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atleti che corrono su pista di atletica
06.12.2012

Pavimentazioni ad uso sportivo: tecnologie, vantaggi e manutenzione

Caratteristiche tecniche, vantaggi, consigli e soluzioni in materia di pavimentazioni sportive

Questo articolo è inserito in complementi per l'impiantistica sportiva, impianti sportivi, pavimentazioni sportive,

Negli ultimi anni, gli impianti sportivi italiani stanno vivendo una metamorfosi che rappresenta quasi una tappa obbligata: la trasformazione, tuttora in atto, in spazi polifunzionali e polisportivi in grado di ospitare aree a vocazione differente. Un cambiamento che risponde alla necessità di ampliare e diversificare l’offerta, così da sfruttare appieno le potenzialità degli impianti.

Questa “corrente” sta attraversando, in primo luogo, le palestre, i circoli sportivi, i palazzetti, ma coinvolgerà sempre di più anche gli stadi e le arene, come già avviene all’estero. Come specifica Maurizio Stroppiana, Presidente di Mondo: “Il futuro dell’impiantistica sportiva è sicuramente rappresentato dagli impianti sportivi polivalenti, in grado di ospitare eventi a differente destinazione: dai concerti alle gare di atletica ai tornei di basket. Il vantaggio di questi nuovi impianti polifunzionali è innegabile, sia dal punto di vista della gestione dell’impianto, sia della costruzione.” (leggi l'intervista completa).

Garantire la polifunzionalità dell’impianto chiama in causa, anche e non solo, la scelta della pavimentazione più adeguata a venire incontro alle esigenze polisportive dell’impianto, sia che quest’ultimo sia di pochi metri quadri o progettato per ospitare grandi eventi.

A prescindere dal materiale di cui sono composti, i manti per utilizzo sportivo devono possedere alcune caratteristiche fondamentali:

  1. resistenza all’usura, alla deformazione e agli agenti atmosferici;
  2. ottimo rimbalzo di palla;
  3. assorbimento degli urti;
  4. semplicità di manutenzione.

Il concetto di base, che accomuna tutte le pavimentazioni, è garantire la sicurezza degli atleti affinché si sentano liberi di correre, di giocare, e anche di cadere, senza timore. “Ricordo quando fummo convocati per rifare la pista per i Campionati Mondiali di Pattinaggio Corsa dell’Aquila del 2004 - racconta Romano Maria Cacciani, titolare di Vesmaco. Dissi che, se volevano il solito cemento si erano rivolti alla persona sbagliata. Se invece desideravano una pavimentazione innovativa, che assicurasse tenuta del pattino, scorrevolezza, aderenza e sicurezza per gli atleti in qualsiasi condizione ambientale, allora dovevano fidarsi di me. E alla fine si sono fidati e, non per modestia, hanno preso la decisione giusta; gli atleti si sono rivelati entusiasti della pista, si sono sentiti sicuri, stabili e veloci, senza timore di cadere, ed è questo che conta.” (leggi l'intervista completa).

Resistenza all’usura

Che siano in gomma, in pvc o in parquet, le pavimentazioni sportive devono poter garantire un’ottima resistenza agli strappi e all’usura, così da assicurare un utilizzo anche intensivo delle superfici senza problemi. Se poi sono collocate all’esterno, devono poter fronteggiare piogge torrenziali, gelo, caldo intenso, senza che le performance assicurate dal prodotto ne risentano in alcun modo; per questo è sempre consigliabile fare affidamento su professionisti del settore di comprovata esperienza, che sappiano scegliere i materiali e le tecnologie più idonee anche sulla base delle caratteristiche climatiche del luogo in cui “vivrà” la pavimentazione.

Interessante, a questo proposito, la riqualificazione operata da Seicom nel centro sportivo a Ta’’ Qali, Malta. “Il problema principale dell’isola di Malta è l’umidità – racconta Aldo Cammarata, commerciale e referente tecnico di Seicom - e infatti il parquet precedentemente installato in questa struttura, di produzione americana, aveva subito le conseguenze delle infiltrazioni di umidità, trasformando il materassino elastico su cui poggiava in una vera e propria spugna, che aveva assorbito l’acqua facendo sollevare e marcire il parquet. Per risolvere il problema, abbiamo scelto di installare un parquet sportivo in legno di hevea rubber wood (albero della gomma, un legno tropicale molto resistente all’umidità), con un’orditura sopraelevata tale da consentire una buona areazione del parquet.” (leggi il case history completo).

