Defibrillatore

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20.05.2015

L'importanza del defibrillatore negli impianti sportivi

I dati dell'INAIL sulle morti per arresto cardiaco

Categorie: complementi per l'impiantistica sportiva, defibrillatore, studi e ricerche,

a cura della redazione di Sport Industry

L'arresto cardiaco causa 70 mila vittime ogni anno. Nel 65% dei casi colpisce in presenza di testimoni e il 60% di questi eventi accade per strada. 1 persona su 1000 ogni anno viene colpita da arresto cardiaco e soltanto il 2% di esse riesce a sopravvivere.

Questi alcuni dei dati diramati dall'INAIL a 5 mesi di distanza dal momento in cui i defibrillatori diventeranno obbligatori negli impianti sportivi ove si pratichi attività fisica ad elevato impegno cardiocircolatorio e negli stabilimenti balneari di molte regioni italiane.

Da ottobre 2015 scatterà infatti l'obbligo di dotazione dei defibrillatori previsto dal decreto Balduzzi. «La normativa - si legge sul sito dell'INAIL - risponde all'emergenza espressa dai dati del Ministero della salute.

In Italia, circa 1 persona su 1000 ogni anno viene colpita da arresto cardiaco e soltanto il 2% di esse riesce a sopravvivere. Ciò è determinato dal tempo di intervento dei soccorritori che, mediamente, si aggira intorno ai 12-15 minuti.

Per la persona colpita da arresto cardiaco, ogni minuto che passa è di vitale importanza: in soli sessanta secondi, infatti, si abbassano del 10% le sue possibilità di restare in vita. Dopo soltanto 5 minuti di tempo, le possibilità di salvezza scendono al 50%.

In Italia le vittime di arresto cardiaco sono oltre 70.000 ogni anno e oltre l'80% dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie. In tal senso è significativo come nel 65% dei casi l'arresto cardiaco colpisca in presenza di testimoni e il 60% di questi eventi accada per strada.

L'importanza della presenza di defibrillatori sul territorio porta indubbi benefici sul fronte della sopravvivenza: le stime al riguardo affermano che, in seguito della diffusione della defibrillazione precoce sul territorio e la formazione di un numero sempre maggiore di cittadini alle manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare RCP, il tasso di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco può crescere in misura molto rilevante».
   

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