A cura della redazione di Sport Industry
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Almeno 150 minuti di attività fisica per gli adulti la settimana, e almeno 60 minuti al giorno per ragazzi e bambini. E questo il lasso di tempo che ciascuno di noi dovrebbe dedicare allo sport secondo lOrganizzazione Mondiale della Sanità, che negli scorsi giorni ha emanato le nuove Linee guida per lattività fisica 2016-2020. Lo sport, spiega UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata nellassistenza sanitaria, è importante per rimanere in salute, ma forse non tutti si rendono conto di quanto lattività fisica sia potente come mezzo per prevenire o addirittura curare molte malattie.
Lultimo studio condotto dallIstat, intitolato La pratica sportiva in Italia, tuttavia, evidenzia come la percentuale di chi pratica sport con continuità sia in costante crescita dal 2013. Una persona su quattro, insomma, si dichiara uno sportivo. E i dati raccolti dallOsservatorio Sanità UniSalute, attraverso unindagine condotta su tutto il territorio nazionale, fanno ben sperare. Secondo linchiesta, infatti, il 22% degli intervistati fa regolarmente attività fisica più volte a settimana, il 16% una volta a settimana, il 45% saltuariamente e solo il 18% ha dichiarato di non muoversi affatto. La fascia di età più pigra risulta quella compresa tra i 35 e i 44 anni, mentre gli italiani tra i 30 e i 34 anni sono i più attivi.
La salute è senzaltro la motivazione principale che induce gli italiani a praticare sport (29%). Tuttavia, spiegano gli esperti, cè un altro fattore a incoraggiare lattività fisica: muoversi, infatti, fa sentire meglio, e il 26% degli italiani, poi, fa sport per tenersi in forma. Ma anche perdere peso motiva: per l11% degli intervistati è questa la ragione principale a indurli ad allenarsi.
UniSalute ha chiesto poi agli italiani in quali sport preferiscono cimentarsi: prima fra tutte la passeggiata (55%), che raggiunge il 64% tra gli over 65. Il 25% preferisce fare esercizi in casa, mentre il 19% pratica la corsa. In realtà, spiega la compagnia, gli italiani che decidono di iniziare a correre sono sempre di più, visto che nel nostro Paese sono quasi 40mila le persone che nel 2016 hanno concluso almeno una maratona. Gli italiani, spiega UniSalute, hanno probabilmente preso coscienza del fatto che correre non solo aiuta a tenere sotto controllo il peso e gli zuccheri nel sangue, ma migliora lo stato della circolazione sanguigna e dà una mano anche allumore. Per questo la compagnia ha deciso di affiancare per il secondo anno consecutivo in qualità di main sponsor la Run Tune Up, la mezza maratona che si disputa da 17 anni per le vie del centro di Bologna.
E importante però - sottolineano ancora da UniSalute, che gli abitanti del Bel Paese capiscano limportanza di non improvvisarsi atleti: dallindagine risulta infatti che il 71%, invece di affidarsi a qualche esperto per praticare in modo corretto attività fisica, preferisce fare da solo, l11% si affida a un personal trainer e solo il 7% si mette nelle mani di un preparatore atletico.
Praticare regolarmente unattività fisica è una delle abitudini migliori in grado di garantire il benessere fisico commenta Fiammetta Fabris, direttore generale di UniSalute . La mancanza di movimento è uno dei principali fattori di rischio per la salute, senza contare laspetto economico: linattività non solo ha un pesante impatto negativo in forma di costi diretti per il sistema sanitario, ma ha anche un elevato costo indiretto in termini di aumento dei congedi per malattia o delle inabilità al lavoro. Crediamo fortemente che la salute passi attraverso un corretto stile di vita, e che questo sia fondamentale per vivere non solo più a lungo ma anche per mantenere un corpo sano. Per questo abbiamo sponsorizzato per il secondo anno UniSalute Run Tune Up e abbiamo organizzato una conferenza lo scorso 9 settembre a Bologna dal titolo Diversamente giovani: come vivere fino a 120 anni: speriamo di aver dato unoccasione per confrontarsi sul tema attraverso lesperienza di noti sportivi e il contributo scientifico di medici e accademici.