Gestione impianti sportivi

scarpa, campo e porta da calcio
12.02.2013

Milano Sport: gestire e amministrare gli impianti sportivi senza perdere risorse

Pierfrancesco Barletta, Presidente Milano Sport, racconta i nuovi progetti e gli investimenti per migliorare la fruibilità degli impianti sportivi della città

Categorie: sport, news sport, impianti sportivi, gestione impianti sportivi, finanziamenti e bandi,

di Alice Spiga

"La volontà è riqualificare gli impianti sportivi affinché possano certamente ospitare grandi eventi, ma anche servire alla collettività. Meglio che costruire una cattedrale nel deserto destinata a morire perché insostenibile da gestire".

Questo, in estrema sintesi, il pensiero espresso da Pierfrancesco Barletta, Presidente Milano Sport, in occasione del Convegno dal titolo “SOS Impianti Sportivi”, organizzato da Sport Movies & TV a metà dicembre.

Milano Sport gestisce, in territorio milanese, 27 impianti sportivi tra piscine e impianti polivalenti. Come è noto, il nuovo Presidente si è trovato a dover affrontare una situazione che vedeva la società di gestione in grave deficit finanziario, tale da trasformarla in un vero e proprio peso per le casse comunali e per la collettività.

Tra gli obiettivi emersi durante l'incontro, Barletta ha infatti posto in primo piano il tentativo di rendere più efficiente la gestione di questi impianti, accanto a un miglioramento e un ampliamento dei servizi offerti a tutti i cittadini.

Di seguito, l'intervento di Pierfrancesco Barletta, Presidente Milano Sport.

"Tre sono gli obiettivi che ci siamo prefissati:

Migliorare e ampliare l’offerta ai cittadini

L’obiettivo di Milano Sport non è quello di organizzare grandi eventi sul territorio, ma di migliorare i servizi per tutti i cittadini che vogliano praticare sport, non necessariamente a livello agonistico. Ad esempio, avevamo verificato che, in alcuni orari, alcuni impianti sportivi erano anche troppo frequentati, mentre in altri orari erano pressoché vuoti. Abbiamo dunque ampliato le fasce orarie in cui poter praticare sport, così da permettere una maggiore affluenza alle strutture e far sì che l’offerta fosse saturata.

Programmare un piano di investimenti

Per quanto riguarda gli investimenti, abbiamo deciso di concentrarci su tre grandi strutture:

  • il XXV Aprile. È stata ottenuta l’omologazione della pista, che ora è adeguata ad ospitare gare ufficiali, mentre l’investimento, già approvato, prevede anche il rifacimento degli spogliatoi, la piscina al coperto, l’allargamento delle tribune; il tutto pensato per garantire la possibilità di ospitare anche eventi a carattere agonistico;
  • il Palalido. Si tratta di un progetto che procede a rilento, per tutta una serie di problemi riscontrati in corso d’opera, come il ritrovamento di amianto, che ha rallentato per ben due volte i lavori. Quello che possiamo garantire è che tutte le nostre forze sono impegnate affinché l’Armani possa tornarvi a giocare la prossima stagione;
  • il Vigorelli. In questo caso sono state stanziate risorse pari a 15 milioni di euro e sono stati coinvolti giovani progettisti per poter ripensare la struttura in veste di impianto polivalente, aperto a tutta la cittadinanza.

La volontà è, in definitiva, riqualificare gli impianti affinché possano certamente ospitare grandi eventi sportivi, ma anche servire alla collettività. Meglio che costruire una cattedrale nel deserto destinata a morire perché insostenibile da gestire.

Rendere più efficiente la gestione

Considerato quanto la gestione di questi impianti sia costata alla collettività in questi anni, questo risulta essere l'obiettivo più importante, ma anche quello più difficile da perseguire, perché richiede di coniugare la qualità dei servizi offerti con l’efficienza economica e finanziaria di una società che è sempre stata in perdita.

Il piano industriale che abbiamo presentato all’amministrazione comunale prevede l’avvicinamento al pareggio di bilancio nel 2014, che non è un vero e proprio pareggio di bilancio perché non passa attraverso gli aumenti tariffari, ma attraverso altri tipi di intervento.

Ad ogni modo, già quest’anno, con il bilancio che andremo ad approvare nei prossimi mesi sull’esercizio 2012, diminuiremo il contributo del Comune di circa 2 milioni e mezzo.

È un passo importante per trasmettere un messaggio ancora più importante, ovvero che è possibile amministrare e gestire degli impianti sportivi senza necessariamente perdere delle risorse.

È altresì importante allontanarsi dalla cultura, sostanzialmente assistenzialista, che ha contraddistinto la realizzazione di impianti sportivi negli anni passati in Italia.

Si è infatti sempre pensato alla candidatura al grande evento come modo per avere risorse pubbliche da investire, senza però inserire questi progetti all’interno di processi di cambiamento complessivo e/o all’interno del tessuto non solo sportivo del territorio.

Quello che vorremmo perseguire è dunque l’efficienza economica degli interventi, partendo da quello che la città di Milano possiede già.

Oggi, ad esempio, la trasformazione della piscina Saimi in un centro di preparazione atletica completo richiederebbe interventi impossibili da sostenere dal punto di vista economico e finanziario. Meglio dedicarci, finché le risorse scarseggiano, a interventi mirati sul tessuto impiantistico esistente".

Per approfondire

Questa intervista è parte integrante di un articolo dedicato alla situazione degli impianti sportivi del Comune di Milano, pubblicato nel numero 11, gennaio-marzo 2013, di Sport Industry Magazine. Richiedi la tua copia gratuita registrandoti al Portale www.sportindustry.com.

foto da Stockfreeimages.com

 
 
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