Categoria: complementi, aziende e prodotti

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La plastica è un materiale costantemente oggetto di grandi dibattiti, soprattutto legati all’impatto ambientale. Da un lato, la plastica presenta indiscutibili pregi e vantaggi, che l’hanno portata alla diffusione attuale, dall’altro, il suo impatto sull’ambiente ha da tempo raggiunto e ampiamente superato i livelli di guardia, non solo a causa del suo processo di degradazione notoriamente lunghissimo, ma anche per via degli enormi quantitativi riversati senza minimo riguardo negli habitat naturali con gravissimi danni agli ecosistemi.

Nonostante non sia possibile riciclare ogni tipologia di materiale plastico, quando è possibile si può ricorrere a due tipi di riciclo:

1. riciclo meccanico, che consiste nella rilavorazione termica o meccanica portando la plastica dell’oggetto buttato a diventare il punto di partenza per nuovi prodotti;
2. riciclo chimico, che prevede il ritorno alla materia prima di base attraverso la trasformazione delle plastiche usate in monomeri di pari qualità di quelli vergini, da reimmettere nella produzione.

Al termine di queste lavorazioni vi è sempre una parte di materiale plastico non recuperabile, il cosiddetto “rifiuto”. Il rifiuto è dato da materiale erroneamente inserito nella raccolta della plastica o materiale plastico che non è stato scompattato. Il rifiuto sarà la base per il recupero energetico (sfruttando un termovalorizzatore).

In edilizia viene utilizzata molta della plastica prodotta ogni anno, circa un quinto del totale, mentre la quantità dei rifiuti plastici derivanti dal settore è inferiore, perché i componenti realizzati in plastica e usati nelle costruzioni possono avere una vita utile molto lunga rispetto a oggetti plastici usati in altri settori.

Rimane però il fatto che tutta la plastica inserita ad esempio in un edificio, un giorno andrà smaltita. Specie negli ultimi anni, quindi, anche in tale ambito si sta affermando il principio dell’utilizzo di plastiche riciclabili, in modo tale da favorire un processo virtuoso di economia circolare.

Va riportato un interessante esito di uno studio del MIT, secondo il quale l’aggiunta della plastica riciclata al calcestruzzo rende il prodotto finale più resistente ed ecologico: dopo un apposito trattamento, i ricercatori hanno provato ad aggiungere del PET a una miscela cementizia e questa si è rivelata essere più resistente del 20%.

Negli ultimi anni, anche il settore dell’arredo urbano sta riservando grande attenzione nei confronti della plastica riciclata. Sono numerosi, infatti, i progetti realizzati sfruttando la plastica riciclata: panchine e relativi accessori, tavoli, gruppi di sedute e set da picnic per aree verdi, fioriere, contenitori per rifiuti, dissuasori, recinzioni, schermi, ringhiere e barriere, giochi per bambini ecc.

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