Ricerche e studi scientifici

gambe di corsa
12.08.2013

In quanti praticano attività fisica in Italia?

Una ricerca mette in evidenza la bassa percentuale di praticanti in Italia

Categorie: sport e fitness, sport e fitness news, i numeri della pratica sportiva, ricerche e studi scientifici,

a cura della redazione di Sport Industry

In Italia solo il 33% risulta fisicamente attivo, i sedentari sono il 31%, mentre i soggetti parzialmente attivi sono il 36%. Questi, in estrema sintesi, i dati raccolti durante il quadriennio 2009-2012 dal sistema di sorveglianza Passi su un campione di adulti di età compresa tra i 18 e i 69 anni.

Nello specifico, le persone risultate fisicamente attive effettuano o un lavoro pesante o 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana, oppure un’attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni su sette.

Il 36% del campione, che risulta invece parzialmente attivo, dedica parte del suo tempo libero all’attività fisica, senza raggiungere però i livelli raccomandati dagli specialisti. Il restante 31% degli intervistati, infine, rappresenta quella parte della popolazione comunemente definita “sedentaria”, che non svolge alcuna attività.

La maggior parte dei sedentari è rappresentata da individui di età compresa tra i 50 e i 69 anni, principalmente donne, persone in difficoltà economica, soggetti con cittadinanza straniera e coloro che hanno un titolo di studio basso o del tutto assente.

Un dato interessante è rappresentato dal fatto che, in alcuni casi, la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata da una persona non corrisponde a quella reale. Questo comporta che soggetti parzialmente attivi o sedentari pensano di svolgere, erroneamente, un livello di attività fisica adeguato e sufficiente.

Un altro dato rilevante è che l’attenzione degli operatori sanitari al problema della sedentarietà non è abbastanza viva: solo il 31% degli intervistati, infatti, ha affermato che un operatore sanitario si è interessato all’attività fisica da lui svolta o ha consigliato di impegnarsi a svolgerne una regolarmente.

Il personale medico e paramedico dovrebbe invece cercare di sensibilizzare il più possibile la popolazione, spronandola a mantenersi attiva, poiché la sedentarietà è un problema che deve essere contrastato: essa è la causa principale di malattie cardio-vascolari e altre patologie più o meno gravi, andando a incidere pesantemente sui costi della sanità.

Visto da vicino

Il sistema di sorveglianza Passi nasce in gennaio 2007 con l'intento di condurre un monitoraggio completo dello stato di salute della popolazione adulta italiana, procedendo con la rilevazione sistematica e continua di abitudini, stili di vita e dei programmi di intervento sviluppati dal nostro Paese per contrastare i comportamenti a rischio.

Per approfondire

Nel caso foste interessati a conoscere in modo più approfondito quanto è emerso dall’analisi dell’attività fisica italiana, vi consigliamo di consultare i dati pubblicati sul portale di Epicentro.

Foto da Freeimages.com

 
 
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