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07.04.2015

Pavimentazioni in pietra per piscine

Vantaggi, caratteristiche e tipologie di pavimenti in pietra per piscine

Categorie: piscine, news piscine, costruzione piscine,

a cura di Sara Lisa di Mario

Come abbiamo avuto modo di preannunciarvi, continuiamo il nostro ciclo di approfondimenti sulle pavimentazioni per piscine private e ad uso commerciale.

In questo secondo articolo ci dedichiamo in particolare a un materiale specifico: la pietra. Soluzione naturale per eccellenza, la pietra si presenta in molteplici tipologie, con finiture, forme e colorazioni anche molto diverse tra loro.

La scelta di questo materiale è spesso legata al luogo in cui viene inserita la piscina. Nella maggior parte dei casi si tratta di materiale reperito in loco, che i progettisti hano saputo sfruttare per pavimentazioni e camminamenti, in altri casi risulta determinante la vicinanza di ricche cave, in altre ancora la scelta della pietra è dettata dalla necessità di rispettare i vincoli paesaggistici che impongono l'utilizzo di materiali naturali locali.

La pietra è spesso scelta anche come materiale per il rivestimento all'interno della piscina, così da dare un piacevole effetto di uniformità e continuità.

Piscina integralmente rivestita in pietra realizzata da Piscine Verbano ( leggi la scheda dedicata )

Molteplici sono i vantaggi di questo materiale, che sintetizziamo in 4 punti principali:

  1. Alcune tipologie hanno un tasso di assorbimento dell’acqua minimo, rendendo la superficie del tutto antiscivolo.
  2. Idonee anche per interno vasca, bordi piscina e solarium, creando una piacevole continuità stilistica.
  3. Possibilità di reperimento in loco, per un inserimento naturale nell’ambiente.
  4. Risultato estetico molto naturale e unico, grazie alle venature tipiche di questo materiale.
      
Alcune tipologie di pietra naturale

Piscina di un agriturismo che ha scelto la pietra come materiale di pavimentazione e per il rivestimento della vasca. (Progetto di Arch. Lamberto Caponi)

Sono veramente tantissime le tipologie di pietra impiegabili come pavimentazione per piscina. Di seguito vi proponiamo un elenco sintetico, che potete approfondire nel dettaglio leggendo l'ebook La piscina e il giardino .

  • Ghiaia colorata, sia rotonda da fiume sia da spacco; quest’ultima è ricavata dalla macinazione delle più svariate pietre. Ideale per una pavimentazione sobria e poco impegnativa, bisogna tuttavia osservare la giusta tecnica di posa per evitare uno spiacevole e scricchiolante “pantano” in cui si affonda ad ogni passo.
      
  • Arenaria indiana. Colore solare, forme e spessori a scelta e prezzo contenuto; disponibile in formato "mosaico" (spessore di 1,5 – 2 cm) e in lastre grosse, sia quadrate sia rettangolari, con uno spessore di 4 – 5 cm.
       
  • Ciottoli del Ticino. Disponibili in assortimento già calibrato (diviso per granulometrie), possono servire anche per aiuole a secco, giardini e fondo laghi o biopiscine, oltre a pavimenti acciottolati. Resta l’imbarazzo della scelta tra un’infinità di colori che dal bianco candido dei ciottoli di marmo va fino al nero carbone, passando per tutte le sfumature dell’arcobaleno.
        
  • Queimada brasiliana, pietra del colore caldo intonato al paese d’origine. Di superficie irregolare, disponibile generalmente in grosse lastre, per esempio 80 x 80 cm e quindi adatto alla posa a secco, questo bellissimo materiale purtroppo non è perfettamente antigelivo: al freddo tende a sfaldarsi leggermente.
        
  • Blocchi di granito di recupero. Le misure, i colori e le forme sono variabili, gli spigoli smussati. Con spessori che variano da ca. 18 – 28 cm, il materiale si impiega in modo perfetto per la formazione di gradini, gradoni, scale, bordi, piccoli muretti e anche – ed è in effetti il loro impiego originario – per pavimentazioni.
      
