Architetto Paolo Pettene

disegni piscina architetto paolo pettene
10.06.2013

La progettazione dell'impianto di trattamento d'acqua nelle piscine

Gli impianti natatori devono poter garantire, prima di ogni altra cosa, una qualità dell'acqua ineccepibile. Come fare?

Categorie: piscine, gestione piscine, trattamento acqua, progettazione piscine,

“In un impianto natatorio l’acqua è l’elemento fondamentale e il mantenimento della sua buona qualità è la condizione essenziale da rispettare”. Così esordisce Valter Rapizzi, perito industriale in Energia Nucleare, oggi consulente tecnico e formatore in merito a progettazione, esecuzione e gestione degli impianti di trattamento dell’acqua, nel suo contributo pubblicato nel volume Architettura degli impianti acquatici dell’arch. Paolo Pettene.

"Si tratta, all’apparenza, di un concetto semplice e scontato, ma non è così", continua Rapizzi. "Per ottenere questo risultato sono necessari una sinergia e un coordinamento di tutte le fasi, dalla progettazione, inderogabile punto di partenza, fino ad arrivare alla gestione, passando dalla costruzione dell’opera e dalla programmazione della manutenzione.

Questo significa che, nelle piscine, indipendentemente dal volume, dalla forma e dal tipo d’utenza, l’acqua deve mantenere costantemente, nel corso di tutta l’attività, delle caratteristiche idonee alla balneazione.

I requisiti per soddisfare tale idoneità sono riportati nella normativa di riferimento e il loro obiettivo è di evitare ai bagnanti il rischio di incorrere in infezioni o in altre patologie durante l’attività in acqua.

L’apporto di materiale organico in vasca da parte dei bagnanti, e, per le piscine scoperte, dall’ambiente, può diventare un potenziale veicolo d’infezione. Tenere sotto controllo questa criticità è necessario e possibile, grazie a un adeguato sistema di trattamento e circolazione dell’acqua.
          

Il dimensionamento del sistema

Gli elementi essenziali per un corretto dimensionamento dell’impianto di trattamento e circolazione dell’acqua sono riportati dalla norma tecnica UNI 10637 e sono riconducibili ai seguenti concetti.

  • Il rischio di infezione avviene nell’acqua della vasca per la presenza di microorganismi patogeni apportati dagli stessi bagnanti. Per limitare questo rischio è necessario garantire un valore di disinfettante residuo nell’acqua della vasca.
  • La torbidità, originata dall’ossidazione delle sostanze organiche apportate dai bagnanti, limita l’efficacia del disinfettante residuo in vasca. Per limitare questo rischio, il tempo di circolazione relativo alle volte in cui l’acqua viene filtrata deve essere valutato in funzione al volume d’acqua e alla tipologia d’utenza.
  • In ogni punto del volume della vasca, l’acqua deve avere la stessa concentrazione di disinfettante residuo, oltre che di limpidezza e temperatura. È quindi necessario che il sistema di circolazione interno, immissione e ripresa, siano dimensionati opportunamente.
          
La progettazione del sistema

Per progettare un sistema di trattamento e circolazione dell’acqua di una vasca, prevedendone le criticità, si devono valutare forma, volume e tipologia d’utenza alla quale è destinata.

Gli elementi da definire sono:

  • l’impianto di filtrazione, che deve garantire un’ottima qualità del filtrato e di facile gestione e manutenzione.
  • L’impianto di pompaggio, che deve garantire il tempo di ricircolo della vasca stabilito, valutando tutte le perdite di carico presenti e il rendimento e l'affidabilità delle pompe.
  • Il circuito idraulico, ovvero l’insieme delle tubazioni e dei componenti che fanno circolare l’acqua tra l’impianto di trattamento e la vasca.
  • L’impianto di disinfezione, ovvero l’insieme di più apparecchiature edaccessori che hanno lo scopo di garantire il livello di disinfettante in vasca.
      
L'impianto di disinfezione

Le soluzioni sono molteplici, di massima riconducibili a un sistema di dosaggio dei prodotti con i relativi stoccaggi, normalmente due, il disinfettante e il regolatore di pH, oltre al sistema di controllo e regolazione.

Di fatto, è l’elemento dell’impianto di trattamento che, in fase di utilizzo della piscina, richiede le maggiori attenzioni, sia in termini di sicurezza sia in termini gestionali. Per questi motivi è utile, in fase di progettazione, valutarne la scelta con chi dovrà occuparsi della gestione.

Nei casi in cui, in fase di progetto, si verifichi la presenza di situazioni critiche, potranno essere valutati sistemi ad integrazione all’impianto di disinfezione, quali produttori di Ozono in impianti ad UVC per la riduzione delle cloroammine".
       

Visto da vicino

Valter Rapizzi
Perito industriale in Energia Nucleare, oggi consulente tecnico e formatore in merito a progettazione, esecuzione e gestione degli impianti di trattamento dell’acqua. Collabora come consulente specialistico esterno per la società SdiA, Studio di Architettura, di Paolo Pettene.
     

Per approfondire

Questo articolo è  tratto dal capitolo 3 del volume "Architettura degli impianti acquatici" dell'arch. Paolo Pettene. Il libro approfondisce nel dettaglio le linee guida per la progettazione, la realizzazione e la gestione dei moderni impianti polifunzionali.

Nelle immagini: disegni dell'arch. Paolo Pettene

 
 
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