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Il progetto vincitore della competizione per ridisegnare il New National Stadium di Tokyo indetto dal Japan Sport Council è stato presentato dallo studio inglese Zaha Hadid Architects. I professionisti inglesi si sono aggiudicati il primo posto battendo gli australiani dello studio Cox Architecture e i giapponesi di SANAA (Sejima and Nishizawa and Associates) + Nikken Sekkei.
La competizione era stata indetta per rinnovare lo stadio Kasumigaoka di Tokyo e per rilanciare la candidatura della capitale giapponese per le Olimpiadi del 2020. Le direttive del concorso richiedevano uno stadio da 80mila posti da completare in tempo per ospitare i Mondiali di Rugby del 2019.
Il progetto da 290mila metri quadrati proposto da Zaha Hadid Architects soddisfa ovviamente tutte le caratteristiche richieste dal concorso, ma è il suo design elegante e accattivante che colpisce maggiormente. Infatti il prospetto esprime un forte senso di dinamismo dato dalle sue forme geometriche altamente iconiche che vanno a costituire un’intricata composizione strutturale che si dimostra coesa, ma anche leggera. Allo stesso tempo, il nuovo stadio non sarà solo un progetto di design, ma costituirà un eccellente esempio di sintesi fra la struttura stessa e il contesto urbano e presenterà percorsi predefiniti che regoleranno l’accesso alla struttura da parte delle persone provenienti da ogni direzione. |
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Zaha Hadid e Patrik Schumacher hanno pensato allo stadio come a un intricato insieme di nervature strutturali che forniscono alla struttura una forma ad arco che pare sfidare le capacità della moderna tecnologia di costruzione. Il tetto così va a definire una forma iconica che si integra delicatamente con il panorama cittadino che lo circonda in modo da conferire al progetto un ulteriore fascino, situato proprio nelle sue qualità formali. La proposta di un utilizzo di energie rinnovabili, come l’illuminazione naturale, la produzione di energia fotovoltaica e l’uso di energia geotermica, costituisce un punto d’incontro fra il design e le moderne tecnologie ambientali. |
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La polifunzionalità dello stadio è resa evidente anche dalla presenza di un museo, come previsto dalle richieste del committente, che risulterà essere perfettamente integrato nella struttura. La struttura del museo va a costituire una piazza elevata a uso pubblico che ha la pretesa di diventare un nuovo luogo di ritrovo urbano che potrà essere usato dalle persone per attività che vanno oltre gli eventi sportivi legati allo stadio. Oltre al design eccezionale, il progetto è stato premiato perché esprime in modo maestoso lo spirito innovativo della Nazione. |
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Scheda tecnica
Progetto : New National Stadium Luogo: Tokyo, Giappone Data lavori: 2012 / 2019 Cliente: Japan Sports Council Status: Opera vincitrice di una competizione internazionale Grandezza: 290,000 metri quadrati Capacità: 80,000 persone Architetti: Zaha Hadid Architects Progetto: Zaha Hadid e Patrik Schumacher Direttori del progetto: Jim Heverin e Cristiano Ceccato Architetto del progetto: Paulo Flores Team del progetto: Rafael Contreras, Antonio Monserrat, Fernando Poucell, Irene Guerra, Junyi Wang e Karoly Markos Team di supporto a Tokyo: Yoshi Uchiyama e Ben Kikkawa |
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Per ulteriori informazioni, collegarsi al sito della competizione