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25.01.2012

Solare termico e detrazioni: intervista ad Assolterm

di Alice Spiga

Questa notizia è inserita in complementi per l'impiantistica sportiva, energie rinnovabili e impianti sportivi

Il mercato del solare termico in Italia, i suoi alti e bassi, le difficoltà che sta affrontando in questo periodo di recessione economica, il suo rapporto con il concomitante, eppure così diverso, settore del solare fotovoltaico, le opportunità che questa tecnologia, fin'ora poco considerata dal Governo, può offrire agli impianti sportivi e, sopra ogni cosa, alle piscine.

Di tutto questo, e di molto altro, abbiamo parlato con Valeria Verga, segretario generale di Assolterm, Associazione Italiana Solare Termico, che ci regala un'interessantissima disamina di un settore che in Italia meriterebbe più spazio.

Indice delle domande
  1. Parliamo innanzitutto di detrazione fiscale, il famoso 55% che è stato rinnovato anche per il 2012. E dopo? Cosa pensa che accadrà?
  2. Gli incentivi rinnovati di anno in anno, l’attenzione spostata in maniera preponderante sul fotovoltaico, la crisi economica... quale è la situazione del mercato del solare termico in Italia?
  3. Entrando nel merito degli impianti sportivi, dal primo anno di erogazione degli incentivi ad oggi ha notato un cambiamento in materia di sensibilità e di consapevolezza, da parte dei gestori/proprietari, sui vantaggi e sui risparmi (energetici come gestionali) apportati dall’installazione di impianti solari?

         

L'intervista

1) Parliamo innanzitutto di detrazione fiscale, il famoso 55% che è stato rinnovato anche per il 2012. E dopo? Cosa pensa che accadrà?

L’anno pilota, per quanto riguarda la detrazione fiscale del 55%, è stato il 2007, dopodiché le detrazioni sono state prorogate per tre anni. Nel 2010, il Ministro Tremonti voleva tagliarlo, o per lo meno renderlo quasi inconsistente. Le associazioni di categoria si sono ribellate in maniera decisa e il Ministro è tornato sui suoi passi. Da quel momento in avanti, la detrazione è stato rinnovata di anno in anno. Al momento attuale, la Manovra Monti ha riconfermato il 55% anche per il 2012, ma ha precisato che, a partire dal 2013, sarà sostituito dal 36%, già diventato strutturale. Al posto del 55%, il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando all’introduzione di un Conto Energia Termico, come previsto all’art. 28 del Decreto 28 pubblicato nel 2011. Dovevano uscire decreti attuativi già a settembre, in modo da entrare in Gazzetta Ufficiale da Gennaio; ma per ora è ancora una bozza, che tra l’altro prevede tariffe talmente basse da risultare quasi inutile. Alle tariffe previste, in pratica, l'unico vantaggio di un Conto Energia per le rinnovabili termiche sarebbe la possibilità di essere richiesto anche da enti pubblici: ad esempio le Regioni e i Comuni che, non pagando imposta, non possono usufruire della detrazione del 55%.

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2) Gli incentivi rinnovati di anno in anno, l’attenzione spostata in maniera preponderante sul fotovoltaico, la crisi economica… quale è la situazione del mercato del solare termico in Italia?

Fino al 2010, erano circa 500mila mq di impianti installati in un anno, corrispondenti a circa 350 Megawatt termici, con una diminuzione delle installazioni man mano che dal nord ci si spinge verso il sud; abbastanza paradossale se si considera che al sud godono di un’insolazione almeno doppia rispetto al nord, ma il problema non è la maggiore o minore insolazione, ci sono problematiche legate alla cultura, alle politiche, agli investimenti, e infatti una delle regioni più avanti dal punto di vista del solare termico è una regione del nord: la Lombardia. Dopo il 2010, c’è stato un calo, dovuto sicuramente anche all’instabilità economica e a quella che grava sulle detrazioni, che è arrivato a circa un 10% in meno nelle vendite. Per quanto riguarda invece il rapporto tra fotovoltaico e solare termico, le due tecnologie non dovrebbero farsi concorrenza: sono del tutto diverse e producono cose diverse, Invece, gli incentivi erogati per il fotovoltaico hanno portato a un paradosso. Il fotovoltaico è una tecnologia molto più complessa e costosa del solare termico, con tempi di rientro che, senza incentivo, sarebbero elevatissimi. Il mercato ha spinto il fotovoltaico a tal punto da farlo diventare molto più conveniente del solare termico, togliendogli spazio. Ciò dimostra che le politiche a sostegno del solare termico sono carenti.

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3) Parlando di impianti sportivi, dal primo anno di erogazione degli incentivi ad oggi ha notato un cambiamento in materia di sensibilità e di consapevolezza, da parte dei gestori/proprietari, sui vantaggi e sui risparmi (energetici come gestionali) apportati dall’installazione di impianti solari?

C’è sicuramente stata una buona diffusione. Per quanto riguarda impianti do medio-grandi dimensioni dedicati alla ricettività, alle piscine, agli impianti sportivi o a livello industriale, il settore si sta muovendo nella direzione delle rinnovabili termiche, ma in modo ancora molto lento. Seppur lentamente, si sta verificando uno spostamento dai piccoli e piccolissimi impianti per residenze unifamiliari a utenze collettive: dunque condomini, case di cura, carceri e, appunto, impianti sportivi e per la ricettività.

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Per approfondire

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L'articolo completo

Questa intervista fa parte di un articolo approfondito dedicato alle diverse forme di incentivazione erogate per solare termico, solare fotovoltaico e cogenerazione, che compare sul numero 7 di Sport Industry Magazine . Registrati al portale e richiedi una copia gratuita.

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