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Italian Games e Outsport
10.07.2017

Italian Gaymes e Outsport: lo sport contro la discriminazione

Contrastare violenza, razzismo, discriminazione e intolleranza all'interno del mondo dello sport: è questo l'obiettivo degli Italian Gaymes, arrivati alla quarta edizione, e del progetto europeo Outsport, presentato il 6 luglio alla Camera dei Deputati.

Categorie: sport, sport news,

a cura di Rita Cesarini

                 

Si è da poco conclusa la quarta edizione degli Italian Gaymes, l'evento sportivo fondato nel 2014 da GAYCS, il dipartimento nazionale di AICS (Associazione Italiana Cultura Sport) che coordina le attività sul territorio nazionale per il settore LGBT.

Giovedì 6 luglio alle ore 21.00, infatti, è stata celebrata l'apertura ufficiale degli Italian Gaymes, presso il Gay Village di Roma, le cui competizioni si sono tenute nelle giornate di venerdì e sabato all'interno di una serie di impianti sportivi romani. Le gare sono state alimentate dai valori intrinsechi dello sport, che lo rendono un patrimonio di grande importanza rivolto a tutti e un mezzo adatto non solo a migliorare se stessi, ma anche a generare benessere e inclusione sociale.

          

             

Adriano Bartolucci Proietti, coordinatore nazionale di GAYCS, nelle ore precedenti all'inizio dei giochi ha affermato che “Combattere l'omofobia attraverso lo sport è il nostro obiettivo principale e grazie al supporto di tutte le associazioni coinvolte il nostro compito è più facile, anche quest’anno supereremo i mille partecipanti certi di garantire un'occasione di visibilità e divertimento a tutti”.

Dietro al successo degli Italian Gaymes si possono scorgere le numerosissime associazioni LGBT, nate negli ultimi anni, basate sulle discipline sportive (tra le quali, solo per citarne alcune, tennis, pallavolo, calcetto, ballo, rugby ed escursionismo) e coinvolte attivamente all'interno dei circuiti sportivi internazionali. E sempre Roma ospiterà gli EuroGames 2019 (European Gay and Lesbian Multi-Sports Championships), l'evento sportivo più rilevante d'Europa legato alla comunità LGBT con atleti provenienti da tutto il mondo (di qualsiasi orientamento sessuale, identità di genere o età).

Il 7 luglio gli Italian Gaymes hanno dato spazio a una conferenza internazionale sull’omofobia nello sport, nata dalla cooperazione di GAYCS e AICS per il progetto europeo OutSport – Innovative and educational approaches to prevent violence and tackle discrimination in sport based on sexual orientation and gender identity. Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Erasmus+, mira a contrastare le discriminazioni subite dagli atleti a causa del loro orientamento sessuale e/o della loro identità di genere, sostenendo approcci innovativi, anche con base educativa, per contrastare violenza, razzismo, discriminazione e intolleranza nello sport.

Già nel pomeriggio di giovedì 6 luglio, presso la Camera dei Deputati, era stato presentato questo progetto alla presenza dei referenti europei degli enti coinvolti, delineandone le varie parti, incentrate sulla ricerca, sulla formazione e sulla sensibilizzazione di questo fenomeno.

               

            

Outsport avrà una durata di 3 anni e coinvolgerà, attraverso università ed enti di promozione sportiva, cinque Paesi europei, ovvero Austria, Germania, Italia, Scozia e Ungheria. Il progetto si articolerà in:

  • ricerca europea sul fenomeno dell'omofobia nello sport;
  • manuale di formazione contro i comportamenti discriminatori e sessisti nello sport per l'organizzazione di eventi sportivi attinenti al tema;
  • campagne di sensibilizzazione anti-omofobia.

A tal proposito, l'onorevole Bruno Molea (Presidente nazionale di AICS) si è riferito allo sport come un “luogo di aggregazione privilegiato” che però “non è immune alle malattie sociali che toccano ambiti diversi, come appunto l'omofobia”. Ha proseguito sostenendo che “Vista la sensibilità che da tempo AICS dimostra nella lotta alle discriminazioni di ogni tipo, abbiamo promosso questo progetto in Europa: perché è bene impegnarsi per formare i nostri tecnici, i nostri volontari e allenatori contro ogni tipo di discriminazione e perché è bene sensibilizzare tutti, a partire dai più giovani, a comportamenti antidiscriminatori. Farlo coinvolgendo più Paesi in Europa è in linea con la grande forza sociale dello sport: quella di veicolo di pace, dialogo, condivisione e cooperazione internazionale”.

            

              

Per maggiori informazioni:
AICS
Italian Gaymes
OutSport

            

 
 
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