Sicurezza negli impianti sportivi

05.12.2011

Il controllo accessi negli stadi: intervista a Zucchetti Itaca

a cura di Alice Spiga

Questo articolo è pubblicato in stadi e arene polifunzionali, sicurezza negli impianti sportivi

Un tema dai risvolti molteplici, che coinvolge il mondo dello sport a vari livelli, coinvolgendo temi come il controllo, la sicurezza, il risparmio energetico e gestionale.

Ci riferiamo ai sistemi informatici dedicati alla gestione e al controllo accessi, che da trent’anni a questa parte hanno vissuto molteplici trasformazioni, nel mondo degli stadi come degli impianti sportivi: fitness club, centri benessere, piscine.

Insieme a Moreno Allegrini, General Manager di Zucchetti Itaca, ripercorriamo le principali evoluzioni e i cambiamenti avvenuti in questo settore, entrando nello specifico di tecnologie, costi e investimenti, sbirciando verso gli scenari futuri.

Indice delle domande
  1. In che modo si è evoluta la tecnologia informatica per quanto riguarda il controllo accessi e i software dedicati alla gestione di centri sportivi?
  2. Quarta svolta, cosa intende?
  3. A proposito di stadi, in che modo è cambiato il mondo degli stadi? Ovviamente sempre in relazione al settore del controllo accessi e dei software gestionali.
  4. Approfondendo il tema investimenti. Quanto può costare “informatizzare” un centro sportivo o uno stadio?

1) In che modo si è evoluta la tecnologia informatica per quanto riguarda il controllo accessi e i software dedicati alla gestione di centri sportivi?

Il contributo dell’informatica alla crescita di questo settore è stato strategico. La prima svolta è avvenuta quando i club, offrendo solo fitness, hanno incominciato a superare la soglia dei 500 iscritti. Gestire questi numeri senza lo strumento informatico significava, per un centro fitness “standard”, perdere efficienza, ossia sacrificare un valore che oscillava tra il 7 e il 12% dei ricavi. L’altra svolta si è avuta con l’introduzione del marketing relazionale (CRM). Non si può fare marketing relazionale senza uno strumento informatico, e in questo caso diventa strategica l’unicità del database. Il centro deve avere un unico sistema informatico che raccolga tutti i dati, i metadati e le informazioni provenienti da tutte le gestioni, indispensabili alla costruzione della giusta relazione con il cliente. La terza svolta coincide con l’applicazione del sistema informatico alla gestione e al controllo delle risorse energetiche. Mi riferisco all’informatizzazione del controllo dei sistemi di illuminazione e riscaldamento, dei sistemi di trattamento dell’acqua delle piscine, dei sistemi di cogenerazione, dei sistemi di controllo dell’utenza di docce e phon. Si tratta, in pratica, del controllo informatico degli azionamenti di tutti gli impianti tecnologici o di building automation. La quarta svolta è attualmente in corso e riguarda l’apertura del sistema informatico al mondo web.

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2) Quarta svolta, cosa intende?

Nella seconda metà degli anni 90, fu introdotta la tecnologia basata sui sistemi a radiofrequenza, con transponder che permettevano una lettura di prossimità. Con l’evolversi della tecnologia, la precisione di questi transponder è andata aumentando, tanto che adesso è possibile individuare, ad esempio, il numero di maglioni racchiusi dentro uno scatolone anche a grande distanza. Purché ovviamente ogni maglione sia dotato di etichette con un transponder. Per quanto riguarda il nostro settore, i transponder possono essere inseriti in qualsiasi tipologia di “contenitore”: una card specifica, un bracciale, una chiave, oppure in un telefonino. Lo sostenevo già molti anni fa, in un intervista rilasciata al Nuovo Club per i 10 anni di Itaca, che il futuro era nei telefonini. La chiave di volta è sempre la stessa: la sicurezza. Il giorno che questo sistema verrà ritenuto sicuro quanto gli altri (biglietti nominali, tessera del tifoso e quant’altro), allora si darà il via libera alla commercializzazione. In pratica, si compra il biglietto via web e arriva un codice direttamente sul telefonino, che viene riconosciuto dal lettore al momento di accedere allo stadio. Negli stadi inglesi, all’avanguardia da questo punto di vista, è già in funzione, mentre in Italia siamo ancora in attesa. Tanto per fare un esempio. Qualche anno fa, quando all’Olimpico di Roma si giocò la finale di Champions League tra Barcellona e Manchester United, Zucchetti installò dei lettori per la lettura di questi codici specifici, per accogliere i tifosi londinesi, tutti dotati di questa tipologia di biglietto. Ad evento concluso, Zucchetti fu costretto a togliere i lettori, perché non più utilizzabili.

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3) A proposito di stadi, in che modo è cambiato il mondo degli stadi? Ovviamente sempre in relazione al settore del controllo accessi e dei software gestionali.

Il mondo degli stadi è cambiato radicalmente; ricordo che 30 anni fa ci si presentava allo stadio e c’era il bigliettaio che stampava il biglietto madre e figlia, e si entrava. Oggi software e controllo accessi sono elementi indispensabili alla sicurezza. Si ha la necessità di regimentare e controllare l’accesso, previo riconoscimento. Nel settore fitness, centri benessere, piscine, il discorso è un po’ diverso. Le tecnologie sono fondamentalmente le stesse (software gestionali, varchi, tornelli…), quello che cambia è la motivazione all’installazione. Mentre negli stadi, la necessità è garantire una sicurezza e un controllo assoluto, nei centri sportivi si è guidati soprattutto dalla volontà di controllare le scadenze degli abbonamenti. Si pensi che i centri sportivi dotati di software gestionale e controllo accessi hanno un incremento del fatturato medio del 5/10% dato dagli abbonamenti, e questo perché chi non è in regola con i pagamenti, semplicemente, resta fuori dal club. Grazie a questo dato, l’investimento effettuato per il software si ripaga in appena un anno. In sintesi, la volontà è di tutelare la redditività della palestra.

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4) Approfondendo il tema investimenti. Quanto può costare “informatizzare” un centro sportivo o uno stadio?

Non sono in grado di fornire delle stime per quanto riguarda gli stadi (a questo proposito, si legga l’intervista a Gilberto Polleri, responsabile dei sistemi di sicurezza per gli stadi in Zucchetti). Per quanto riguarda i centri sportivi, è difficile dare dei costi precisi, ci sono moltissime varianti da tenere in considerazione. Per informatizzare un centro sportivo di dimensioni medie, intorno ai 2000/3000 mq, con solo software di gestione e controllo accessi, occorre un investimento di circa 10/20000 euro. Cifra che sale se il club è di dimensioni maggiori o se ha altre esigenze, come ad esempio informatizzare anche docce e phon, serrature e armadietti. Già solo richiedere una decina di serrature elettroniche fa lievitare il prezzo base.

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Questa intervista fa parte di un articolo approfondito dedicato all'automazione e all'informatizzazione negli stadi e negli impianti sportivi, pubblicato sul numero 6 di Sport Industry Magazine . Registrati al portale e ricevi la rivista gratuitamente.

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