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03.03.2011

Legge sugli stadi, nuova battuta d'arresto

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La tanto attesa legge sugli stadi, che dovrebbe facilitare la costruzione o la ristrutturazione degli stadi di proprietà dei club, ha incontrato una nuova battuta d’arresto.

Alla fine di una giornata senza accordi, il disegno di legge è in pieno pantano in quanto non si è trovata l’unanimità, requisito necessario per mandare avanti l’iter. Il problema è sorto sulle “disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi”.

Si è discusso molto della proposta di abbassare, se non di abbattere, la soglia dei vincoli artistici e ambientali e attuare una sorta di deregulation nell’edilizia sportiva.

E se il relatore della legge sugli stadi alla Camera, Claudio Barbaro, annuncia tempi brevi per una soluzione, per Giovanni Lolli della commissione Cultura del Pd, lil percorso si preannuncia molto più lungo e accidentato, anche solo per togliere dal testo il richiamo alle leggi vigenti in termini di vincoli idrogeologici e archeologici.

La legge sugli stadi, che nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto essere approvata velocemente, torna quindi ad essere sotto esame e se non si dovesse trovare una soluzione entro la metà di Marzo 2011 il provvedimento seguirà l’iter consueto per approdare in Parlamento.

Per approfondire

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