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Intervista Laghetto
11.10.2017

Il futuro di Piscine Laghetto

Sport Industry Directory pubblica l'intervista a Luigi Spedini, amministratore delegato di Piscine Laghetto, recentemente acquisita dal gruppo Fluidra, tratta da Piscine Oggi numero 179.

A cura della redazione di Sport Industry

Categorie: piscine, piscine news,

All'inizio dell'estate, il gruppo Fluidra ha acquisito il 90% delle azioni di Agrisilos, azienda proprietaria del marchio Piscine Laghetto, con la quale il gruppo spagnolo ha collaborato per un anno. Vista la portata di questa operazione, abbiamo posto alcune domande a Luigi Spedini, amministratore delegato dell'azienda italiana, cercando di capire quali conseguenze e sviluppi nasceranno da questo importante passo.

Cosa implica questa acquisizione per Piscine Laghetto e per Fluidra?

Partiamo spiegando la differenza tra Fluidra e Piscine Laghetto: la prima è una grossa azienda multinazionale con un catalogo di tipo B2B, ovvero crea elementi che saranno le componenti di altri prodotti. Piscine Laghetto, invece, ha come focus il customer, realizza quindi prodotti finiti, definibili B2C. Fluidra, nell'acquisizione di Piscine Laghetto, ha voluto, tra virgolette, imparare proprio a fare questo, acquisendo la capacità di dialogare con il cliente finale. Dal suo canto, Piscine Laghetto potrà contare sulla forte presenza europea di Fluidra, aumentando così il proprio fatturato, di cui si stima un raddoppio nell'arco di due anni.

                     

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Quali sono gli obiettivi e/o i progetti per il futuro?

Grazie a questa acquisizione avremo la possibilità di aumentare la gamma dei prodotti, investendo maggiormente nel loro sviluppo, e di continuare ad aprirci a nuovi mercati. Si tratta di operazioni che hanno costi rilevanti non solo in termini di ricerca e sviluppo, ma anche di immagine e diffusione. Con questo nuovo partner avremo a disposizione maggiori risorse, di conseguenza le linee innovative di Piscine Laghetto potranno essere realizzate e terminate molto prima. Già alla fine di quest'anno, ad esempio, abbiamo in mente di lanciare sul mercato la linea dedicata alla piscina d'arredo. Per quanto riguarda il wellness, lo svilupperemo uscendo dagli schemi: intendiamo portare delle novità anche in questo comparto e vogliamo farlo attraverso un'interpretazione più contemporanea dell'uso del wellness stesso.

In seguito all'acquisizione, il 10% dei titoli è rimasto nelle sue mani. Cosa ci può dire a riguardo?

Il mio incarico è quello di amministratore delegato presso Piscine Laghetto e ho una share del 10%, già prevenduta alla scadenza del terzo anno. Alla scadenza non cambierà niente: quanto dico riguarda non tanto la proprietà delle azioni, quanto piuttosto il fatto che Piscine Laghetto continuerà ad avere la stessa anima e lo stesso brand, una continuità che sarà garantita dai miei ottimi collaboratori.

Mi sono sentito dire da molti “Un altro pezzo dell'Italia se ne va”. Dal punto di vista della proprietà, come detto prima, è vero, ma questa operazione è stata fatta per garantire a tutti i dipendenti (molti dei quali lavorano con noi da oltre 35 anni) un impiego futuro sicuro. Le nuove risorse disponibili permetteranno, a me, di mandare avanti i progetti e, ai miei dipendenti, di avere più lavoro, senza contare che questo porterà anche a nuove assunzioni. Tutto resta in Italia: dipendenti, unità operative, fornitori, si tratta dell'unico modo per garantire l'italianità del prodotto. La qualità è negli uomini, quindi è difficile esportarla. Senza di noi Piscine Laghetto non è più Piscine Laghetto, un aspetto fondamentale di cui Fluidra stessa è consapevole.

 
 
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