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15.05.2012

Riqualificare gli impianti sportivi installando il fotovoltaico

Intervista a Piero Garattoni, Assessore allo sport di Savignano sul Rubicone (FC), a cura di Alice Spiga

Questo articolo è inserito in complementi per l'impiantistica sportiva, energie rinnovabili e impianti sportivi,

Si chiama "Diamo Energia allo Sport" ed è il progetto avviato dal Comune di Savignano sul Rubicone, in Provincia di Forlì Cesena, per abbattere primariamente i costi energetici (e di conseguenza di manutenzione) delle strutture ad uso sportivo collocate sul territorio comunale.

Come fare? Installando pannelli solari fotovoltaici, così da non pesare sulla collettività e responsabilizzare maggiormente le società sportive che hanno in gestione gli impianti, allungando le concessioni a 15 anni (con la facoltà di prorogare per altri 5 anni corrispondendo un canone concordato).

Il finanziamento sarà dunque a carico della società sportiva, che potrà contare su un diritto di superficie sulle coperture e verrà sostenuta dal Comune in tutto l'iter burocratico, soprattutto nel rapporto con gli Istituti di Credito. Allo scadere della Concessione, il Comune tornerà in possesso dell'impianto, restituendo alla comunità un impianto sportivo sostenibile nel senso più ampio del termine.

I primi interventi vedono protagoniste 6 strutture sportive:

1) Seven Sporting Club
Area di intervento: palazzetto e palestre
Superficie: 2.800 mq
Potenza da installare: 310 Kw

2) Stadio Comunale
Area di intervento: due tribune
Superficie: 570 mq
Potenza da installare: 47 Kw
Società sportiva coinvolta: A.S.D. Savignanese Calcio Cdr

3) Ex stadio via Galvani
Area di intervento: spogliatoi
Superficie: 310mq
Potenza installata: 23 Kw

4) Fiumicino
Area di intervento: palestra e spogliatoi
Potenza da installare: 75 Kw

5) Capanni
Area di intervento: spogliatoi
Superficie: 200 mq
Potenza da installare: 18 Kw

6) Cesare
Area di intervento: spogliatoi
Superficie: 330 mq
Potenza da installare: 27Kw

La disponibilità complessiva è dunque pari a 5.090 mq, per una potenza totale installata di 500 Kw, che corrisponde a una produzione annua di 600.000 KWh, pari a un abbattimento annuo di emissioni di CO2 di 300 tonnellate. Numeri importanti che rendono molto bene il peso di questa iniziativa, che sarebbe bello fungesse da esempio per tutti i Comuni e le Regioni d'Italia.

Per approfondire ulteriormente il progetto, abbiamo intervistato Piero Garattoni, Assessore allo sport di Savignano sul Rubicone (FC) , che ci ha illustrato da queli premsse prende il via "Diamo energia allo sport" e in che direzione sta andando.

Precisiamo che l'intervista sotto riportata è parte integrante di un articolo pubblicato su Sport Industry Magazine n°8 , che approfondisce le iniziative messe in atto a livello nazionale per garantire risparmi effettivi negli impianti sportivi. Registrati al Portale www.sportindustry.com e richiedi la tua copia gratuita.

L'intervista

Da dove nasce il progetto “Diamo energia allo Sport”? Può entrare nel dettaglio sul suo, diciamo così, funzionamento?
"Il progetto nasce dalla spinta propulsiva dataci dall’essere insigniti, da parte dell’ACES, del titolo di Comune Europeo dello Sport 2012. La nostra iniziativa vuole coinvolgere tutte le strutture sportive comunali, dalle palestre agli stadi comunali, passando per i campi da gioco e le strutture sportive polivalenti. Il primo progetto, attivato già da qualche tempo, coinvolge il 7 Sporting Club, un centro polivalente di cui andiamo molto orgogliosi, composto da piscina, campi da tennis, che proprio quest’anno ha compiuto 40 anni di attività. Abbiamo già attivato un primo bando, da cui abbiamo selezionato 8 società sportive interessate, che gareggeranno tra loro fino all’identificazione di una sola società. Sapremo circa a metà aprile chi vincerà l’appalto e in quanto consisterà la proposta. In linea di massima, l’obiettivo è di installare complessivamente circa 500 Kw di potenza sulle sei strutture sportive che, almeno per il momento, hanno aderito all’iniziativa, pari a circa 600 mila Kw/h all’anno, che corrispondono a circa 300 tonnellate di CO2 in meno disperse nell’atmosfera. Un risultato che consideriamo potenzialmente raggiungibile e allo stesso tempo di grande importanza per l’economia del nostro Comune". 

Il progetto coinvolge le società sportive del territorio “tramite convenzione”, che cosa si intende nello specifico?
"La maggior parte delle convenzioni stipulate fino a questo momento con le società sportive del nostro Comune ammonta a circa 5 anni, un lasso di tempo troppo breve per questo tipo di investimenti. Per questo, abbiamo deciso di allungare le convenzioni a circa 15 anni, con una formula 5+10, con le società sportive che si impegneranno in questa tipologia di interventi, così da fidelizzare le società sportive e al contempo dar loro un arco di tempo sufficiente a investire non solo sul fotovoltaico, ma anche nella ristrutturazione e riqualificazione dell’impianto: dalle tribune al campo da gioco, fino agli spogliatoi ecc. La società sportiva che si farà carico dell’intervento avrà inoltre un diritto di superficie del tetto, con un vincolo stipulato direttamente con il Comune, e potendo poi contare sui vantaggi dati dall’installazione dell’impianto. Abbiamo calcolato che, con un impianto fotovoltaico da circa 30 Kw, la società sportiva avrà un risparmio (tra incentivi erogati dal GSE e recupero sulla bolletta) di circa 12.800 € annui".

Nel rapporto con gli istituiti di credito e la parte “burocratica” del progetto, come vi muovete? Avete dei partner che sostengono questa iniziativa?
"No, non abbiamo partner specifici. È il Comune stesso a seguire passo dopo passo le società sportive in tutta l’iter. E vi posso assicurare che non si tratta di un percorso semplice; mi occupo da moltissimi anni del rapporto con i soggetti privati, ma nel pubblico il discorso è molto più complesso. Lavoriamo in squadra, con l’obbiettivo di portare il concetto di risparmio energetico e di rispetto per l’ambiente all’interno dei centri sportivi, luoghi di aggregazione fondamentali, vicini ai giovani e già veicolo di eccellenza del concetto di salute attraverso un sano esercizio fisico. Penso dunque non ci sia luogo più adatto".

Il progetto coinvolge l’installazione sia di impianti fotovoltaici sia di solare termico sulle strutture sportive comunali; avete già iniziato a realizzare gli impianti? Quale delle due tecnologie ha avuto maggiore riscontro, almeno per il momento?
Per il momento, siamo partiti con il solare fotovoltaico, per sfruttare l’attuale sistema di incentivazione, che si rivela molto conveniente. Ma non ci limitiamo a questo. Approfittando degli incentivi e delle detrazioni, abbiamo deciso anche di sostituire tutte le coperture dei nostri centri sportivi,  stiamo parlando, per capirci, di oltre 3000 mq di tetti realizzati in fibrocemento che, nonostante le opere di manutenzione fatte in questi anni, non reggeranno altri 40 anni. Il primo impianto che realizzeremo sarà, come accennato, il 7 Sporting Club

 
 
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