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28.09.2011

Piscine natatorie, quale futuro? La parola a Roberto Del Bianco

di Alice Spiga

Categorie: piscine, news piscine, istituzioni sportive, gestione piscine,

Intervista di Alice Spiga

"L’attività natatoria è in continuo aumento, perché le motivazioni che spingono a frequentare una piscina sono sempre più varie: l’acqua non è solo sport, è anche terapia, è ginnastica, è scuola nuoto. La piscina è diventata un luogo in grado di accontentare le più disparate esigenze e utenze, diventando sempre più polifunzionale".

Questo il "credo" espresso da Roberto Del Bianco, Consigliere Federale FIN (Federazione Italiana Nuoto), che ha condiviso con noi, in questa intervista esclusiva, una panoramica sull'attività natatoria in Italia.

Numero di frequentatori e praticanti, fasce d'età più rappresentate, cambiamenti in atto... delineando un mondo in continua evoluzione, dove la piscina non è più solo sport, ma è anche terapia, divertimento, benessere. Diventando ogni giorno di più un fenomeno culturale.

  1. Innanzitutto, qualche dato. Quante sono le piscine ad uso pubblico in Italia? Quanti i praticanti dell’attività natatoria? Quanti praticano nuoto a livello agonistico e quanti a livello saltuario? Quale è la fascia di età più rappresentata?
  2. I praticanti dell’attività natatoria sono in aumento o in diminuzione? In entrambi i casi, quale pensa siano le motivazioni?

1) Innanzitutto, qualche dato. Quante sono le piscine ad uso pubblico in Italia? Quanti i praticanti dell’attività natatoria? Quanti praticano nuoto a livello agonistico e quanti a livello saltuario? Quale è la fascia di età più rappresentata?
Fino a pochi anni fa, l’utenza della piscina era composta principalmente da coloro che volevano imparare a nuotare, oppure dagli atleti. Oggi, l’utenza è diventata quanto mai varia, composta da coloro che frequentano i corsi, da coloro che nella piscina cercano un mezzo ludico e sportivo, oppure da utenze specifiche, come le gestanti piuttosto che gli anziani o i neonati.

Negli ultimi anni si è assistito a un appiattimento della curva gaussiana: i ragazzi (tra i 6 e i 15 anni) rappresentano il “passato remoto” in piscina, oggi l’utenza più ampia è rappresentata dalle “utenze speciali”, per intenderci la fascia di età da 0 a 6 anni, che in piscina non imparano propriamente a nuotare, ma sviluppano abilità molteplici, prendono confidenza con un fluido, l’acqua, dalle molteplici qualità, muovendosi molto più liberamente che sulla terraferma e soprattutto divertendosi.

Tra i frequentatori più assidui delle piscine inizia a delinearsi infine anche la “quarta età”, ovvero, quella popolazione al limite del decadimento fisico che, nell’acqua, può ancora lavorare bene, svolgendo oltre a terapie mirate anche svariate attività funzionali.

Per quanto riguarda la pratica del nuoto, in Italia si stima siano circa 5,5/5,8 milioni i praticanti, tra nuoto agonistico e amatoriale. Per quanto riguarda i frequentatori saltuari non abbiamo dati certi, mentre abbiamo numeri sicuri riguardo ai tesserati alla federazione. Tra questi, 40.690 sono gli atleti, 17.744 i giocatori di pallanuoto, 11.504 per il nuoto di salvamento, 1756 per il nuoto sincronizzato, 539 per i tuffi.

Per quanto riguarda il numero delle piscine ad uso pubblico, non è semplice dare una risposta, soprattutto perché non esiste un vero e proprio censimento aggiornato. Bisognerebbe rivolgersi regione per regione.

2) I praticanti dell’attività natatoria sono in aumento o in diminuzione? In entrambi i casi, quale pensa siano le motivazioni?
L’attività natatoria è in continuo aumento, perché le motivazioni che spingono a frequentare una piscina sono sempre più varie: l’acqua non è solo sport, è anche terapia, è ginnastica, è scuola nuoto. La piscina è diventata un luogo in grado di accontentare le più disparate esigenze e utenze, diventando sempre più polifunzionale.

L’acqua diventa ogni giorno di più un bisogno, entrando nella cultura di un sempre più ampio segmento di popolazione. Da qui nasce l’esigenza di far comprendere agli enti che poter contare su impianti natatori adeguati, da affidare a società di gestione all’altezza del compito, diventa ogni giorno più fondamentale.

  

Nella foto: Roberto Del Bianco, Consigliere Federale FIN, Federazione Italiana Nuoto

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L'articolo completo

Questa intervista fa parte di un articolo approfondito dedicato al futuro degli impianti natatori ad uso pubblico, pubblicato sul numero 5 di Sport Industry Magazine , in uscita a fine settembre. Registrati al portale e ricevi la rivista gratuitamente.

               

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