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11.11.2011

Stadio del Bologna: il progetto di ProBologna

Questo articolo è inserito in sport, news sport, impianti sportivi, stadi e arene polifunzionali

di Martina Prati

In questo tempo di grandi fermenti per gli stadi italiani, anche per la città di Bologna è venuto il momento di pensare al proprio.

Il Dall’Ara, lo stadio del capoluogo emiliano, è stato costruito negli anni 20, quando il centro cittadino era ancora lontano e la periferia inesistente, e solo parzialmente ristrutturato e allargato in occasione dei Mondiali di Calcio del 1990.

Il dilemma che si pone di fronte a strutture non più funzionali né adeguate è simile in tanti altri casi: rinnovarle dandogli vita nuova o abbandonarle costruendo da un’altra parte?

Tra incertezze e precarietà politiche, cambiamenti di proprietà del Bologna FC e idee contrastanti, alla fine dell’estate del 2009 è nato il progetto Sport Campus Andrea Costa, da parte dell'associazione ProBologna, per riqualificare e rinnovare non solo il Dall’Ara, ma tutta l’area circostante, creando un polo sportivo multifunzionale per l’intera città di Bologna, dedicato allo sport nella più ampia accezione del termine: palestre, campi sportivi, spazi per l’esercizio fisico, ma anche strutture per la cultura, come il Museo del Calcio o una sezione sportiva della Cineteca, per l’educazione e la formazione, come la Facoltà di Scienze Motorie, e spazi imprenditoriali, come centri di ricerca e laboratori.

Lo stadio: dal 1990 ad oggi

Per prima cosa, lo stadio. Il progetto prevede una ristrutturazione nel rispetto degli standard UEFA.

La pista di atletica ora presente tra il campo e gli spalti verrebbe rimossa, il terreno da gioco abbassato di una decina di metri, mentre le superfetazioni di ferro realizzate nel 1990 sarebbero interamente rimosse, così da riportare alla luce l’originario guscio in muratura.

In questo modo si potrebbe recuperare lo spazio necessario per raggiungere la capienza totale di circa 32.000 posti a sedere. Servizi commerciali e di ristorazione, strettamente legati alle attività dello stadio, saranno sistemati lungo i percorsi di distribuzione interni, intervallati dalle palestre e dai club di pugilato, lotta, boxe e arti marziali, tuttora presenti all’interno dello stadio.

Tutta la zona degli spalti sarà coperta con materiale trasparente che protegga gli spettatori dalle intemperie.

Una città dello sport

Ma l’intervento più interessante e innovativo riguarda l’area circostante. I problemi legati alla logistica, alla circolazione e ai trasporti in occasione delle partite, verrebbero risolti con la creazione di una sopraelevata che permetta il passaggio dei tifosi dalla zona antistante allo stadio, senza toccare la circolazione della strada.

Nell’area di fronte al Dall’Ara – il cosiddetto Antistadio tutt’ora dedicato allo sport - verrebbe infatti creata una collinetta artificiale alta circa nove metri, nella quale troverebbe posto una vera e propria cittadella sportiva.

Cuore dell’area sarà la palestra multifunzionale utilizzabile anche per incontri ufficiali di pallamano, basket e pallavolo. Un settore della struttura sarà dedicato all’arrampicata, al chiuso e all’aperto, mentre ai livelli superiori troveranno spazio il fitness club ed il centro benessere.

Gli edifici già presenti delle due piscine verranno affiancati da un’altra struttura adibita a Centro Congressi e Centro Stampa. Nella zona meridionale, sarà posizionato un centro sportivo interamente dedicato al basket, con campi indoor e outdoor.

Infine: la pista e le attrezzature per l’atletica con il campo da calcio per l’allenamento saranno ricollocati in un parco adiacente, rinominato parco Giacomo Bulgarelli, storico numero otto del Bologna FC. L’area sarà collegata grazie ad un sistema di sentieri pedonali e ciclabili, in modo da creare un percorso fitness attrezzato di qualche chilometro.

Si è pensato anche all’annosa questione dei parcheggi: tra sotterranei e non, il progetto prevede la realizzazione di oltre 2.500 posti auto.

Un progetto o una realtà?

In definitiva, quello proposto dallo studio d’architettura Brenso è un completo restyling di tutta la zona, per riqualificarla nel rispetto del contesto urbano e storico.

Il progetto rappresenta molto più che un nuovo stadio per il Bologna FC: è il sostegno a una più ampia diffusione della cultura dello sport, per giovani e anziani, per dilettanti e atleti professionisti, facilitando l’integrazione tra differenti gruppi sociali e culturali.

Lo stato attuale del progetto è alla fase iniziale. Si fonda sull’iniziativa dell’associazione senza fini di lucro ProBologna, un gruppo di professionisti tifosi del Bologna che hanno voluto mettere le loro idee a favore dell’intera collettività.

Chi invece ha messo capacità e competenze tecniche per l’ideazione del progetto Sport Campus Andrea Costa, è un giovane trio di architetti bolognesi, Francesco Pasquale, Lorenzo Castagnetti e Francesca Poli, fondatori dello studio bolognese di architettura e design Brenso.

Il 15 dicembre dell’anno passato il progetto è stato presentato alle istituzioni pubbliche e sportive locali in una conferenza stampa nella quale sono intervenuti il presidente di ProBologna, l’assessore allo Sport della Provincia di Bologna, gli architetti dello studio Brenso e il presidente della sezione provinciale del Coni.

Dopo la conferenza il progetto ha suscitato l’interesse della dirigenza del Bologna FC per cui, entro la fine dell’anno, l’associazione è intenzionata a presentare ufficialmente una proposta di progetto preliminare alla giunta comunale. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti per sapere se questa lodevole iniziativa diventerà realtà.

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