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18.11.2013

Un progetto per prevenire l'insorgere dell'obesità infantile

L'importanza della nutrizione e dell'attività motoria per prevenire l'insorgenza di obesità e sovrappeso

Categorie: sport e fitness, sport e fitness news, i numeri della pratica sportiva, ricerche e studi scientifici,

a cura della redazione di Sport Industry

Come abbiamo avuto modo di sottolineare in molteplici occasioni, l'aumento della tendenza all’obesità è un problema che interessa, ormai e purtroppo, ampi strati di popolazione, dall'infanzia all'età adulta.

Sono molteplici gli studi che evidenziano come un'attività fisico-sportiva, anche moderata, unita a una sana alimentazione, possa aiutare a combattere quella che, a tutti gli effetti, è una malattia.

Una malattia che, in Italia, oggi colpisce il 34% dei bambini in età scolare, che risultano essere obesi o in sovrappeso, con un'intensificazione del problema da Nord a Sud e con una distribuzione diseguale tra classi sociali.

Sui bambini in età prescolare, invece, mancano, a livello europeo, informazioni e statistiche certe in materia. Eppure, sono tanti i bambini che iniziano a soffrirne sin da piccolissimi.

Il problema fondamentale è che, ad eccezione dell’allattamento al seno, mancano informazioni sulla dieta e sull'attività fisica che madre e figlio dovrebbero tenere. Oltre ad essere in pericoloso aumento la tendenza a "piazzare" i figli, anche piccolissimi, davanti alla TV, al computer o ai videogiochi.

Ultimo dato di grande interesse: in Italia, i dati sui controlli che i pediatri effettuano sui bambini non confluiscono in un sistema informativo nazionale e rimangono pressoché sottoutilizzati.

Da queste premesse nasce un progetto pilota volto alla creazione di un sistema di sorveglianza nutrizionale in età prescolare, che sfrutta i dati raccolti dai pediatri durante i Bilanci di Salute (BdS).
 

La ricerca

Su base volontaria, sono stati invitati a partecipare tutti i 1.404 pediatri delle 3 regioni partecipanti al progetto (Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Puglia), appartenenti alla Federazione Italiana Medici Pediatri.

Ai partecipanti è stato modificato il programma applicativo utilizzato per il database dei loro assistiti, aggiungendo delle schede informatiche al fine di raccogliere alcuni dati antropometrici di bambini e genitori:

  • caratteristiche dell’alimentazione riferite al giorno precedente la visita del pediatra,
  • attività fisica nella settimana precedente
  • alcune variabili sociodemografiche dei bambini.

I dati sono stati raccolti per un periodo di 6 mesi, tra novembre 2008 e agosto 2009 sull’intera popolazione di bambini che si recavano dal pediatra per i BdS da 1 a 72 mesi.

I risultati (preoccupanti) della ricerca

L’analisi ha permesso di mettere in evidenza alcuni dati di grande interesse:

  1. l'indice di massa corporea (IMC) dei bambini era inferiore allo standard OMS a 1 e 3 mesi, ma superiore dagli 8-9 mesi in poi, confermando il sospetto che il sovrappeso inizi a manifestarsi fin dal primo anno.
  2. Ai BdS dei 36 e 60-72 mesi risulta che meno del 10% dei bambini praticava almeno un’ora di attività fisica moderata-intensa 5-7 giorni a settimana.
  3. A 12 mesi, l’11% dei bambini guardava la televisione più di due ore al giorno, almeno un giorno alla settimana, e la percentuale aumentava progressivamente fino al 73% a 60-72 mesi.

Interessanti, infine, anche i dati raccolti sulle abitudini dei genitori. Il 70% delle madri e il 58% dei padri hanno una vita sedentaria e riferivano attività fisica moderata-intensa per più di un’ora al giorno solo un giorno alla settimana.

Per approfondire

Moltissimi dati e informazioni aggiuntive, anche sulle fonti utilizzate per la ricerca, sono disponibili nella notizia completa pubblicata su Epicentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica .

Foto da Freeimages.com

 
 
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