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di Lucia Dallavalle

Da cinque anni Skipass Panorama Turismo, l’Osservatorio italiano del turismo montano, garantisce il monitoraggio costante del “fenomeno della montagna bianca italiana” in tutti i suoi elementi di valore e interesse, offrendo quadri sempre aggiornati su un settore importante all’interno del comparto turistico, con un fatturato che rappresenta oggi, a livello nazionale, l’11,3% del sistema turistico italiano.

Il dato comprende la ricettività alberghiera ed extralberghiera, gli impianti di risalita, le attività ricreative e di intrattenimento, la ristorazione, il noleggio delle attrezzature, i corsi ecc.

Nonostante lo scarso ottimismo degli operatori, già provati da un’estate molto difficile, per l’imminente stagione invernale lo studio "Situazione congiunturale montagna bianca italiana inverno 2014-2015 – Previsioni e tendenze", condotto da JFC per Skipass Panorama Turismo, prevede un incremento delle presenze – come dato complessivo – variabile tra il 3,4% e il 4,2%.

Riguardo alla provenienza, si osserva un’ulteriore leggera riduzione relativa al mercato nazionale, a fronte di un incremento delle presenze estere, che nell’inverno scorso hanno raggiunto il 53,4% del totale.

Previsioni positive anche in relazione al fatturato, per il quale si stima un incremento di poco inferiore a 2 punti percentuali., rispetto al 2013-2014, grazie soprattutto ai mercati esteri, verso i quali del resto si sono spostati gli investimenti promozionali degli operatori. La Russia, in particolare, rappresenta, per molte località, il primo mercato estero di riferimento.
   

A proposito di investimenti, lo studio registra che il 23,6% delle strutture ricettive (era il 19,3% lo scorso anno) della montagna bianca italiana offrirà nuovi servizi rispetto alla passata stagione.

Gli investimenti più rilevanti sono stati rivolti a migliorare le camere e a offrire nuove suite, a servizi legati al wellness, a nuove ludoteche e aree giochi per bambini, a garantire il wi-fi gratuito, alla creazione di card promozionali, ma anche ad offrire servizi di escursioni “speciali” e di animazione per bambini. Per la prima volta dopo diversi anni, però – si osserva nello studio – gli operatori riducono il budget per gli investimenti promozionali.

Le maggiori novità, nell’inverno 2014-15, giungeranno dalle scuole di sci e dalla ricettività non tradizionale: saranno i rifugi, i B&B e tutte quelle formule di ricettività “slow, informale” e più economica a conquistare quote di mercato.
   

Secondo le previsioni e gli indicatori di Skipass Panorama Turismo, questi i numeri relativi al fatturato della stagione invernale 2014-2015:

• 4 miliardi 400 milioni del sistema ospitale nella sua complessità: alberghi, villaggi, B&B, residence, baite, agriturismi, case vacanza, alloggi in affitto;
• 4 miliardi 430 milioni il fatturato stimato per i servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve, quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass ed impianti di risalita;
• 1 miliardo 95 milioni è l’ulteriore fatturato generato da altri servizi come ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento.
     

Complessivamente: 9,9 miliardi di euro, comprensivi anche dei costi di viaggio per raggiungere le destinazioni di montagna, è il fatturato globale che, secondo lo studio, il “sistema della montagna bianca Italia” sarà in grado di generare nell’inverno alle porte.
   

La stagione invernale 2014/15 sarà caratterizzata da una tendenza primaria: il desiderio di soggiornare in montagna per leisure. Quindi, più gente sulla neve, ma anche per il piacere di pranzare in un rifugio o di trascorrere qualche ora in relax in una spa.

Skipass Panorama Turismo calcola che ulteriori 780mila italiani sarebbero disposti – per la prima volta – a trascorrere un soggiorno in montagna gustandone i piaceri legati all’enogastronomia, allo shopping o alle visite ai rifugi, senza mettere mai gli sci ai piedi: sono i clienti definiti Slons, snow lovers no skiers.

Tra le “nuove passioni” che coinvolgono un numero sempre maggiore di persone, anche sciatori, lo studio cita la ricerca di luoghi dove, alla possibilità di praticare discipline sportive, si affianchi quella di utilizzare Spa e beauty farm, di divertirsi e socializzare.

È invece la spinta adrenalinica a indirizzare molti giovani alla scelta della disciplina così come del luogo di vacanza, come la possibilità di svolgere trekking fotografici invernali (un mix equilibrato di percorsi sulla neve, con ciaspole o sci da fondo, e di corsi per imparare le tecniche fotografiche) e il soggiorno de-localizzato, per risparmiare garantendosi però la possibilità di sciare nelle località top.
  

Accanto allo sci da discesa, che si conferma disciplina regina della montagna bianca, nell’inverno 2014/15 si manifesta nuovamente la forza delle discipline “free”, a contatto con la natura e l’ambiente circostante e più economiche perché basta l’attrezzatura, come le ciaspole, il nordik walking ma anche lo sci di fondo.

Al contrario, chi cerca l’esplosione adrenalinica, che abbiamo già osservato come tendenza, si orienterà al free ride, che da moda tende ad affermarsi come vero e proprio segmento di mercato, verso il quale un numero sempre maggiore di località sta guardando con attenzione.

Tra le new entry elencate nello studio troviamo il balloon ski (si sale in mongolfiera), lo snowscoot (a metà strada tra monopattino e BMX, permette di sciare con i piedi liberi), lo ski running, l’ice kart (go kart sul ghiaccio). E ancora, arrampicata sul ghiaccio ed eliski.

L’ultima tendenza in fatto di piste guarda però oltralpe: sono le piste alla francese, senza innevamento artificiale né battitura. Si restringe invece il mercato dello snowboard.
    

Per richiedere o scaricare il report completo, si prega di fare riferimento al sito di Skipass Panorama Turismo