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12.05.2016

Erba sintetica e lesioni nel rubgy: uno studio in Nuova Zelanda

Categorie: complementi per l'impiantistica sportiva, sicurezza negli impianti sportivi, superfici sportive, studi e ricerche,

a cura di Alice Spiga

Negli ultimi 10 anni, la Nuova Zelanda ha compiuto investimenti significativi per sostituire l'erba naturale dei campi da rugby con quella artificiale, soprattutto negli impianti sportivi scolastici.

L'obiettivo era permettere lo svolgimento dell'attivitą sportiva scolastica anche durante l'inverno, che in precedenza subiva spesso cancellazioni quando il cattivo tempo rendeva i campi in erba inutilizzabili.

Arrivati a questo punto, per accertarsi se le preoccupazioni aneddotiche circa l'erba sintetica hanno un fondamenti di validitą, hanno scelto di compiere uno studio per valutare se vi siano differenze di lesioni sportive su campi in erba sintetica rispetto ai campi in erba.

Finanziato congiuntamente dal Surgical Research Trust e dalla Otago University's Wellington School of Medicine, la prima fase dello studio ha preso in esame bambini dai 7 ai 16 anni che hanno subito ferite o lesioni giocando a rugby nel 2014 nei territori di Wellington, Hutt Valley e Porirua.

I risultati di questa prima fase suggeriscono che i bambini hanno sofferto leggermente di pił di lesioni agli arti inferiori giocando su erba sintetica, ma nessuna differenza nei tassi di commozione cerebrale.

La fase due prenderą il via con l'inizio della stagione di rugby nelle scuola; diverse centinaia di giocatori di tre scuole superiori a Wellington saranno strettamente monitorate per le ferite via via riportate.

Logan Walker, il medico ortopedicoche sta conducendo questo studio, sta compiendo un'analisi simile anche sui rugbisti adulti, grazie alla collaborazione con la squadra del Wellington Rugby.

In questo secondo caso, lo studio vedrą coinvolti gli allenatori, che dovranno documentare nei dettagli le lesioni dei giocatori settimana per settimana, includendo anche se erano equipaggiati sistemi di protezione.

Un'analisi da tenere monitorata; i dati finali saranno di sicuro molto interessanti.

Per approfondire

Si consiglia la lettura dell'articolo su ausleisure.com

 
 
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