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di Sara Lisa Di Mario

Da non confondersi con la vasca idromassaggio, la minipiscina idromassaggio, in qualche caso nota come SPA (Salus Per Aquam - salute per mezzo dell’acqua), è un prodotto di origine americana, che in Italia sta conoscendo una recente quanto rapida diffusione.

Si tratta sostanzialmente di una struttura portabile monoblocco che, a differenza della vasca idromassaggio, non necessita mai di essere svuotata. Le minipiscine sono infatti dotate di un sistema di filtrazione e trattamento che assicura una depurazione dell’acqua costante.

La minipiscina è anche dotata di un sistema di riscaldamento dell’acqua (mentre la vasca idromassaggio utilizza acqua calda, la minipiscina viene riempita di acqua fredda e riscaldata da un sistema di riscaldamento dedicato). Per questo, nei momenti di non utilizzo, è sempre consigliabile coprirla con un’apposita copertura che, bloccando l'evaporazione dell'acqua, contribuirà a mantenere la temperatura. Se posizionata all'estreno, la copertura proteggerà l'acqua della minipiscina anche da possibili fonti di inquinamento vegetale.

Altre differenze sono riscontrabili in termini di comfort della seduta e di dimensioni: una minipiscina idromassaggio nasce da uno studio accurato dell’ergonomia interna e della disposizione dei getti, ed è di dimensioni maggiori rispetto a una tradizionale vasca da bagno, oltre a poter contare su un numero superiore di sedute con funzioni di massaggio differenti per ogni postazione. Tutto questo nell'intento di favorirne l'utilizzo conviviale.

Le minipiscine idromassaggio possono essere autoportanti o da incasso. Nel primo caso, possono agevolmente essere posizionate su una qualunque superficie piana (dopo opportuni controlli di sovraccarico strutturale) senza particolari opere murarie e permettendo anche un agevole spostamento. Nel caso della versione da incasso, sono da prevedere opere edili per l'inserimento della struttura nel giardino o a pavimento. In entrambi i casi, per il loro funzionamento necessitano solo di un collegamento alla rete elettrica, mentre non vi è alcun bisogno di collegamenti al circuito idraulico esterno, in quanto esso è già integrato nella struttura.

2. La scocca. Con questo termine si intende la struttura stessa della vasca, che può essere realizzata in materiale termoplastico e rifinita con pennellature in legno. Nella versione da incasso, la scocca è interrata in un vano appositamente preposto (nel giardino o a pavimento).
4. La vasca. Predisposta con le sedute, è generalmente realizzata in acrilico e vetroresina, un materiale resistente ai raggi UV che assicura durata nel tempo, massima igiene e resistenza alla formazione di muffe o batteri. Lo stampo della vasca, in genere, è realizzato in un unico blocco.
6. Il rivestimento esterno. Presente solo nelle minipiscine autoportanti, è realizzato in materiali in grado di resistere agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura; questa tipologia di minipiscina, infatti, è quasi sempre posizionata all’aperto, con numerose possibilità di finiture estetiche, che potranno garantire un adeguato inserimento nel contesto ambientale prescelto.
8. L’impianto idraulico. Esso risiede tra la scocca e la struttura esterna ed è dotato di pompe e collegamenti ai jets idromassaggio. In questo "spazio" è inserito anche il sistema di riscaldamento e l'impianto di ricircolo e trattamento dell’acqua.
10. Il bordo superiore della vasca. Il bordo superiore accoglie uno skimmer o una griglia, che “raccoglie” l’acqua di superficie per convogliarla nel filtro di depurazione, trattarla e re-immetterla in vasca. Anch'esso può essere rivestito in molteplici materiali.

            
Questo articolo è tratto da Progetto Wellness, la rivista annuale dedicata alla realizzazione e gestione delle aree benessere. Per maggiori informazioni: Progetto Wellness

Minipiscine in rassegna Di seguito, una rassegna prodotti che illustra le possibilità offerte dal mercato in materia di minipiscine: alcuni esempi di integrazione in disparati contesti, dettagli tecnici, accessori e tante tante idee, tutte pensate per l'inserimento di minipiscine idromassaggio in centri benessere, spa, hotel, ma anche in centri fitness e sportivi che vogliano offrire un angolo di relax ai propri frequentatori.

Alcuni esempi di minipiscine incassate e autoportanti, inserite in molteplici contesti diversi:

Minipiscina autoportante circondata da un solarium in legno. Prodotta da Castiglione Relax

Minipiscina da incasso realizzata per un centro benessere da Hofer Group

Minipiscina idromassaggio autoportante da esterno, collocata su una terrazza. Prodotta da Hot Spring

Minipiscina idromassaggio autoportante integralmente rivistita in pietra. Installata da SCP Italy

Minipiscina idromassaggio autoportante, modello Project. Prodotta da Grandform

Di seguito, alcuni dettagli tecnici, per illustrare al meglio le singole componenti delle minipiscine idromassaggio:

Getti idromassaggio e poggiatesta. Minipiscina idromassaggio di SCP Italy

Bordo esterno che funge da poggia-oggetti. Minipiscina idromassaggio di Softub

Vano che nasconde gli impianti tecnici (filtrazione, trattamento, riscaldamento) e diventa pratico porta-oggetti. Minipiscina idromassaggio di Teuco

Rivestimenti orignali? Tutto è possibile, grazie alle soluzioni proposte dalla portoghese Portcril

Di seguito, alcune soluzioni per coprire la minipiscina idromassaggio, proteggerla dagli agenti esterni e mantenere la temperatura dell'acqua.

Copertura originalissima, che riproduce elementi floreali. Moltissimi i decori disponibili. Copertura di Piscine Solaris

Copertura telescopica Voroka, distrubita in Italia da Euraqua

Copertura telescopica di forma tondeggiante. Prodotta da Aquanova