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a cura della redazione di Sport Industry
Secondo un recente studio condotto in Francia da TNS Sofres, il 70% delle persone con disabilità sostiene di essere molto interessata a svolgere attività sportiva. Uno su due svolge già uno sport almeno una volta alla settimana.
Per il 31% degli intervistati, la pratica costante di un'attività influisce positivamente nel limitare gli effetti della disabilità, a prescindere che si tratti o meno di riabilitazione. Quasi 9 persone su 10 dicono che lo sport o l'attività fisica è essenziale o quantomeno importante.
Il sondaggio ha intervistato persone dai 16 ai 64 anni, con handicap motori, visivi o uditivi. Una vasta indagine che traccia i contorni del rapporto tra sport e disabilità in Francia.
A seguito di questa importante analisi e per venire incontro alle esigenze dei cittadini francesi affetti da disabilità, la Fondazione FDJ - in collaborazione con Think-Tank Sport & Citoyenneté, ha scelto di dare il proprio sostegno alla prima edizione dei "Dibattiti sullo sport solidale" (febbraio 2016), una manifestazione nata per cercare insieme idee e soluzioni per permettere a tutti di praticare sport, a prescindere dalla propria condizione fisica.
Un bell'esempio, non credete? E forse dovremmo cominciare a parlare più spesso di disabilità e sport anche in Italia, visto che sono ancora troppi gli impianti sportivi non adeguati ad accogliere persone affette da disabilità e che ancora si sta facendo veramente troppo poco per rendere lo sport alla portata di tutti.
Da oltre 20 anni, la Fondazione FDJ lavora a fianco delle associazioni per permettere a chi è affetto da disabilità di poter svolgere liberamente sport e attività fisica. In poco più di venti anni, la Fondazione ha sostenuto FDJ 360 atleti provenienti da programma di sfida e quasi 600 progetti con associazioni e federazioni sportive.
Leggi l'articolo pubblicato sul sito della Fondazione FDJ