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area benessere pavimentata da Rosa Gres
09.05.2013

Come allestire un'area benessere ad uso pubblico

Dall'analisi dello spazio a disposizione alla definizione di aree e percorsi: tutto quello che dovete sapere sull'allestimento di un'area benessere ad uso pubblico

Categorie: wellness news, progettare una spa,

di Sara Lisa Di Mario

Nella progettazione di una Spa ad uso pubblico è necessario tenere in considerazione molteplici fattori, oltre alle semplici preferenze funzionali ed estetiche.

La motivazione principale risiede nella necessità che essa sia gestita correttamente e proficuamente, due aspetti che non possono essere mai trascurati e che, anzi, devono essere presi in considerazione già in fase progettuale.

L'idea di fondo è evitare di farsi guidare solo dall'effetto scenico del progetto, lavorando in maniera precisa sul fronte della reale soddisfazione delle esigenze della potenziale clientela del centro.

Per questo motivo, il layout di un centro va eseguito quando si hanno chiari: gli obiettivi generali, il posizionamento commerciale dello stesso, il target, i servizi da fornire e il budget di spesa (si veda a questo proposito l'articolo Strumenti di marketing e comunicazione per centri benessere).

Può sembrare scontato, ma l'altro elemento da non sottovalutare è l'analisi attenta delle caratteristiche dello spazio a disposizione, in modo da distribuire le aree e i percorsi all'interno del centro benessere a seconda delle singole funzionalità, in modo che il centro non sia semplicemente bello, ma anche fruibile liberamente da clienti, operatori e manutentori in maniera fluida e pratica.

Come fare? Seguiteci step by step.

Primo passo:
definire le aree

Il primo step per la progettazione delle strutture è l’identificazione, li dimensionamento e il posizionamento delle singole aree del centro benessere: quelle dedicate alla cura e ai trattamenti, ma anche quelle dedicate alla manutenzione e alla pulizia, o gli spazi commerciali.

In questa fase del progetto è meglio mettere da parte l’aspetto creativo, perché la definizione razionale e coerente dei percorsi e dei flussi costituisce uno degli elementi più importanti, senza il quale qualsiasi sforzo di natura estetica risulta sprecato se non, addirittura, dannoso.

È dunque importante mettere in chiaro alcuni punti:

  1. esiste un flusso corretto dei “clienti” che, pur nell’incertezza della sua prevedibilità, va assecondato;
  2. il percorso degli operatori e manutentori del centro è altrettanto importante e deve garantire un servizio puntuale, percepibile come discreto però presente;
  3. la fluidità dei flussi deve essere massima, al fine di contribuire al benessere psico/fisico ed emotivo del cliente e degli operatori;
  4. le diverse aree costituiscono diverse unità di business: hanno costi di realizzazione molto diversi, diverse redditività ma anche differenti necessità “commerciali”;
  5. l’impiantistica e la manutenzione necessita di spazi tecnici assimilabili agli spazi operativi che devono essere calcolati e previsti fin dalla fase di pre-concept.
Secondo passo:
definire i percorsi

Altrettanto importante si rivela la disposizione dei percorsi destinati al benessere.

Per ottenere ottimi risultati non si può eludere la gerarchia dei percorsi - bagnato/asciutto - o la corretta sequenza spazio-temporale del trattamento benessere; per definire quest'ultima è essenziale conoscere le differenti fasi del benessere fisico, che corrisponde ancora alla strutturazione delle antiche terme romane: tepidarium, calidarium, frigidarium.

La conoscenza delle reazioni psico-fisiche del corpo, e le sue esigenze nel convivere con le alte temperature, contribuiscono inoltre a definire la gerarchia dei percorsi e dei relativi spazi, come ad esempio la necessità di diversi microclimi per godere a pieno di un bagno turco o di una sauna e dei loro ambienti complementari, sancendo la buona riuscita di un progetto.

Una buona climatizzazione e deumidificazione dell’aria (si veda a tal proposito l'articolo Spa ad uso pubblico: come garantire un comfort ambientale ineccepibile) rendono confortevole l’ambiente wellness e le aree circostanti: lo stesso comfort deve caratterizzare anche gli spogliatoi, le aree relax e persino i corridoi di passaggio.

Meglio evitare infine percorsi troppo lunghi e poco curati per raggiungere gli spogliatoi, la cui atmosfera deve trasmettere un senso di comfort e calore.

Terzo passo:
allestire lo spazio benessere

Lo spazio necessario per allestire un percorso benessere, che soddisfi le esigenze della clientela, varia in base al tipo di centro che si intende realizzare e alla tipologia di servizi che si vuole offrire. In linea generale, la dimensione minima consigliata, per l'allestimento di un percorso benessere con annesso spogliatoio, è di 100 mq.

Per quanto riguarda le dimensioni massime, potenzialmente non vi sono limiti. Tuttavia è sempre bene considerare che parte dello spazio è da destinare al locale tecnico e che, per ottenere il giusto profitto dalla Spa, vanno valutate anche le spese di gestione. Per questo, come superficie massima si considerano i 300 –350 mq.

Come esempio di allestimento, consideriamo un centro benessere di medie dimensioni, tra i 75 e i 200 mq, con incluso uno spazio fitness.

Una divisione sommaria degli spazi potrebbe essere così composta:

  • 30-50 mq circa dedicati alle attrezzature wellness, uno spazio fitness con qualche postazione cardio e isotonica e un’area di 10-20 mq per il corpo libero,
  • 20mq per l’area relax,
  • dai 15 ai 25 mq per ciascuno dei due spogliatoi maschile e femminile.

In generale, l'allestimento "minimo" consigliato per l'area wellness è di almeno una sauna e di un bagno turco, più una confortevole zona relax con due o più chaiselongue e una minipiscina idromassaggio, uno dei servizi generalmente più apprezzati, specie se ben accessoriata. Oppure, potete scegliere di installare una cabina compatta multifunzione, in grado di integrare sauna, doccia e bagno turco in un'unica cabina premontata, adattabile anche in poco spazio.
  

Attenzione!
Non sottovalutate la sicurezza

La progettazione di una Spa ad uso pubblico deve rispettare le normative in vigore riguardo al tema di igiene e sicurezza degli ambienti. Una corretta igiene è il presupposto fondamentale di sicurezza per la salute degli utenti, ma anche degli operatori del centro.

La pulizia deve essere massima in ogni momento della giornata, con ispezioni costanti in varie fasce orarie per assicurare un servizio sempre eccellente. Inoltre, ogni superficie a contatto con la pelle deve essere adeguatamente igienizzata.

Sicurezza significa anche prevenzione: impiantistica elettrica a norma, pulsanti di allarme in sauna e bagno turco, monitoraggio degli spazi d’acqua. Uno dei rischi più pericolosi per i clienti sono i pavimenti scivolosi, è bene prevedere già in fase di progetto l’utilizzo di appositi materiali antiscivolo, provvedendo comunque a mantenere asciutte e pulite le superfici.
     

Per approfondire

Questo articolo è tratto da Progetto Wellness, la rivista annuale contenente tanti spunti e consigli pratici sulla progettazione, l'allestimento e la manutenzione delle aree benessere ad uso pubblico e privato, oltre alla presentazione di centri benessere, termali e spa d'eccellenza, realizzati da architetti e aziende italiane.

 
 
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