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12.04.2012

Vendita online di articoli sportivi: il mercato in Australia

a cura della redazione

Questa notizia è inserita in sport, news sport, mercato impiantistica sportiva

L’Australian Sporting Goods Association (Associazione degli articoli sportivi in Australia) ha presentato di recente una ricerca di mercato che mostra una crescita significativa del numero di persone che acquistano articoli sportivi online.

La ricerca, intrapresa da Empirica Research, ha visto il coinvolgimento di 1.000 intervistati - per lo più clienti e appassionati di sport - rivelando che gli acquisti online di articoli sportivi, in particolare calzature e abbigliamento, è addirittura superiore rispetto agli acquisti in tutte le altre categorie merceologiche.

I risultati della ricerca hanno infatti rivelato che l'11,5% ha acquistato on-line calzature, di questi il 6,8% ha fatto i propri acquisti presso rivenditori online off-shore, mentre il 7,6% ha acquistato abbigliamento online.

La ricerca ha anche mostrato che i clienti si abituano sempre più agli acquisti da rivenditori online. In particolare, il 14% ha dichiarato di comprare delle scarpe da rivenditori online, mentre fino al 15% avrebbe comprato articoli di abbigliamento.

Brad Kitschke, direttore esecutivo di ASGA, si è dichiarato non sorpreso da questi dati, dichiarando che "abbiamo sempre contestato affermazioni che la vendita al dettaglio on-line, nel nostro settore, sia bassa. Questa ricerca aggiunge peso alle segnalazioni aneddotiche dei rivenditori online di articoli sportivi, in particolare calzature e abbigliamento. La notizia positiva è che molti consumatori stanno acquistando e continuano ad acquistare merci da fornitori on-line australiani".

Tuttavia, ASGA rimane preoccupato del fatto che i rivenditori australiani siano ancora svantaggiati dall'imposizione di dazi sulle importazioni e dall'esenzione (per i rivendori off-shore) dal GST (Generation Skipping Transfer) che dà un vantaggio notevole ai concorrenti stranieri.

Kitschke infatti aggiunge: "le tariffe imposte sulle importazioni, sia per le calzature sia per l’abbigliamento, ammontano a un 5% e a un 10% rispettivamente. Se si aggiunge il 10% del GST, come può un rivenditore australiano far fronte a un’imposta del 20%? Questa politica di governo guida i consumatori a spendere il loro denaro off-shore”.

Per chi fosse interessato, può leggere la Ricerca Completa pubblicata in lingua inglese sul sito dell'ASGA.

 
 
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