Progettare una spa

gocce d'acqua su un vetro
25.10.2012

Spa ad uso pubblico: come garantire un comfort ambientale ineccepibile

Alcuni consigli su come garantire un comfort ambientale ineccepibile all'interno di un centro benessere ad uso pubblico

Questo articolo è inserito in news wellness, progettare una spa

di Sara Lisa Di Mario

La presenza di acqua e calore in una spa ad uso pubblico può comportare la formazione di umidità e condensa, che sono sicuramente i problemi più seri che ci si trova ad affrontare in luoghi che accolgono piscine, bagni di vapore, saune, minipiscine idromassaggio.

Strutture di questo tipo richiedono la creazione di un comfort ambientale ineccepibile, che risulti non solo accogliente per i propri ospiti, ma soprattutto sano, così da invogliarli a ritornare ancora nella vostra struttura.

A questo fine, gli elementi da considerare sono essenzialmente tre:

  • il mantenimento di una temperatura ideale,
  • un corretto tasso di umidità,
  • una ottimale circolazione e ricambio dell’aria.

Partiamo da una premessa: il comfort dell’ospite prevede che la temperatura ambientale si aggiri intorno ai 27°C, con un’umidità pari al 70%. Per ottenere queste condizioni non è sufficiente il solo riscaldamento dell’aria, ma anche un accurato controllo dell’umidità relativa.

Nel cercare di ottenere un’aria sufficientemente calda e umida si corre infatti il rischio di imbattersi in un problema molto comune e molto sentito, quello della condensa. Considerato che il punto di rugiada – così viene tecnicamente chiamato il limite in coincidenza del quale il vapore acqueo si aggrega in gocce – si trova a 21,1°C, è evidente che la formazione di umidità latente risulta pressoché inevitabile.

Se non si affronta con adeguati accorgimenti questo problema, si può andare incontro ad alcuni inconvenienti, quali pareti umide sulle quali possono formarsi muffe, anche in superficie, e corrosione di parti metalliche.

Per evitare questi problemi, sarà innanzituttto indispensabile scegliere con grande attenzione il tipo di isolante più idoneo, che risulti il più possibile impermeabile alla diffusione del vapore acqueo, e calcolarne con precisione lo spessore, discorso che vale anche per soddisfare i principi basilari del risparmio energetico.

In questo ambito, tra i prodotti in grado di offrire le migliori garanzie, vanno sicuramente citati quelli derivati dalla lavorazione del vetro cellulare. Il vetro, in qualunque accezione lo si consideri, risulta sempre perfettamente impermeabile, non solo all’acqua ma anche al vapore acqueo. Le sue cellule chiuse sono infatti assolutamente impenetrabili tanto in superficie quanto all’interno e la sua temperatura si trova sempre al di sopra del punto di rugiada, impedendo la formazione di qualsiasi fenomeno di condensa.

Se all'interno della spa viene collocata una piscina, si tenga presente che nelle piscine aperte al pubblico, il rinnovo dell’aria è obbligatorio e deve essere almeno di 22 mc/h per persona. Inoltre, occorrerà quindi verificare con il progettista e il costruttore del fabbricato che i materiali utilizzati siano compatibili con l’ambiente molto umido creato dalla presenza della piscina e che le pareti siano sufficientemente isolate e stagne per evitare tutti i rischi di condensa nel locale.

Per ambienti contraddistinti da un certo grado di umidità, come quelli di cui stiamo trattando, è infine indispensabile dotarsi di un apparecchio deumidificatore, che ha lo scopo di mantenere un tasso si umidità di confort ideale (tra il 60/70%), senza alterare le condizioni termiche  esistenti, ma solo assorbendo ed eliminando la quantità di umidità in eccesso.

Il mercato mette a disposizione una vasta gamma di apparecchi di deumidificazione, in grado di trattare ambienti contraddistinti da un certo grado di umidità; per scegliere la tipologia di apparecchio più adatto alle proprie esigenze, sarebbe sempre meglio farsi consigliare da personale esperto, poiché i parametri da prendere in considerazione sono tanti (le dimensioni della Spa, la quantità d’acqua ospitata e soprattutto la destinazione di utilizzo e le normative vigenti in materia).

Sia chiaro: il deumidificatore non è da utilizzare come "ripiego". In nessun caso, potrà impedire fenomeni di condensa legati alle caratteristiche inadatte dei materiali utilizzati per la costruzione del locale ed in particolare del loro scarso isolamento.

Per approfondire

Si consiglia la lettura del capitolo 3 di Progetto Wellness, la rivista annuale dedicata alla realizzazione delle aree benessere, e della rassegna prodotti dedicata ai sistemi per il trattamento dell'area negli ambienti piscina e spa pubblicata su Sportindustry.com.

foto da sxc.hu

 
 
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