  • Lastre di pietra di Luserna antiche, un materiale sobrio e pregiato, in misure piccole e più sottili (che richiedono la posa con cemento) fino a quelle più grandi - arrivano anche a 120 x 90 cm, che possono essere posate a secco.
       
  • Porfido. La vasta scelta è tra mosaico, lastre regolari e materiale a correre rende questo materiale estremamente duttile e in grado di prestarsi a disegni particolari, specie in combinazione con cubetti di misura e colore diversi.
     
  • Lastre di quarzite brasiliana. La tonalità calda del sole, bellissime sfumature e alta resistenza alle intemperie lo rendono un materiale particolarmente interessante per pavimentazioni compatte attorno alla piscina, per terrazze e camminamenti. Misure fino a 100x100 cm.
       
  • Pietra di Pianello. Una delle principali pietre naturali da pavimentazione e da rivestimento, con applicazioni pressoché infinite. Resistente al gelo e al disgelo, di agevole ed economica manutenzione, la pietra di Pianello si presta ottimamente alla pavimentazione di una piscina all’aperto.
       
  • Pietra Serena. È una varietà di arenaria, di un colore grigio/azzurro-grigio/verde, formata in gran parte da elementi quarzosi e feldspatici con cemento calcareo che si presenta separato in banchi da strati di scisto. Facile lavorabilità e grande resistenza al gelo e all’umidità.
      
  • Ardesia. È uno scisto argilloso di colorazione grigio cupo separabile in lastre sottili che presentano una lucentezza metallica. È impermeabile, resistente e trova largo uso come materiale di copertura.
       
  • Travertino. Tipica del centro–sud Italia, si distingue per un colore chiaro con lievi sfumature e inclusioni di parcelle strutturanti che lo rendono di aspetto “vissuto”. Ideale in climi miti perché non sempre resiste bene al gelo.
       
  • Pietra di Trani. Questo materiale ha un caldo colore tra il brunato e il crema, e si può avere sia al naturale che in versione anticata, anche nei formati già predisposti per la posa romana.
      
  • Porfido. Dal colore variabile - grigio chiaro, bruno rossastro, bruno nerastro, nero - può essere usato anche in cubetti. Ha notevoli capacità di resistenza all’abrasione e all’azione degli agenti atmosferici. Perfettamente antigeliva.
      
La pietra naturale ricostruita

La pietra ricostruita è un materiale che riproduce, grazie a specifici procedimenti, le sfumature, le caratteristiche, l’aspetto materico delle piastrelle in pietra naturale. Si tratta di elementi con base di roccia calcarea (circa il 70% è in pietra naturale) e la parte restante a base di legante cementizio.

Pavimentazione in pietra ricostruita modello Autentika di Micheletto ( leggi la scheda dedicata ) 

Il risultato è quello di piastrelle con ottime caratteristiche di resistenza, robustezza e doti estetiche, disponibili in varianti di colore pressoché infinite. Da qualche tempo la preferenza assoluta è per le tonalità chiare, sia perché sono quelle che meno assorbono il calore sia perché il cliente vede in esse un richiamo alla sabbia e ai materiali naturali.

Pavimentazione e griglia in pietra ricostruita di Carobbio

  
Nella foto in apertura di articolo, l'utilizzo della pietra è stata quasi una scelta "obbligata". Durante lo scavo è stato infatti rinvenuto un affioramento di roccia compatta (una vecchia cava di materiale lapideo); il materiale è stato dunque recuperato per pavimentare tutte le superfici esterne. (Progetto di Ing. Gabriele Del Guerra)
   

Per approfondire

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Il prossimo approfondimento sulle pavimentazioni per piscina sarà dedicato a un altro materiale naturale: il legno. L'articolo sarà pubblicato il 20 aprile, iscriviti alla nostra newsletter per non perderlo!

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