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a cura della redazione di Sport Industry
«L’inattività fisica è divenuta tra i principali fattori di rischio per la salute: in Europa l’inattività è ritenuta responsabile ogni anno di un milione di decessi (il 10% circa del totale) e di 8,3 milioni di anni persi al netto della disabilità (fonte Disability-adjusted life years, DALY).
Si stima che all’inattività fisica siano imputabili il 5% delle affezioni coronariche, il 7% dei diabeti di tipo 2, il 9% dei tumori al seno e il 10% dei tumori del colon. Inoltre, molti paesi della regione hanno visto le percentuali relative al numero di persone sovrappeso e obese aumentare negli ultimi decenni.
I dati sono allarmanti: in 46 paesi (l’87% della Regione), oltre la metà degli adulti sono sovrappeso od obesi, ed in diversi casi si arriva a sfiorare il 70% della popolazione adulta».
Questi i dati diramati dall'OMS Europa questa mattina in occasione del Convegno “Per una salute da costruire insieme” organizzato a Roma da Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti.
Il convegno è stata l’occasione per presentare l’edizione italiana della “Strategia per l’attività fisica OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità 2016-2020” per l’Europa, la cui edizione e traduzione è stata curata, su concessione, dalla Uisp stessa.
Dal convegno è emersa la necessità di politiche pubbliche integrate per salute, urbanistica, ambiente e sport, solo in questo modo può cambiare il volto delle città e lo stile di vita delle persone.
Lo hanno chiesto Regioni, Comuni, Asl e terzo settore: «Promuovere la buona salute per tutti e per tutte le fasce di età attraverso la cultura del movimento, secondo le abilità di ciascuno, coniugando attività fisica, educazione, ambiente, benessere e diritti di cittadinanza».
Nel documento OMS vengono presentati alcuni ambiti prioritari, obiettivi e strumenti di intervento, ad esempio:
Guarda il video-commento del ministro Beatrice Lorenzin, intervenuta nel corso del Convegno.