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15.10.2014

José Romos-Hortas: il ruolo dello sport nel promuovere la pace

Un estratto dell'intervento tenuto dal Premio Nobel per la pace 1996 Ramos-Horta durante The Securing Sport

Categorie: sport, sport news, istituzioni sportive, promozione sport,

a cura della redazione di Sport Industry

José Ramos-Horta ha viaggiato da New York a Londra, arrivando la mattina del 6 ottobre, per aprire i lavori della Conferenza sulla Pace e sullo Sport che si è tenuta in occasione dell'evento The Securing Sport 2014 , al Lancaster House di Londra.

"È un privilegio - ha esordito il politico est-timorese, nonché Nobel per la pace 1996 - parlare qui oggi di sport e costruzione della pace e di come lo sport può essere un veicolo importante grazie al quale possiamo ispirare i nostri giovani, sollevare gli spiriti, generare orgoglio e unità nella comunità e quindi promuovere la pace".

Però, precisa Ramos-Horta, "non credo nella visione semplicistica che vuole lo sport come strumento di miracolo per promuovere la pace e l'unità nazionale. Lo sport, o meglio lo sport etico, è un possibile strumento, che contribuisce con tutti gli altri elementi verso una cultura della non-violenza, la tolleranza, l'inclusione e la pace".

Lo sport infatti figura tra le idee e le strategie che Ramos-Horta ha messo in campo, in qualità di Capo dello Stato dal 2007 al 2012, per contribuire alla restaurazione della pace e per "guarire le ferite di un popolo diviso e traumatizzato"; figura, certo, ma non è il solo mezzo utilizzato.

Di seguito riportiamo l'elenco delle iniziative messe in atto da Ramos-Horta e dal suo staff, dove lo sport è parte integrante di una rinascita del suo paese, ma non è l'unico mezzo utilizzato:

  • Dili International Marathon;
  • Tour de Timor - una gara internazionale competitiva off-road in bicicletta, attraverso montagne ripide e burroni nella quale, ad ogni sosta, gli abitanti tengono orgogliosamente manifestazioni culturali;
  • The Mt. Ramelau Music and Cultural Festival, tenutosi presso la città più alta a Timor Est, l'evento musicale e culturale che per l'affermazione dell'identità dei popoli, la loro ricchezza e le loro diversità;
  • Housing for the poor, che ha coinvolto i giovani nella costruzione di semplici case per i più poveri nelle loro comunità;
  • Programmi di riforestazione nei quali sono stati chiamati a collaborare bambini e giovani per piantare alberi e prevenire l'erosione del suolo, le inondazioni, la siccità;
  • Rifiuti e raccolta dei rifiuti, la pulizia di quartieri e  spiagge per contribuire a ridurre l'incidenza delle malattie prevenibili, come la malaria, la diarrea, il colera, ecc. Abbiamo promosso la concorrenza tra i quartieri, offrendo premi in denaro per il vincitore;
  • Quando l'accesso a Internet era un privilegio di pochi, abbiamo introdotto un servizio di wifi ibero nei giardini del palazzo presidenziale, così i giovani erano in grado di camminare con le loro iPads o computer portatili e avere libero accesso a informazioni e conoscenza.
       

E questa è solo una piccola selezione delle iniziative messe in atto per favorire la pace, l'uguaglianza e la cultura nelle case, nelle scuole, nelle nostre strade, nella città.

"Lo sport da solo - continua Ramos-Horta - non può risolvere i conflitti sociali e politici; costruire la pace nelle società post-conflitto richiede pazienza, tenacia, creatività e, soprattutto, sensibilità e compassione".
 

Lo sport contribuisce alla pace, certo, ma dev'essere etico

Parole bellissime quelle dell'ex leader politico che, ad un tratto, nel corso del suo appassionato discorso, si domanda (e ci domanda): "Come può la Coppa del Mondo di calcio contribuire alla pace se è oggetto di controversie e proteste? Come può il Tour de France ispirare chiunque, quando una super-stella, sette volte vincitore, è un tossicodipendente e un imbroglione?"

Ramos-Horta punta il dito sulle tangenti dello sport, sul doping, sulla cupidigia e la corruzione che minano la credibilità dello sport agli occhi delle nuove generazioni e dichiara: "Lo sport non è e non può essere il sostituto di un buon governo, che deve saper ispirare onestà e integrità, libertà e democrazia".

Nelle conclusioni del suo discorso, Ramos-Horta esorta a istituire limiti rigorosi nelle alte cariche ("Solo nel mondo dello sport - racconta - ci sono Presidenti per la Vita") e invita Save the Dream a istituire uffici anche nelle regioni più povere del mondo, come " il Bangladesh, il Nepal, l'Indonesia, il mio paese Timor Est, Guinea-Bissau, Repubblica Democratica del Congo, Guatemala, ecc, per ispirare e sostenere i giovani".
 

Per approfondire

Il testo integrale del discorso, in lingua inglese, è disponibile sul sito ramoshorta.com

 
 
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