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10.01.2011

Sulla cresta dell’onda

E se ci fossero piscine capaci di generare onde artificiali abbastanza alte per poter “surfare” in piena libertà e in qualsiasi momento della giornata? Sono le Wave Pools o Surf Pools, un’idea (Webber Wave Pools) che era già stato presa in considerazione, poi abbandonata per mancanza di investitori, e che è stata rispolverata in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012. Il progetto promosso da Kelly Slater, denominato Kelly Slater Artificial Wave Company Project, è un’ottima alternativa all’esperienza naturale, di gran lunga più eccitante per i surfisti, ma che comunque non garantisce la durata dell’attività sportiva, e prevede la costruzione di una vasca della larghezza di 165 metri.

Intervistato da Surfing Magazine, Slater ha detto: “In un surf trip alle Mentawai in un'ora di surf riesci a prendere 6 o 7 onde. In un’ora quindi puoi surfare al massimo un minuto (considerando ottimisticamente 10 secondi per ogni surfata). In un giorno quindi cinque minuti di surf, o circa 50 minuti di surf in 10 giorni di boat trip. Potendo farlo, quindi, chi non andrebbe a surfare vicino a casa per un'ora al giorno per cinque minuti di buone onde, ogni volta che si vuole?”.

Una piscina adeguatamente dotata di onde artificiali potrebbe essere la svolta per questa disciplina, candidata in questo modo a diventare una specialità olimpica. Alcuni prodotti e tecnologie per la creazione di onde artificiali saranno presentati all’Expo di ForumPiscine , a Bologna dal 24 al 26 febbraio 2011.

Foto: Piscina Flow Rider del centro Eldorado, Alessandria

 
 
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