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di Alice Spiga
Pubblicato (in inglese) sul sito di TheStadiumBusiness Summit, l’evento internazionale dedicato al mondo del business dello stadio che quest’anno si terrà a Torino dal 14-16 maggio, un’interessantissima disamina della situazione degli stadi nel nostro Paese.
L’esempio dello Juventus Stadium, che si pone come modello d’eccellenza anche a livello internazionale, il ruolo che l’attesa legge sugli stadi potrebbe avere, se approvata, nel panorama impiantistico italiano, una disamina attenta dei progetti all’attivo in tema stadi; sono solo alcuni dei temi affrontati in questo interessantissimo articolo.
Un articolo approfondito che permette di aprire una finestra sul modo in cui, all’estero, viene percepita la situazione economica, in generale, e impiantistica, in particolare, in cui si trova al momento attuale il nostro paese, permettendo di guardarci con occhi esterni, dunque più obiettivi.
Oltre a sottolineare il peso che le promesse, di ristrutturazioni, nuove realizzazioni, nuove leggi in materia di impiantistica sportiva, assumono agli occhi del mondo, ricordandoci che siamo "sotto osservazione" e che mantenere le promesse fatte potrebbe essere un primo importante step per riguadagnare la fiducia dei mercati esteri.
Traduciamo dunque per voi l’articolo, che può essere comunque letto in lingua inglese nel sito dell’evento TheStadiumBusiness Summit .
“Dato lo stato disastroso delle finanze pubbliche del paese - e un decennio di proposte non realizzate che hanno costellato la storia dello stadio - molti hanno perso fiducia nelle capacità dell’Italia di sviluppare nuovi stadi e arene. E invece, da un’indagine condotta dai media di TheStadiumBusiness, sono moltissimi i nuovi progetti dedicati agli stadi italiani.
È stata la Juventus ha mostrare la via, costruendo il nuovo Juventus Stadium . Uno stadio che sta rivelando una spinta propulsiva notevole non solo per le casse della squadra (con un fatturato di presenza e di giornata che, dal momento della riapertura ad oggi, ha fatto registrare una vera impennata), ma anche per la sua posizione in classifica: il club è imbattuto nella parte superiore della Serie A e dietro l’angolo l’attende un remunerativo biglietto per la Champions League.
Alle spalle di questo successo, la nuova legge sugli stadi – che è rimasta bloccata in parlamento per oltre due anni – sembra prossima all’approvazione. Sotto l’attuale leadership, il governo si concentra sulla riduzione del debito pubblico, ma può rivelarsi un’occasione per il settore privato di riprendere in mano alcuni dei progetti abbandonati, sviluppando nuovi stadi con la collaborazione delle autorità locali e regionali. Descritta come “un modello finanziario in public–private partnership” la nuova legge potrebbe essere il pulsante start di una ripresa concreta nella costruzione di stadi italiani.
Di seguito, riportiamo alcuni estratti dagli articoli apparsi in Italia nelle ultime settimane in merito alla questione stadi:
In conclusione, si parla di una possibile candidatura dell’Italia come paese ospite delle finali UEFA per gli Europei 2020. La FIGC è consapevole dei tentativi fallimentari degli ultimi anni, da Polonia-Ucraina a Francia, che ha vinto per il 2016. Si tratta ancora dei primi giorni e la federazione non potrà candidarsi ufficialmente senza che prima sia approvata la legge sugli stadi. Ma, se venisse firmata, la nuova legge provvederebbe a dare una base credibile alle promesse fatte in tema di stadi e renderebbe la candidatura dell’Italia concorrenziale".
Altri progetti relativi alla realizzazione/riqualificazione degli stadi in Italia, non citati nell'articolo, sono pubblicati nella sezione Impianti Sportivi di Sport Industry Directory, che vi inviatiamo a consultare.
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