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Il NIH/National Heart, Lung and Blood Institute (divisione dell’agenzia National Institutes of Health, situata nel Maryland, USA) ha svolto uno studio per indagare se il dispendio di energie procurato da un’attività fisica moderata, come la camminata, sia in grado di apportare gli stessi benefici in termini di salute dati da un dispendio di energie molto consistente, dovuto per esempio dalla corsa.
Lo studio è stato condotto su un campione di circa 50.000 persone tra corridori e amanti delle passeggiate (in principio il numero dei soggetti era più elevato, nel 2006 però è stata effettuata una rielaborazione dei partecipanti ndr).
I risultati della ricerca hanno dimostrato che l’attività fisica conseguente alla camminata e quella derivante dalla corsa sono in grado di ridurre nello stesso modo il rischio di ipertensione, colesterolo alto, diabete e cardiopatia coronarica.
Questo è possibile in quanto sia la corsa, sia la camminata mettono in funzione gli stessi gruppi di muscoli e richiedono gli stessi movimenti. Ovviamente queste due attività fisiche si differenziano sotto l’aspetto dell’intensità, definita in termini di equivalenti metabolici, meglio conosciuti come MET.
Un esercizio ha un’intensità moderata se consuma da 3 a 6 volte l’ossigeno impiegato mentre si è seduti a riposo, che coincide col valore di 1 MET e corrisponde a 3,5ml di ossigeno al minuto per ogni kg corporeo.
In riferimento a questa scala, la camminata ha un’intensità moderata, la corsa, invece, utilizzando più di 6 MET è classificata come un’ attività fisica vigorosa.
I medici coinvolti nello studio hanno avuto modo di osservare che entrambe queste tipologie di esercizio fisico comportano degli evidenti benefici per la salute, ma, a causa delle diverse intensità che le caratterizzano, sono necessarie tempistiche diverse, evidentemente più lunghe per la camminata.
Chi non ha la possibilità di correre può quindi investire il suo tempo in lunghe camminate, ottenendo così, un poco alla volta, i benefici di chi si dedica invece alla corsa.
Sul sito della rivista ATVB potete trovare un documento che spiega i metodi dello studio oltre che un breve abstract della ricerca .
Per chi lo desiderasse, è disponibile anche una breve intervista a uno dei medici che hanno preso parte al progetto.