Categorie: complementi per l'impiantistica sportiva, sicurezza negli impianti sportivi, stadi e arene,
di Alice Spiga
Mentre leggevo le nuove disposizioni elaborate dalla Task force per la sicurezza delle manifestazioni sportive, non ho potuto fare a meno di ricordare una lettera scritta da un tifoso dell'Inter e pubblicata da Marco Iaria su footballspa.gazzetta.it.
Il tifoso in questione, abbonato storico e munito di tessera del tifoso, cerca invano di comprare un biglietto per la fidanzata, che vorrebbe andare allo stadio insieme a lui per vedere una partita, oltretutto classificata come non a rischio.
Dopo aver fallito con l'acquisto tramite web, dopo essere andato da un punto vendita all'altro, attraversando Milano e sottoscrivendo, tra le altre cose, anche una tessera Coop, si ritrova bloccato da una lunga serie di impedimenti burocratici. Il risultato? Si arrende e a rinuncia ad andare allo stadio.
Non è l'unico esempio, e basta guardare i nostri stadi sempre più vuoti per averne la triste conferma, però si spera che già dalla prossima stagione le cose cambino radicalmente, perché gli stadi italiani - come ha giustamente dichiarato il Ministro Angelino Alfano - hanno bisogno di "Sicurezza sì, ma di troppa sicurezza lo stadio può anche morire".
Le nuove disposizioni (segmentazione dei settori degli impianti sportivi, semplificazione nella vendita dei biglietti, maggior dialogo con i tifosi) saranno infatti sperimentate già dalla stagione 2014/2015 da parte di tutte le società sportive calcistiche delle serie A, B e Lega Pro e nelle competizioni ufficiali organizzate dalla Figc.
Non che ci sia nulla di particolarmente innovativo: sono idee già ampiamente messe in pratica negli stadi di tutto il mondo, il lato positivo è che (concedetemi un finalmente) arrivano anche in Italia.
Saranno applicate con gli stessi risultati che all'estero? Speriamo di sì.
Leggi l'articolo pubblicato da Marco Bellinazzo
Foto di apetura da Freeimages.com