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17.05.2011

Il mercato del solare termico in Italia

Il mercato italiano del solare termico rappresenta il 12% delle installazioni dell'Unione Europea ed è uno dei più importanti mercati del continente.

C'è però ancora molto da fare, come puntare a un nuovo sistema incentivante, un conto energia per le rinnovabili termiche in grado di portare la diffusione della tecnologia dagli attuali 2,6 milioni di metri quadrati di collettori installati a oltre 18 milioni di metri quadrati entro il 2020.

Questo in sintesi quanto è emerso dal convegno “Il tetto che scotta: incentivi e sfide del solare termico al 2020”, organizzato da Assolterm nell’ambito della mostra-convegno Solarexpo & Greenbuilding 2011.

Secondo quanto riportato, il mercato italiano del solare termico è infatti passato, con l’introduzione della detrazione, dai circa 350mila mq annuali nel 2007 agli attuali 500mila mq del 2010.

Un mercato che ha un giro d'affari di circa 500 milioni di euro, con un occupazione diretta di 5mila addetti.

Se però consideriamo l’installato per abitante le cose non vanno ancora benissimo: siamo a 0,04 mq pro capite contro gli 0,43 dell'Austria, con una media europea di 0,06 mq/abitante.

Come sottolineato da Giampaolo Valentini dell’Enea nel convegno dedicato all’efficienza energetica e allo strumento della detrazione fiscale del 55%, tenuto sempre a Solarexpo: “In Italia il 35,2% dei consumi di energia totale dipendono dal settore residenziale e, di questi, almeno il 70% sono relativi al riscaldamento. Oggi le abitazioni italiane consumano 120-150 kWh/mq all’anno, un livello ancora troppo alto che con le attuali tecnologie e con le dovute accortezze costruttive, senza extra costi, potrebbe essere ridotto addirittura del 50%”.

Tra gli interventi più importanti, invece, figurano quelli relativi all’involucro (coibentazione) e per la sostituzione degli infissi, mentre in termini di risparmio di energia la parte del leone l’hanno fatta gli interventi di sostituzione degli impianti termici. Nel complesso, in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna si è realizzato il 60% degli interventi totali.

E ora? Ora staremo a vedere cosa succederà con il 4° conto energia, approvato proprio in questi giorni.

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