introito relativo al minor utilizzo della struttura;
• i versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali, dei premi dell'assicurazione obbligatoria e dei termini degli adempimenti fiscali e contributivi vengano sospesi fino al 31 agosto con inizio del pagamento rateizzato a partire dal mese di settembre;
• la costituzione di un fondo presso l'Istituto del Credito Sportivo garantito dal PMI per finanziare la riattivazione delle attivitā e permettere anche il pagamento delle utenze di gas, energia elettrica, acqua, tassa rifiuti e altri costi relativi alla gestione e all'utilizzo degli impianti sportivi;
• l'incremento della somma a disposizione per l'indennitā di marzo spettante ai collaboratori sportivi, in quanto ritenuta insufficiente a soddisfare i potenziali aventi diritto, e implementarla per il mese di aprile;
• il fondo pluriennale Sport e Periferie presso il Ministero dello Sport sia indirizzato per riattivare, ristrutturare e mettere a norma gli impianti in gestione o in uso alle associazioni, societā sportive e altre organizzazioni riconosciute con particolare riferimento a quelli destinati alle attivitā sportive di base e agonistiche;
• prevedere un riconoscimento fiscale (modello ecobonus) per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento degli impianti sportivi effettuato da associazioni e societā sportive e altre organizzazioni riconosciute.
Leggi il comunicato ufficiale della FIN