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di Alice Spiga

In questo articolo ho raccolto alcune buone notizie provienti dal settore della costruzione degli impianti sportivi e degli stadi.

Dedichiamo spesso ampio spazio agli impianti sportivi non ultimati, alle carenze della nostra impiantistica italiana, ed è giusto parlarne, anzi a volte lo facciamo anche troppo poco.

Però penso sia giusto dare risalto anche alle strutture che vengono riqualificate e ai progetti che stanno andando avanti, soprattutto quelli che stanno aiutando a modernizzare il concetto stesso di stadio e di impianto sportivo, rendendoli luoghi d'intrattenimento aperti a tutti e sostenibili dal punto di vista gestionale.

In questa breve rassegna, ho scelto di non citare lo stadio della Roma e il centro sportivo di Gianluca Zambrotta. Del primo abbiamo già parlato, ma i recenti paletti messi dal Comune di Roma fanno presagire che non sarà un'impresa facile per la società.

Del centro sportivo di Giancluca Zambrotta, che siamo andati a visitare di persona, abbiamo già parlato in questo articolo e ne parleremo ancora a settembre. Quindi, non vi resta che iscrivervi alla nostra newsletter!

E ora, vediamo cosa sta succedendo in Italia nella costruzione di nuovi stadi e impianti sportivi.

In maggio 2014 mi sono recata, per la prima volta, a visitare lo stadio della Juventus. L'occasione mi è stata offerta dalla partecipazione a Footballavenue , un evento formativo molto interessante dedicato al marketing e al management sportivo.

Durante il pranzo, con vista sul magnifico campo da gioco, seduti accanto a me c'erano due consulenti londinesi dello studio ipw, che collaborano da anni con lo studio di architettura ARUP. I due continuavano a guardarsi e a dire "amazing" e "wonderful". E io mi sono sentita orgogliosa, neanche l'avessi progettato io!

Questo per dire che già lo Juventus Stadium si distingue (in positivo) nel nostro panorama impiantistico, e dal 2015 si distinguerà ancora di più. La Giunta comunale di Torino ha infatti dato via libera al progetto per la realizzazione della Cittadella della Juventus, che prevede un centro di allenamento per la prima squadra, un albergo, un Concept Store e una piazza centrale con aree verdi, percorsi pedonali e parcheggi.

L’investimento complessivo sarà di 340 milioni, mentre per l’area della Cittadella (per la quale la Juventus ha acquistato il diritto di superficie per 11,7 milioni) serviranno 92 milioni di euro, che arriveranno per metà da banche e per metà da investitori privati.

Una vera e propria riqualificazione urbana, che darà lavoro prima, durante e dopo la sua realizzazione, facendo dello stadio della Juventus il fulcro di una nuova area a carattere sia ludico sia commerciale. Come ogni stadio dovrebbe essere.

Leggi l'articolo pubblicato da Marco Bellinazzo sul blog Calcio e Business

Leggi l'articolo pubblicato dalla redazione di Sport Business Management

Proseguono i lavori per la riqualificazione dello Stadio Friuli.

Come scrive Monica Valendino su SportEconomy.it: "Dopo che la gara d’appalto ha stabilito chi deve svolgere i lavori (la Coop Emiliana, che ha già svolto grossi impianti), i lavori sono cominciati alacremente. Già demolita la curva nord e gran parte dei distinti, ora si inizia a lavorare per la costruzione dei nuovi settori. L’intenzione è dare almeno per febbraio agli spettatori la possibilità di trovare posto in questi settori".

Alla fine, si legge nel citato articolo, lo stadio costerà 40 milioni circa, una cifra coperta interamente dagli introiti che arriveranno dalle TV nelle casse bianconere. "Una spesa che regalerà anche infrastrutture come negozi, ristoranti, skybox, insomma tutti i comfort che gli stadi moderni europei hanno già e che solo lo Juventus Stadium in Italia ora può vantare".
  

Leggi l'articolo pubblicato su SportEconomy.it
  

Intervistato dalla nostra redazione, Mario Macalli, Presidente Lega Pro, ha annunciato come siano già stati avviati i progetti per la costruzione dello stadio de L’Aquila, così come a Catanzaro e a Savona.

"Abbiamo anche rinnovato - continua il Presidente - la c onvenzione con l’Istituto per il Credito Sportivo, che mette a disposizione mutui per 150 milioni di euro; mutui che permetteranno ai club di Lega Pro di costruire nuovi stadi o restaurare i propri impianti.

Quello che sento, in questo periodo, è una nuova speranza, un nuovo fervore. Ho la sensazione che, a fronte certo di grandi sacrifici, le società di calcio potranno ancora essere sostenibili, soprattutto se punteranno sulla polifunzionalità delle strutture e sui giovani, con politiche di valorizzazione della loro presenza a livello territoriale".

Dal canto suo, anche la LND si sta muovendo in questo senso. Nell'intervista dedicata a Carlo Tavecchio, il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha ribadito di aver varato "un piano di riqualificazione e messa in sicurezza dei quasi 15 piccoli stadi presenti su tutto il territorio nazionale attraverso lo stanziamento diretto di 16 milioni di euro in 3 anni, cui si accompagna il rinnovo della convenzione con l’Istituto per il Credito Sportivo per favorire l’accesso al credito di chi vuole operare in questo settore.

Continua inoltre l'opera di confronto e di sollecitazione verso le Istituzioni politiche e gli Enti Locali affinchè si parta con un piano di investimenti destinati al raggiungimento di questi obiettivi".
 

Le interviste integrali in tema stadi effettuate a Mario Macalli, Presidente Lega Pro, e Carlo Tavecchio, Presidente LND, saranno online dal mese di settembre, insieme a molte altre interviste che abbiamo effettuato per fare il punto della situazione sugli stadi in Italia.

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Ecco a voi il video, redatto dalla società di consulenza SCAIS, in occasione dell'inaugurazione del nuovo stadio d'atletica ad Arezzo.

  
Foto di apetura da Freeimages.com