Rimbalzo di palla

Una pavimentazione sportiva deve inoltre garantire una perfetta tenuta di gioco. Per questo motivo risulta importante che la sua superficie sia uniforme e planare, in modo da eliminare il problema dell’imprevedibilità del rimbalzo della palla. In questo senso, l’applicazione di materiali resinosi o sintetici ha apportato alcuni cambiamenti nel mercato delle pavimentazioni, soprattutto in tempi molto recenti nel tennis.

“Le resine sintetiche - specifica l’azienda Casali - assicurano migliori rimbalzi della palla, oltre che comfort e velocità di gioco richiesti dal tennis moderno ad alte prestazioni” (leggi il case history completo). Infatti, come specifica Salvatore Marrone, amministratore unico di Sama, “grazie a nuovi supporti composti dal granulato del sottomanto si ottengono campi da tennis perfettamente planari, con uno spessore costante che assicura ottima stabilità di gioco e di rimbalzo della palla.” (approfondisci il prodotto). Senza contare che, come specifica l’azienda Mantoflex, “la terra rossa sintetica ha un peso specifico elevato, per cui non si frantuma e attenua fortemente lo spolvero anche in presenza di vento, oltre a mantenere perfetta planarità superficiale, evitando dislivelli di quota dannosi per il rimbalzo della palla.” (approfondisci il prodotto).

Assorbimento degli urti

Discorso a parte merita l’elasticità che, quando si parla di pavimentazioni per lo sport, rappresenta un fattore chiave, soprattutto quando si pensa ad attività come la pallavolo, il basket o il tennis, che impongono un carico notevole sulle articolazioni inferiori. Poter contare su una pavimentazione elastica, che faciliti salti, rimbalzi, scatti e cadute, è dunque fondamentale. Il materiale per eccellenza, in questo senso, è la gomma (utilizzata sia per la creazione di manti che di sottomanti), che assicura un ottimo assorbimento degli urti, una riduzione dei traumi a carico delle articolazioni e un minore rischio di ustioni in caso di caduta. Ma non solo.

Oggi esistono anche supporti in sintetico, piastrelle in PVC, fondi in polipropilene, manti creati da miscele di resine sintetiche e gomma (che potete approfondire nella rassegna sulle pavimentazioni sportive indoor pubblicata nel canale Sport & Fitness); tutti prodotti creati appositamente per garantire massimo comfort, assorbimento delle vibrazioni , riduzione dello stress e dell’affaticamento delle articolazioni.

“Grazie a trattamenti specifici e adattando il coefficiente di scivolamento al tipo di azione o movimento richiesto - specifica l’azienda Gerflor - si può assicurare una perfetta aderenza ai movimenti di giocata e una riduzione del 25% della temperatura generata, eliminando il rischio di ustioni da attrito.” (approfondisci il prodotto).

Semplicità di manutenzione

Dare per scontato che le pavimentazioni sportive non necessitino di alcun tipo di manutenzione può rivelarsi quanto meno controproducente. Come per qualsiasi altra tipologia di superficie, anch’essa richiede alcune accortezze, affinché mantenga le sue qualità a lungo nel tempo. Ovviamente, si tratta di consigli di carattere generale: ogni pavimentazione rappresenta un “mondo a parte”, essendo realizzata e posata con materiali anche molto differenti tra loro. Di fondamentale importanza: trattare la superficie con accuratezza e richiedere sempre le schede tecniche e di manutenzione direttamente al produttore, per poter contare su consigli mirati.

“In linea generale - ci racconta l’ufficio tecnico di Arcadia - le pavimentazioni necessitano di una prima manutenzione (eliminazione di tutti gli eventuali residui di collante e l’effettuazione di una pulizia a fondo con un detergente neutro e una monospazzola), di una manutenzione giornaliera (togliere la polvere utilizzando un aspirapolvere/aspira liquidi) e di una manutenzione periodica (effettuare la pulizia quando richiesto, utilizzando acqua con detergente neutro e una monospazzola con disco appropriato in base all’intensità dello sporco; rimuovere chewing gum utilizzando ghiaccio secco spray; rimuovere certi tipi di segni lasciati dalle scarpe)”. (approfondisci i consigli sulla manutenzione).

Per approfondire

Oltre a tutti gli approfondimenti citati nell'articolo, si consiglia la lettura della rassegna prodotti dedicata alle pavimentazioni per impianti sportivi indoor, che raccoglie le ultime novità proposte dalle aziende del settore, e dell'articolo/rassegna dedicato all'erba sintetica per campi da calcio, pubblicato canale Sport & Fitness.

Foto da Freeimages.com

 
 
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